Il Bambino D’Oro
Franco Remondina
Quale importanza hanno i sensi nella registrazione di una esperienza? Hanno la funzione di registrare il vinile! Quando c’erano i dischi, il vinile era il materiale su cui “stampare” la traccia musicale che poi veniva riprodotta tramite una puntina di diamante del giradischi. I “5 sensi” stampano il vinile per mezzo di impressioni prodotte da sequenze emotive e il giradischi è l'”Io-mentale”. La puntina del giradischi è il movimento oculare! Penso che sia chiaro; ogni sequenza di movimento oculare innesca un disco. Facciamo un esempio , così vi dimostrate da voi che è così…Pensate alla vostra ultima vacanza… ricordate un particolare piacevole…ci siete? Adesso cercate di ricordare la scena visivamente…
Cosa vedevate? Indipendentemente dalla scena e da ciò che vedevate ,per compiere questa operazione avete mosso gli occhi in un determinato modo.
Muovere gli occhi è quindi indispensabile per ogni operazione mentale! Ne segue come conseguenza che anche la fase 2 ovvero il “ri-vivere” le esperienze preveda un movimento oculare! Fare questa operazione ho detto che è indispensabile e quindi dobbiamo capire questa operazione … Se le esperienze prevedono un tracciato basato sul vinile dei 5 sensi, allora se rimodelli il vinile, l’intera esperienza CAMBIA!. Non saperlo è una grave ignoranza.
Questo è quello che accade…Suona il telefono, alzo il ricevitore , c’è una persona che mi chiede se sono io al telefono… “Si , sono io!” Allora comincia col dirmi che lui “HA” un problema…( come applicano il possesso su una esperienza questi qui, non la applica nessuno! ), dieci anni fa aveva fatto una risonanza che aveva detto (anche qui, le risonanze che parlano..) che AVEVA un ernia del disco.. Lo dice come se fosse una medaglia di cui andare fieri.. Lo fermo subito : “Scusa , ma in questi dieci anni che sono passati , tutte le cellule del tuo corpo sono state cambiate almeno 4 volte, le hai cambiate tutte!
Mi stai dicendo che hai tenuto quelle li? Hai tenuto solo quelle?” A questa domanda lui capisce l’assurdità del possesso che ha messo in atto e balbetta
qualcosa … Scommetto che parlate così anche voi! Tutta la faccenda dimostra che ciò che non cambia è il modo di “ricordare” l’esperienza.
Se la ricordate uguale, allora la ri-vivrete sempre alla stessa maniera e il problema che avete non se ne può andare neppure se cambiate ogni cellula del corpo!
E’ la mente abituale che fa da hard-disk e vi propone il “programma”, e il programma è sempre uguale. I parametri sensoriali sono sempre gli stessi, cioè quelli con cui avete registrato l’esperienza. Mettiamo invece che allora, quando è successo , quando si verificò l’esperienza , voi avevate un senso del tatto che era assolutamente diverso da quello che avete adesso…Se aveste avuto il senso del tatto di Achille, se a quel tempo avevate l’invulnerabilità di Achille, come avreste catalogato un’ernia del disco? Ecco una buona domanda… ma a farla dovete essere “VOI”, non “l’Io-mentale”. la differenza tra “VOI” e “l’Io-mentale” è quello che la gente chiama: istinto !
Ecco, chiamare istinto questa roba è come firmare per arruolarsi nell’esercito degli ignoranti. Definire “istinto” quella “voce” che non sbaglia, è la via di fuga che gli ignoranti adottano per ascoltare ” l’Iomentale” e non ascoltare quella “voce” che è quella del “Bambino d’oro”.
Perché non lo ascolto? Una domanda da fare! Il tentativo di risposta che la mente abituale mette in atto sarà di farvi vedere le qualità positive dell’
“Io-mentale“. Va beh, ve lo presenta nella sua versione migliore, ma voi ripetete: “Perché non lo ascolto?”
Qui la mente abituale si azzittisce per pochi attimi…poi, vi manda un fiotto di memorie cromosomiche e l’attenzione cambia focus. E’ importante che identifichiate la voce del Bambino d’oro…
Ogni esperienza “recitata e ricordata” dall’ “Io-mentale” è come una poesia imparata a memoria… è come quando imparate a scuola una lingua nuova..
“the book is on table” oppure “the cat is near the window“.
Sono frasi che tutti sanno, ma che non vi serviranno mai. Però le sapete! Ecco, ci sono esperienze che non vi servono ma le avete fatte e le recitate a pappagallo: the book is on the table
Voglio dire che averle imparate non significa che siano necessarie. Come mai ricordate il primo ragazzo/a e il primo bacio e via di seguito? Lo ricordate grazie all’impressione che tutti i sensi hanno esercitato sulla corteccia cerebrale! Più una esperienza ha impegnato i cinque sensi tramite le “impressioni emotive”, più essa rimane presente nel ricordo dell’ “Ioabituale”.
Detto questo, capite bene che per cambiare una esperienza dovete cambiare il primo istante!
In secondo luogo, dovete anche cambiare il percorso che vi ha portato fino a lì! Non è che dovete cambiare ogni singolo istante, non finiremmo mai, vi basta cambiare un singolo istante precedente all’esperienza. Ma… c’è un “ma“! Chi può cambiare quell’istante? L’ “Io-mentale?” No, lui non può cambiare, è parte di lui!
Lo può cambiare il “Bambino d’oro”! Può farlo in due modi:
- alterando il senso del tatto e gli altri 4 sensi, oppure
- può alterare un istante precedente all’esperienza fornendovi dei “sensi ” diversi!
Se avete sensi diversi avrete esperienza dell’esperienza in modo diverso. Se foste stati più cinici, o più coraggiosi o più pazienti o più prudenti; queste sono le recriminazioni che l’ “Io-mentale” usa per tenere “in forma” il vostro “senso di colpa“.
FATE PARLARE IL BAMBINO D’ORO!
USATE L’ESERCIZIO DELL’ARTICOLO 79, ASCOLTATE E RICONOSCETENE LA VOCE, INSTAURATE UN DIALOGO NUOVO.
Poi fate le “vostre” richieste: “Puoi modificare questa esperienza?” Puoi farmela amare?
L’Amore vi curerà, non i medici!
Eliminate il senso di colpa con l’amore, intavolate questo dialogo!
Franco Remondina