Telefonata 21 maggio 2019
Faccio una sorta di premessa, perché non so francamente da che parte cominciare… Tutto quello che hai visto fino adesso è sicuramente l’esposizione di un paradigma rivoluzionario che permette un rivoluzionario livello di comprensione, un rivoluzionario resoconto di come funzionano le cose ma, come ti ho detto, Genesi -1 e Genesi 0, Genesi 1, sono tutte una conseguenza di qualcosa… Ma cosa? L’avvento del riconoscimento della propria esistenza da parte dello Spirito-vita e quindi la nascita dell’intelligenza come terzo attributo. La fatidica Trinità. La domanda è questa: l’intelligenza è un’ attributo dello Spirito come la vita? La risposta è sì, il che dà il via non a un cielo e a una terra, ma apre una direzione incredibile, la direzione è questa: lo Spirito vita deve in qualche maniera fare conoscenza comunque di sé. Su questa base tutta la questione metafisica si rinsalda ancora di più, non è che traballi, anzi si rinsalda. Fondamentalmente il transfert è “come sarebbe se mi vedessi”. Sulla risposta a questo transfert si basa tutta la metafisica a venire delle epoche, le epoche sono quelle poi stabilite dalle varie creazioni dei vari cieli e della terra, che è sempre una.
La terra è una
La terra è sempre una, per una ragione evidente: due terre non ci possono stare sarebbe una violazione della montagna di causa, ovvero che quel che c’è, può esserci solo per effetto di quel che è stato escluso. Ecco perché i cieli è plurale e la terra è singolare, perché tu puoi vedere solo una cosa, puoi vivere solo una situazione per volta… per cui, questa “terra” è sempre effetto di un’atto di esclusione, c’è questa perché hai escluso tutte le altre. I cieli possono essere di più
Non potrebbe essercene più di una, perché è quella che di volta in volta è stata scelta
Esatto. Allora torniamo al discorso. Se lo Spirito è intelligente e deve esserlo altrimenti tutte le operazioni di Genesi 0 e -1 non sarebbero mai state fatte e non ci sarebbe stato neppure il transfert di partenza, “se io potessi vedermi come sarei”, se non ci fosse, lo Spirito non potrebbe mai fare l’esperienza di sé. Deve essere intelligente lo Spirito e questo porta in essere alcune domande. Se è intelligente, è evidente che non esiste la morte, perché se lui credesse nell’esistenza della morte, dovrebbe morire, no, ma questo porrebbe un problema. Il problema di base per cui la morte non esiste è questo: se lo Spirito è Tutto, se lui morisse dove andrebbe?
Eh…sempre nel Tutto!
E allora non può morì, no!
Non è che ci sia un altro posto dove andare
Allora, a questa conclusione deve essere giunto Gesù, o chi per lui. E quindi da questo punto di vista questa è la più stupida delle affermazioni, riguardo all’albero del bene e del male
Che “ne morreste, qualora ne mangiaste, ne morreste”
Allora perché fa questa affermazione? La risposta è semplice, qualora ne mangiassi avresti scarso interesse, perché non saresti fedele alla dichiarazione che ti ho fatto prima: lo Spirito non può morì perché è tutto, allora se è tutto la morte non c’è. Allora perché dice questa roba ad Adamo? E poi, chi è che la dice? Il Signore Dio? Allora il compito di Adamo, adesso non antropomorfizzarlo pure tu, Adamo non è Adamo come lo ha dipinto Michelangelo, Adamo è una possibilità. Viene chiesto ad Adamo di interfacciarsi con il Signore Dio. Il “Signore Dio” è la dissociazione ricordata che Dio ha di sè stesso, è il ricordo del Suo operato che entra nella sua stessa creazione, È evidente, come fa se no? Tieni conto del transfert iniziale “come sarebbe se io potessi vedermi?” Non c’è nessun altro eh, lo Spirito-Vita è “Tutto quel che c’è” quindi l’altro che potrebbe vederlo sarebbe pure lui Dio, no?
Sì
La simulazione avviene dunque tra il Signore Dio e Dio stesso. Quindi a Adamo viene chiesto come anelito metafisico di diventare il Signore Dio, se no come fa a vederlo, Adamo non può vedere il tutto, quindi fornisce una testimonianza inadatta.
Certo “se mi vedessi” significa vedermi tutto, non una parte
Esatto, eh, minchia! Quindi il compito di Adamo è quello di diventare il Signore Dio. Naturalmente se si perde in quisquilie e pinzillacchere e va a mangiare dell’albero del bene e del male, ne morirebbe, non è che ne morirebbe, ma fallirebbe lo scopo del transfert. In questo caso qua non sarebbe più di nessuna utilità, perché verrebbe dimenticato, quella roba lì non è utile
Quindi muori in quel senso lì, non hai più la funzione che dovevi avere
Hai fallito, basta. Allora su questa base qua, adesso quando la risenti dici “ma, minchia, è evidente che sia così”
Adesso che lo dici sì, come al solito!
Per cui nella sua Onniscienza, lo Spirito, tecnicamente, dovrebbe averci dato, e ce l’ha data, questa capacità di diventare il Signore Dio, perché altrimenti non potrebbe articolare il suo transfert, “Come sarebbe se mi vedessi?”, ma insomma , avrebbe una esperienza da mezza sega, non lo potrebbe fa’, è Dio.
Eh già…
Allora per potersi vedere, per darsi una misura di sè stesso, deve prevedere che sia un suo pari a farlo.
Per fare esperienza di sé, praticamente
Fare esperienza di sé, deve fare in modo che il grado di dissociazione arrivi a un punto in cui l’uomo ha la comprensione necessaria, l’intelligenza necessaria per diventare il Signore Dio, allora il dialogo parte alla pari. Non so se mi spiego
Sì, credo di capire
Ecco allora, in quel modo lì simulerebbe un’altra terra con un altro cielo, con altri cieli, perché ovviamente Dio all’opera è Dio all’opera, si assisterebbe in quel caso lì alla più grande sfida di magia…
Potrebbe succedere qualunque cosa
Esatto, potrebbe succedere il massimo della perfezione. Hai presente due campioni, due Dii, Dio che si vede allo specchio
Dio che dà il meglio di sé moltiplicato per due! Minchia Johnny!
Esatto! Questo è il compito del gioco. Tutte le minchiate che vengono dopo sono minchiate inutili. Naturalmente se ti perdi nell’inutilità vieni terminato, perché non sei all’altezza di percorrere la retroingegneria necessaria per diventare il Signore Dio. Allora tieni conto che il Signore Dio plasma un corpo e poi gli soffia nelle narici… Questo è l’incipit, Il problema è che non avviene mai il passaggio inverso, il corpo che viene soffiato e reso vivo, non diventa mai il Signore. Lo avevo già detto in una delle telefonate che il nostro compito è diventare il Signore Dio, oppure al termine di un incontro.
Sì l’avevo detto, però non l’avevi più ripresa questa cosa
No, non l’ho ripresa perché prima di tutto la divisione tra fuori di te e te non ha senso
Di fatto lo sei già il Signore Dio, il problema è….
Il problema è l’identità. L’identità concependosi come ha imparato , cioè separata dal tutto, isolata dal tutto, non ha la possibilità di capire la struttura del primo transfert. Allora vediamo se… Mettiamo che tu diventi il bianco e vedi lo spazio occupato dall’identità. Gli rimandi indietro il bianco, metti nel chiasma ottico ovoide e antiovoide
Ok
Ok. Allora, adesso sei il bianco, stai facendo fondamentalmente Genesi 2… lo spazio occupato dall’identità, chiamiamolo giardino dell’Eden
Ok
Perché se il giochino è quello lì, tu che cosa fai? Ci metti dentro ovoide e antiovoide il che vuol dire mettiamo l’identità e l’antiovoide che rappresenta tutte le esclusioni che sono state fatte dall’identità. Ci hai messo dentro un Uno, un qualcosa che era unitariamente, tutte le possibilità meno una che è quella dell’identità, con relativa montagna di causa. esclusa, adesso tu le rimetti in quello spazio lì
Ci sono tutte adesso
Esatto, l’identità fa un’operazione anomala, tu dici sono Antonella, io dico sono Franco Remondina, ma è una “convenzione”, cos’è che ti permette davvero di, è lo Spirito Vita che ti permette di, che c’è dentro di te. Senza lo Spirito Vita nessuna intelligenza è possibile. Ok? Quindi noi abbiamo già provato a evocare l’intelligenza, però quella roba che ti fa vivere non è l’intelligenza. L’intelligenza è l’intelligenza, è quello Spirito vitale da cui tu fai di tutto per andare a capire che cos’è. Allora una volta che hai messo dentro ovoide e antiovoide puoi chiedere allo Spirito di riconoscersi anche in quello spazio, no. Perché lo Spirito è tutto. Sentirai una roba che ti scorre davanti, non lo so come dirtelo, viene da sinistra, trasversalmente, va fino alle cellule che hai sullo sterno e poi si sposta a destra. Una roba così, viene giù da sopra. E poi dovrebbe spostarsi a destra, io almeno la vedo così.
Sì, sì, ok. È caldo, però, non è fresco.
Sì! Bravissima. Allora c’è una cosa, se lo respiri sentirai il caldo nella narice
Sì
Il caldo nella narice di destra
Adesso lo sento a sinistra di più… ora è arrivato anche a destra.
Allora, ti dico, adesso se tu… allora lo Spirito non ha odore, ma come ti ripeto, se tu chiedi di percepirlo, devi chiedere di percepirne l’odore.
Ok
Ok. Allora, avrai di nuovo la narice sinistra che parte per prima
Sì, infatti c’è proprio un odore caldo che entra dentro
Accorgiti della differenza di calore, la narice sinistra adesso è fresca, ma se tu inspiri la narice di destra tira su il caldo. Ti accorgi della differenza?
Sì, adesso sì.
Ok, dovrebbero essere una calda e una fredda
Aspetta perché…
Poi si raffredderà anche quella di destra
Ok adesso si è spostato, a destra c’è il caldo e a sinistra si è rinfrescato
Va bene, deve diventare fresca anche quella di destra.
Sì, aspetta…ok sono fresche tutt’e due adesso
Ok, hai questa anomalia del freddo e del caldo, hai questo palleggio. Hai respirato lo Spirito andrà giù in quella palla che ti ho messo a Padova
Sì
Ok, va bene
Ho dei brividi
Va benissimo. Allora siccome hai respirato quello spirito, devi dichiarare che hai respirato lo spirito della giovinezza, perché ovviamente lo Spirito non può morì. Allora dichiara che lo Spirito non può morì e che hai respirato la giovinezza.
Ok
Fatto?
Fatto
Adesso devi fare una cosa: sentiti il bianco e vedi la palla all’interno che sarà diventata piuttosto grande. Devi benedirla. Devi proprio fare il segno fisico. Ti ricordi che hai messo ovoide e antiovoide nel chiasma ottico, quindi fai il segno della croce.
Ok
Ci siamo. Adesso chiedi allo Spirito della giovinezza di ringiovanire la giovinezza in quello spazio. ” Come sarebbe se la giovinezza ringiovanisse se stessa?” Sta attenta, quando lo chiedi devi fare una cosa, devi chiedere “Chi sta ringiovanendo adesso?” Quando fai questa cosa scoprirai che lo sguardo va su in alto a sinistra
Sì con gli occhi su
Va bene, osserva chi sta ringiovanendo adesso. Siccome l’ovoide non lo puoi trovare da fuori l’hai portato dentro sarai obbligato a vedere che l’unico che può ringiovanire sei te adesso. Va bene, adesso devi scriverlo, chiedi all’ovoide e antiovoide che rappresentano il sistema della Senza nome di scriverlo sul documento. Ok, adesso ce lo avrai scritto, quel rimasuglio dell’intelligenza dell’identità che rimane…
C’è una corrente che mi attraversa…
Va bene, leggi il documento…
Sì
Va bene vai davanti allo specchio
Ok
Adesso fatti una foto prima. Adesso ti servo io, perché da sola è dura farlo. Allora, adesso hai la foto.
Ho la foto
Va bene, ma adesso pensa a una palla bianca. Che succede nello specchio?
La pelle è molto bianca, il naso e anche sotto gli occhi e molto chiara la pelle. È anche molto tirata e liscia
Ok, devono sparire le cose sotto gli occhi.
Ok
Pensa a una palla bianca. Cosa succede alle borse?
Sotto l’occhio destro non c’è, è sparita
Sì, naturalmente tu stai applicando la solita minchiata, quella del considerare vere le borse…
Sto guardando
Sì ma non devi guardare, devi dirmi quello che c’è. Devi accorgerti. Tu hai fatto una domanda, vai nel posto dove hai fatto la domanda, osserva da lì chi è che ringiovanisce, osserva il corpo da lì.
Ok
Ti verrà tutto un formicolio, con una traccia notevole centrale, al centro tutta la linea che va a piombo dal naso, praticamente ti sta dividendo in due. Continua a fare la domanda “Chi ringiovanisce?” Adesso pensa a una palla bianca. Fai una seconda foto. Prima di guardare la seconda foto, devi tornare lì e ovviamente devi fare la tua dichiarazione. Dì alla palla bianca che la domanda che le hai fatto è pertinente. Visto che la morte non esiste e che non è in alcun modo spirituale. La morte è una morte mentale, è la morte di un pensiero, il pensiero dell’identità. Il pensiero dell’identità è sempre un pensiero, ma tu hai respirato lo Spirito, no, ok?
Ok
Allora, chiedi allo Spirito questa cosa, anzi devi fare questa affermazione, lo scopo del gioco, “mi sono resa conto, come intelligenza, di aver creato una cosa imperfetta…
Ok
Allora, lo Spirito che è tutto e può tutto lo consegnerà allo Spirito che hai respirato e la dissolverà, chiedi che te la dia indietro perfetta.
Ok
Allora facciamo l’opera di benedire, ili rituale, fai la croce davanti agli occhi, la fai quattro volte con la mano destra e quattro volte con la mano sinistra. in questo modo qua avrai saturato anche la croce, perché fatta con la mano destra e la croce fatta con la mano sinistra sono diverse. Adesso devi guardare la seconda fotografia
Senza guardare la prima, solo la seconda?
Solo la seconda e dimmi che succede alla fotografia
Il bianco è sul naso, sotto gli occhi e non vedo borse. Vedo una zona leggermente più scura sotto un occhio, ma borse non ne vedo.
Sì, ma tu pensa a una palla bianca e aspettati che vada via, perché quella roba lì faceva parte dell’imperfezione.
Sì, si sta schiarendo, si è schiarita
Allora non cominciare con lo schiarito, tu devi chiedere quello, tu hai rinunciato a una imperfezione e questo ti apre la possibilità della ricerca della perfezione. Non cominciamo con le comparazioni perché se no ti metto giù, perché la tua comparazione viola la tua richiesta. L’hai richiesto? Non è che se chiedi un paio di pantaloni e ti portano le gonne non è che dici “ma questi qua sono meglio, sembrano molto pantaloni, ma non sono pantaloni” Se ti portano una gonna pantalone non è un pantalone!
Ok
Fai una terza fotografia
L’ho fatta in questo momento, è perfetta!
Sì, allora, è questo qua, no, ma se tu vieni meno adesso dubitandone…Tu devi ringraziare, hai fatto le benedizioni, devi ringraziare che hai rinunciato a una imperfezione, qualunque essa sia.
Ok, ma è tutta la faccia, non è solo le borse sotto gli occhi, è proprio tutto!
Vediamo, sono curioso di leggerlo. Per intanto nel prossimo anno e mezzo, due dovremo coltivare davvero tanto questa roba.
È veramente fantastica questa roba! (detto con voce afona)
Lo vedi che ti prende alla gola! Non ritornare a essere l’identità!
Eh sì, dice “ma cosa stai combinando qua?!”
Sì, allora chi è che parla? Vai su nel posto della domanda, in alto a sinistra e osserva chi è che parla, perché se vai lì in lato a sinistra e lo osservi non parla più nessuno!
Infatti la gola non mi dà più fastidio. Le foto sono fantastiche… Lo sai che c’è la macchia rossa sul terzo occhio!
Sì è quella che se la dipingono, perché non sono capaci di produrla…
Si vede benissimo, tonda, sul terzo occhio
Quando me la trascrivi, mi mandi questa roba qua.
Certo
Bisogna avere un attimo di pazienza, perché la fase descrittiva è difficilissima.
Lo credo. L’hai detta, comunque, fantasticamente
Beh, non sono io
Eh lo so…
Franco Remondina
