Premessa: la modalità di esecuzione é la medesima presentata a San Fior, nella conferenza del 17/06/19, dal titolo “colpevole?”.
Pertanto, ciò che permette all’esercizio di funzionare é il semplice fatto di rimandare indietro le domande. Ciò si intende da applicarsi anche per quanto concerne il tratto emotivo del transfert, ossia per l’emozione che il pensiero vi fa provare. Comprendo che più che “una singola emozione” possano essere una pluralità di emozioni, tuttavia ci chiedo di considerare per ciascuno di voi la più “consistente” e di iniziare a processare quella.
Vi forniscono paio di possibilità per articolare questo “processo emotivo”: “é vero che questa (tristezza) non é mia?”; oppure “é vero che te la restituisco?”; oppure ancora é vero che ti riprendi tutte le emozioni che mi avevi passato?”. Ovviamente queste sono, semplicemente, domande da considerarsi come linee guida, poiché ogni persona deve trovare la propria domanda in merito al proprio transfert. Tale comportamento, ossia il sollecitavi domande da voi stessi, denota intelligenza e fiducia in quest’ultima.
Nell’esercizio seguente troverete la corretta modalità per farlo.
Innanzitutto fatevi una foto.
1- chiedete a Ciò che Anima di riconoscersi e di accorgersi che lui non é voi.
2- chiedete a Ciò che Anima di mostrarvi la Sua Intelligenza; avrete sensazioni di aria sul viso e sulla fronte.
3- chiedete a Ciò che Anima di mostrarvi il Signore Dio; avrete sensazioni di aria da dietro.
4- chiedete a Ciò che Anima di mostrarvi la Verità; avrete sensazioni di fresco salire, come se scorressero, alla vostra sinistra.
5- allora, adesso, chiedete: “é vero che l’immagine che ho di me può ringiovanire?”. Chiedetela da dentro, ossia dal voi sopra la fontanella, e mandatela fuori di voi, ossia ala bianco.
Quando la domanda in questione (é vero che l’immagine che ho di me può ringiovanire?) giunge al bianco, sentitevi il bianco e rimandate indietro la domanda (come fosse una sorta di movimento ondulatorio) al voi sulla vostra fontanella.
6- chiedete al Signore Dio di darvi la polvere e di soffiarvi nelle narici in modo da essere l’immagine mentale di voi stessi di 5 anni fa.
7- pensate alla sfera bianca e chiedetevi: “é vero che me ne sono accorto?”. ringiovanire?”. Chiedetela da dentro, ossia dal voi sopra la fontanella, e mandatela fuori di voi, ossia ala bianco.
Quando la domanda in questione (é vero che l’immagine che ho di me può ringiovanire?) giunge al bianco, sentitevi il bianco e rimandate indietro la domanda (come fosse una sorta di movimento ondulatorio) al voi sulla vostra fontanella.
8- fatevi una seconda foto.
9- la seconda foto sarà piú luminosa della precedente, accorgetevene. Sbattete gli occhi e pensate alla sfera bianca.
10- per mantenere l’effetto che avete appena riscontrato, dovete sollecitare la vergogna di emanare l’immagine mentale di 5 anni fa chiedendovi: “é vero che mi vergogno di emanare l’immagine mentale di 5 anni fa?”.
11- Chiedetela da dentro, ossia dal voi sopra la fontanella, e mandatela fuori di voi, ossia ala bianco. Quando la domanda in questione (é vero che l’immagine che ho di me può ringiovanire?) giunge al bianco, sentitevi il bianco e rimandate indietro la domanda (come fosse una sorta di movimento ondulatorio) al voi sulla vostra fontanella.

