I Meraviglianti
Franco Remondina
Quando una cosa diventa “vera”? E.. poi: le cose che fate con gli esercizi che propongo quanto sono reali?
Ancora: sono solo cose immaginarie, come fanno a diventare “reali”? La serie di domande prevede una risposta articolata. Immaginatevi di fronte ad un limone verde, con un coltello in mano. Tagliate a metà il limone verde e osservate il giallo degli spicchi. Decidete di affondare i denti in una di queste metà di limone verde con gli spicchi gialli. Sentite il gusto aspro scendere nella gola… Quanto era vero il limone? Era un limone verde immaginario eppure vi ha fatto produrre il doppio o il triplo della saliva che normalmente producete.
Quindi era vero pur essendo immaginario.
Le cose che fate con gli esercizi sono reali!!!
Quando sento le persone che dicono: “magari è solo suggestione”, capisco che non sanno e non capiscono nulla. Mi viene sempre in mente un aforisma:
“Capita a volte nella vita di imbattersi in qualcosa di straordinario. Quando accade, due sono i comportamenti che vengono adottati; il primo è quello di paragonarlo a tutto ciò che è nella loro esperienza e poiché è “fuori dall’ordinario”, non curarsene e proseguire come se non fosse mai accaduto; il secondo è quello di considerare “fuori dall’ordinario” quel “qualcosa” e buttare via la vecchia esperienza per vivere quel “qualcosa”.
Sfortunatamente solo uno su milioni sceglie questo. Ciò spiega perché l’uomo è come è! Non so se sia una mia congettura, ma l’ ho sempre avuto presente nella mia vita. Quello che fanno gli esercizi è quindi vero, pur essendo immaginario! C’è il copia-incolla dell’acqua che registra come vera tale esperienza. Possiamo quindi cambiare il Dna, Rna, tutto quanto.
L’Alleanza ci concede di spostare il fuoco dell’attenzione su scene “meravigliose” anziché sulle abituali scene da “valle di lacrime”. E’ chi osserva che determina i cambiamenti. Ora, per quasi tutti, la parola “suggestione” ha assunto connotazioni dispregiative. E’ grazie alla materialità scientifica… ma… tutto è suggestione! Mettiamo che abbiate a che fare con un problema, che so… calcoli alla cistifellea, dico così per dire, mica vi sto gufando… avete sempre due possibilità:
- Credete che la cistifellea possa fare da sé, per sua volontà i calcoli…
- Non credete che la cistifellea possa fare i calcoli perché essa non ha una volontà propria.
Dipende da voi, se voi morite, nessuna cellula della cistifellea si muove più.
Quale dei due atteggiamenti farà nascere un problema di calcoli? Risposta ovvia.. Quindi anche questo è suggestione, in un senso o nell’altro. E’ suggestione aspettare l’influenza e avere come conseguenza tutta la sintomatologia.
Quanto sono veri gli esercizi? Sono veri, punto e basta.
Ciò detto, e credo sia esaustivo, passiamo alla fase pratica: propongo che vi liberiate finalmente dalla paura… Rileggete il mio aforisma di qualche riga fa… Fatto? Ok, allora andiamo avanti. …..
Sentitevi nel fiore, unite la parte mancante ovvero, se siete donna, il vostro aspetto maschile e, se siete uomo, il vostro aspetto femminile. Poiché i vangeli gnostici chiamano il fiore “camera nuziale”, provate a baciare la parte mancante senza sentire nessun sapore e nessun odore… Vedrete la fusione dei due opposti. L’effetto è quello di una “nebbiolina liquida”… una sorta di lago d’acqua senza sapore e odore. Ordinate che nasca il bambino che è il vostro vero voi… l’unione delle due parti. Verrà su dall’acqua un bambino…. Ora, lui è un “meravigliante” e può andare alla ricerca del serpente. Arriverà alla fine del cunicolo con facilità! Fategli cercare il serpente! Una volta trovato, lo prenderà per il collo e lo “raddrizzerà”. Fateglielo piantare in terra….. Il serpente comincerà a parlare, ascoltate che cosa dice, ma alla fine, secondo le scritture, dovete ordinare al bambino di schiacciargli la testa col calcagno destro. Dopodiché ordinate al bambino di cercare un “nuovo serpente”… quando lo avrà trovato fateglielo prendere per il collo. Ordinategli di “raddrizzarlo” e di piantarlo nel terreno… Se il bambino non ritorna nel fiore, ordinategli di tornare lì!
Franco Remondina