Possiamo chiamarla “operazione interfaccia”?
Certo che possiamo, non resta allora che capire esattamente cosa sia l’Interfaccia…
Per farlo dovete avere attenzione verso le vostra ombra, questa è la maniera più semplice per vederla. Supponiamo che siate al sole, avvicinatevi ad una parete e fate in modo che la vostra ombra sia proiettata sulla parete. A questo punto osservate una cosa: l’ombra non è come una sagoma di cartone nera, verso il suo margine esterno ha una sottile zona dove ci sono frange di interferenza grigie… Osservate quel confine grigio dell’ombra…Dovrebbe rapidamente comparire all’esterno una corda color oro o color argento, molto luminosa…
Ecco, la corda d’oro e la zona grigia sono le due interfacce, dello spazio rispetto all’ombra (corda d’oro) e dell’ombra rispetto allo spazio (zona grigia).
Quindi cosa se ne deduce? Che TUTTO QUEL CHE VEDETE O PENSATE, DEVE AVERE UNA INTERFACCIA.
Senza interfaccia non esiste altro che il TUTTO!
All’inizio il Tao era quieto e contemplativo… significa che ERA e basta. Forse sembra assurdo ma, essere e basta produce solo l’essere! Per questo,stando cosi le cose, l’INTELLIGENZA ERA BLOCCATA, senza alcuna variazione…
Cosi, finalmente posso spiegare davvero cosa significa quel passo di Genesi 1: E Dio disse “Sia la luce, e la luce fu”…
Ecco, quello è il momento in cui viene creata l’interfaccia!
Che credete, cosa vi hanno insegnato tutti quei libri? Voglio dirvelo alla mia maniera: cazzate!
La creazione della “Luce” è la creazione dell’Interfaccia. Cosi quando sentite quelli che vi dicono che vedono la luce, che vi mandano luce, sapete cosa pensare… E sono davvero un signore a non dirvi cosa dovreste dire loro…
L’Interfaccia è essenziale e capirne il funzionamento è semplice, ma dovete davvero liberarvi delle superstizioni che la linea di sangue vi ha messo a disposizione come “programma” nella vostra acqua. Ci sono infinite interfacce ma non vi serve di conoscerle tutte e di fatto nemmeno potreste, tuttavia sapete che le infinite interfacce hanno SEMPRE come base, come impostazione cardine il “Modello Divino Originale”, cioè quello dovuto alla INTELLIGENZA CHE HA CREATO TUTTO QUEL CHE C’E’.
Vi faccio un esempio: tutti sappiamo scrivere, ma eseguendo l’atto di scrivere su un foglio una frase qualsiasi, voi non scrivete per esempio la “A” come la vedete scritta qui, scriverete la vostra “A”, ma facendo riferimento a una “A” ideale, presa come riferimento. Ecco, la “A” ideale, chiusa nella sua interfaccia vi permette di scrivere ogni altra versione dell”A”, nello stesso modo ciò è possibile per ogni pensiero.
Tutto è interfaccia rispetto all’ideale che il Principio ha emanato quando disse “Sia la luce” fino al “vide che tutto era cosa buona”.
Quindi l’interfaccia è “cosa buona”, ma di che è fatta?
Di acqua… è l’acqua!
Telefonata 1 aprile 2020
Eccoci! Ho appena visto che mi hai mandato la mail. L’ho già letto una volta, ma lo stavo rileggendo. È molto chiaro, anche l’esempio della A è perfetto. C’è il modello ideale e poi ognuno fa la sua, ma in funzione di quello
Sì esatto
Quindi “tutto è interfaccia rispetto all’ideale che il Principio ha emanato quando disse sia la luce e vide che tutto era cosa buona”
Si capisce?
Si, capisce perfettamente
Minchia… millenni di “ti mando la luce”!
Ma quale luce? È quella la luce!
Lo capisci perché sono sprezzante con questi buffoni e lo sono sempre stato?
Sì, perché è proprio un’interpretazione banalizzante e fuorviante della cosa più importante che c’è, perché se non capisci questa roba qua dell’interfaccia, non capisci niente
Non hai capito niente, finisci nel mondo del fantasma formaggino
Esatto. “La corda d’oro e la zona grigia sono le due interfacce” si capisce perfettamente “tutto quel che vedete o pensate deve avere un’interfaccia. Senza interfaccia non esiste altro che il Tutto…. così adesso posso spiegare davvero cosa significa quel passo di Genesi 1 ‘Dio disse sia la luce e la luce fu’ è il momento in cui viene creata l’interfaccia”
Sono stato sufficientemente sintetico?
Porca miseria! Una sintesi più stringata di questa e più essenziale, mi riesce difficile pensarla
Ecco, difatti ci ho lavorato parecchio
Eh sì, si vede, si vede che dal blocco di marmo stai tirando fuori…
Sì, esatto, bravissima
Stai levando tutto il superfluo, piano piano, una scalpellata alla volta
Sì, esatto, viene fuori il David
Meraviglioso…
Minchia perché se non si capisce l’interfaccia non possiamo avere accesso alle funzioni. Ma dove avviene l’interfaccia, cazzo, dove avviene? Perché poi proseguo eh, registrala!
Guarda avevo già in funzione un registratore, ne ho acceso un altro in questo momento
Ecco, va bene. Dopo che ti ho detto che l’interfaccia è “sia la luce”, dopo che ti avevo detto che la differenza, anzi, la diversità che viene postulata in Genesi 0, l’INTELLIGENZA si rende conto che non essendoci interfacce tu non puoi muoverti, no. Difatti lo Spirito di Dio era inattivo, era in faccia all’abisso, quindi l’Acqua non poteva registrare altro che quello che era già stato registrato, continuamente. Questo è il senso generale. Quindi l’interfaccia dove si genera? Si genera nell’unico posto possibile: nell’Acqua
Che è l’unica cosa che c’è
Che è l’unica cosa che c’è. Allora, per qualche ragione viene detto di prendere in considerazione tutte le interfacce in un colpo solo. Il “Sia la luce” dà origine a tutto, no?
Sì
A tutta la diversità possibile e immaginata da questa Intelligenza e da lì, come si può dire, dall’intenzione di poter agire attraverso l’Intelligenza, di poter far agire l’Intelligenza, l’Intelligenza crea la diversità, i cieli e la terra. E Dio disse, la terra era informa e vuota, è evidente, non c’erano interfacce, per vederle che cosa deve fare? Deve emanarle. Per vederle, per poterle ricordare, no
Sì
Naturalmente “Sia la luce e la luce fu”. Cazzo, è una roba bestiale, no, non aver capito che è un atto…
…che rende possibile vedere…
No, che rende possibile non solo vedere, perché quello lo può vedere, rende possibile il ricordato. In rapporto a che cosa? In rapporto all’origine
Al modello originale
Al modello originale. Allora, anche qua, dice “lo Spirito di Dio incombeva sulle acque e Dio disse sia la luce e la luce fu”. Poi, ovviamente, Dio vide che la luce era cosa buona, minchia! E che cazzo!
Perché permetteva il ricordato del modello originale
Esatto, perché permetteva il ricordato del modello originale, no?, è chiaro. E in effetti fa un‘operazione incredibile “Dio vide che la luce era cosa buona e separò la luce dalle tenebre”. Ma non è la notte e il giorno, notte e giorno non c’erano, perché non c’era il sole
Già
Mi pare evidente, no. Se il sole non era ancora stato creato come fa a esservi un giorno? No, significa che quello che vuoi vedere, lo vedrai attraverso le interfacce e quello che puoi vedere è solamente quello che stai osservando, il resto sarà tenebre
Esatto, cioè è dove va l’attenzione, che “illumina” tra virgolette…
Esatto
Quell’interfaccia lì mi permette di vedere quella cosa lì
Esatto
Ma non esclude che ci siano tutte le altre, solo che sono nelle tenebre
Esattissimamente
Ok, perfetto
Quindi, ma non solo, ti dice che era cosa buona perché è in rapporto al pensato che lui ha fatto, quindi l’ha promulgato perfetto, dopo di che tu puoi vedere il tuo giorno e la tua notte. Cioè quello che tu puoi vedere non sarà essenzialmente quello che ha visto lu. Mi capisci?
Sì, sì
Ok. Perché il suo progetto che ha promulgato in un istante solo, maschio e femmina li creò e disse loro “andate e moltiplicatevi”, no, non gli disse “andate e venite sterminati perché mi avete rotto il cazzo”, ok?
E toglietevi dai coglioni perché, appena creati, già non vi sopporto più!
Esatto, ecco. Lì c’è proprio una operazione fatta in maniera davvero, davvero intelligente. Tu sai che potrai vedere quel giorno, ma non tutti i giorni. Potrai vedere qual giorno e basta, in rapporto a tutta l’oscurità che tu riesci, per poter vedere quel giorno, ad applicare a tutto il resto. Non puoi vedere il Tutto, se no non si muove un cazzo
E siamo daccapo, siamo di nuovo nella situazione in cui il Tutto non poteva fare niente
Esatto, siamo di nuovo in quella situazione lì. per cui, allora, le interfacce, quindi sono dell’Acqua. Per questa ragione le scariche elettriche del gocciolatore sono fatte in rapporto ai patterns elettrici dell’Acqua, tu puoi vedere una cosa o un’altra, capisci?
Ho capito, ho capito, è fantastico!
Per esempio, sì è fantastico, i patterns elettrici che permettono, è come i pixel, se clicchi l’icona della posta, non ti si può aprire internet, neanche se continui a cliccarla per un anno. Adesso questa è la situazione: tutte le interfacce stanno nell’Acqua, è il rapporto elettrico che determina cosa puoi vedere, e che determina in assoluto per esempio il discorso di vedere gli oggetti. Gli oggetti sono creazioni di pensiero e hanno la loro interfaccia. L’altro giorno, quando ti ho quasi spento la lampadina, è evidente che stessi facendo una operazione tra le due interfacce. La lampadina ha una sua interfaccia, ma anche il pensiero della lampadina ce l’ha, no?
Certo
Allora, se io agisco sul pensiero della lampadina, il pensiero che ha generato poi l’aspetto pratico, materiale, allora posso spegnertela. Ieri sera l’ho fatto anche con Toni e con il luxmetro. Alla fine il luxmetro leggeva che continuamente discendeva ma, per esempio, Toni non riusciva a rendersi conto della faccenda perché era ipnotizzato, no.
Cioè, mentre l’apparecchio registrava una diminuzione dell’intensità, lui non la vedeva?
No, lui vedeva, ma faticava, perché stava guardando il suo ricordato, non aveva il ricordato di questo. Ho dovuto richiamarlo due volte, dirgli cazzo ma ti rendi conto che mi stai dicendo? Comunque sia è questo, noi possiamo spegnere qualunque cosa, purché comprendiamo qual è il reale funzionamento elettrico dell’interfaccia
Che cos’è che consente a un’interfaccia a di essere percepita
Sì, per esempio, allora, guardiamo… c’è il sole lì?
Sì
Allora, prendi un oggetto qualsiasi, fai in modo che proietti l’ombra. Cosa hai preso?
Ho preso un pezzo di legno
Va bene, un pezzo di legno. Proietterà un’ombra, no?
Sì
Allora, quella è l’ombra del pezzo di legno
Ok
Cosa stai vedendo realmente’ Tu non stai vedendo realmente l’ombra di quel pezzo di legno, stai sovrapponendo a tutti pezzi di legno che tu hai in memoria le stesse qualità dell’ombra
Ok
Va bene. Allora, supponiamo per esempio… fai una fotografia a quel pezzo di legno. Ce l’hai?
Sì, ho fotografato il pezzo di legno
Va bene ok. Un secondo. Tu vedrai che ha, se guardi l’ombra, l’ombra e l’oggetto sono in diretto rapporto, perché sono legati alle impostazioni di sistema dell’uso dell’interfaccia, come si può dire, sono frutto di un’interfaccia ideale. Che succede se tu afferri, per dirti, la corda d’oro, ne fai un piccolo gomitolo
Sì
Ok, adesso digli di assorbire quell’ombra e di farla più grande. Chiedi a quella corda d’oro, ma non devi essere tu, devi essere la tua Intelligenza. Sai che per far entrare in gioco l’intelligenza devi essere nello “stampo”, quindi, percorri il tunnel difrattivo…
Ok
Adesso siccome sei l’Intelligenza stai modificando l’interfaccia, tu vedrai quell’ombra….
…allargarsi…
Allargarsi, assolutamente
Sì, la vedo
Ok, va bene. Adesso, come Intelligenza, dovrai prendere atto che si è allargata l’ombra. Quindi adesso sai che c’è, dovresti prendere, come Intelligenza, arrotola la fase grigia, fai un altro gomitolo con la fase grigia
Ok
Ok, chiedi che l’interfaccia corrispondente si allarghi. Fatto?
Sì
Fai un’altra foto al pezzo di legno
Fatta
Va bene, adesso dovresti guardare le due foto e il pezzo di legno dovrebbe apparire più grande. La tua mente ti dirà che sarà colpa del fatto che l’hai preso da un’altra angolazione…
La mia mente mi dice che è difficile dirlo perché non ho punti di riferimento
Ah, va bene…
Ma lo guardo lo stesso, perché ho le dita che si vedono nella foto…
Non riesci a vederlo, non riesci, non riesci. Devi dirmi quello che c’è, non quello che pensi ci debba essere, no. Lo abbiamo fatto sulla pianta di limoni di Barbara, che aveva tutte le foglie segnate, sono diventate verdi. E tu mi dici che il tuo pezzo di legno della minchia, no… questa è un’illusione, dimmi quello che c’è
Io, se lo guardo e vedo quello che c’è, lo vedo più grande.
Allora se tu lo vedrai più grande, allora sarà grande, perché sei tu a gestire tutte le interfacce. Questo è come ha fatto Gesù a raddoppiare il vino
Allora ti dico anche che è la sensazione che ho tenendolo in mano, che mi dice che è più grande
Certo. Allora, ha fatto così il miracolo di Cana, l’ha fatto con l’interfaccia. Ha preso l’Acqua, e trasformò l’Acqua in vino. E minchia, come avrà fatto, no?
Ha cambiato i patterns dell’interfaccia
E certo. Guarda che quando raddoppiavano i pesci, cosa credi che abbia fatto con i pani e i pesci, ha fatto così, eh! Era un figo della madonna con le interfacce!
Quindi quella volta che non mi finiva più il riso nel piatto, è successo qualcosa con l’interfaccia?
Sì, esatto, ma deve essere l’Intelligenza, no. perché altrimenti l’identità non ha accesso al programma di Genesi 1, l’identità ha accesso al software che le ha passato la linea di sangue, no
E continua a guardare e a vedere quello che si ripete all’infinito
E certo
Quindi quando tu arrotoli la corda d’oro, stai lavorando sull’interfaccia del…
L’interfaccia dello spazio rispetto all’oggetto, ma poi devi liberare anche l’interfaccia dell’oggetto rispetto allo spazio, perché altrimenti, se lui rimane confinato, non vedrai mai quello che c’è. Ma deve essere l’Intelligenza a farlo, perché se è l’identità non può farlo, perché l’identità vede solamente il corpo e è inconsapevole dello stampo, e quindi anche del ruolo delle interfacce, no
Già, quindi con la corda d’oro l’effetto è che vedo l’ombra allargata
Sì esatto
Perché ho dato più spazio all’interfaccia tra lo spazio e l’oggetto, mentre con il grigio è l’oggetto che si ingrandisce
E certo, non c’è differenza, no
Bellissimo! È chiaro, no, se tutto è visibile, “percepibile” tra virgolette, attraverso le interfacce, quello che noi pensiamo di vedere dipende dall’interfaccia che in quel momento è attivata
Esatto
E se noi attiviamo un altro tipo di interfaccia, si vedrà una cosa differente, percepisci un’altra cosa
Minchia, esatto
Minchia sì. Oh cavolo…
Ah, meno male che ti sei accorta!
Sìii!
È questo no. Se tu vai dentro ( era fuori in terrazza per avere sotto gli occhi l’ombra dell’oggetto generata alla luce del sole N.D.A) e prendi quella stupida lampadina di ieri… sei dentro?
Sì
Ok. Allora, un secondo… va bene, allora quell’ombra lì è fatta in rapporto sempre all’Acqua, no. Quindi la questione riguardante l’interfaccia tra Spirito e Acqua è azzurro e rosa, grosso modo, rosino
Ok
Va bene. Allora, se l’Intelligenza decide di arrotolare, per esempio io adesso attorno alla tua lampadina, che è nell’Acqua, lei produrrà una corda d’oro, che tu la vedi perché come Intelligenza la vedi. Ok?
Ok
Adesso facciamo una cosa, se la tua lampadina non avesse ombra, non potrebbe esistere, no
Esatto
Allora, è molto semplice. Tu, come si può dire, prendi la corda d’oro intorno alla lampadina che proietterà un’ombra e le cancelli l’ombra, no. Quindi fai assorbire tutta l’ombra alla corda d’oro. Per farlo ti basta raddoppiare la corda d’oro, cioè, per dirti. Quindi ne prendi un pezzo, fai un volant, praticamente, lo raddoppi. Ok? Adesso fagli assorbire tutta l’ombra della lampadina. Prova. Ok?
Ok
Va bene. Adesso a quell’ombra d’oro, io ci attacco la mia interfaccia, quella tra Spirito e Acqua, no. Ok… Un secondo… cosa succede alla lampadina?
L’ombra si sta rimpicciolendo
Adesso prova a accendere la lampadina
Ok… fa una luce debole
Sì, va bene. Adesso di nuovo faccio assorbire all’Acqua tutta la faccenda… Che succede alla lampadina
Diminuisce la luce
Quanto?
Tanto. Le spirali sono grigie invece che luminose, quattro su cinque
Quattro su cinque, va bene. Adesso darò un altro colpo
Cinque su cinque!
Fine dei giochi. È spenta?
Non completamente, ma sono grigi i tubi, fanno una luce grigia, bassissima
Va bene. Siccome sostengo il fatto che è sparita l’ombra della lampadina, deve sparire anche la lampadina stessa, no
Sta sparendo… adesso è grigia completamente, ha solo un alone di luce intorno leggero, sembra quasi l’interfaccia, più che la luce della lampadina
Yes, esatto. Sarà bluastra
Sì, è bluastra, grigiastra bluastra
Esatto, perché sta incamerando tutta la corrente che viene…
È diventata blu anche la lampada, intorno, che è bianca, adesso ha tutto un riflesso bluastro, perché la luce è diventata blu e grigia
Si è spenta quasi del tutto?
È molto fioca
Antonella devi sbattere gli occhi e devi mettere in ballo l’Intelligenza, se no stai vedendo il ricordato della luce
Ok
Allora…
Praticamente è quasi a zero
È questo, no. Allora se vi insegno a spegnere le lampadine, sta minchia, vediamo cosa cazzo possono fare loro! Nessuno ci controllerà più
È bellissimo, perché ieri sera io la lampadina l’avevo usata e aveva ripreso la sua intensità e io non la potevo guardare, perché quando è al massimo abbaglia. E adesso la guardo da dieci minuti ed è una lampadina spenta, tutta nera, tutta grigio scuro
È questo, no, va bene così. Che devo fa’, più di così non posso farti vedere
Perché sono io che più di così non riesco a vedere
No, non è quello. Teoricamente potrei anche proiettare l’ombra di tutti i processi che hanno portato a fare il materiale, quando è stato scavato, quindi mettere in ombra il materiale, togliere l’ombra al materiale scavato e così via, l’intera lampadina scomparirebbe
Certo, se tu lavori sulle interfacce di tutto quello che la compone…
E restituisco all’Acqua, diventa l’Acqua
Si scioglie, praticamente
Sì esatto
Si dissolve
Si dissolve, ritorna a essere Acqua, così com’è…
Franco Remondina
