Premessa: i concetti esposti in questa conferenza sono stati davvero molteplici; per cui, più ancora di quanto già non valga per le altre premesse fatte a questi vademecum di esercizi, vi chiedo la gentilezza di ascoltare audio o di visionare il video.
Qui viene presentata l’interfaccia dei sensi; essa rappresenta il modo attraverso il quale è possibile dichiarare – da parte della INTELLIGENZA – falso il prodotto del ricordato prodotto dall’auto ricordo.
Tale interfaccia è costituita da un cubo con all’interno inserito un tetraedro (che in questo caso sono due piramidi sovrapposte); le punte del tetraedro sporgono da ogni faccia. In sostanza da ogni faccia del cubo, esce la “punta” di una piramide.
Oltre a questa interfaccia, è fondamentale capire che deve essere l’INTELLIGENZA a decretare falsa la cronologia precedente. In questo modo, avendo poi l’accortezza di copiare la modifica nel corpo, nello stampo, nell’interfaccia dell’identità e nell’interfaccia della attenzione, si può modificare qualunque cosa.
A ciò, è da aggiungere il “potere del nome”, ossia il fatto che sia l’Uomo a dare il nome agli oggetti e non “Dio” od “il Signore Dio”; questo è un dettaglio non di poco conto.
Se, infatti, chiamaste “legno” il “marmo”, poiché siete dei Sapiens Sapiens, il “legno” non essendo più riconosciuto come “tale ricordato”, assumerebbe le caratteristiche specifiche del materiale che, invece, al posto del legno, intendete ricordare.
- Sentitevi in fondo al tunnel difrattivo in qualità di Intelligenza.
- A questo punto, avrete due intelligenza: una che è la vostra ed una che è l’Intelligenza.
- Scegliete (eventualmente fotografate) cosa cambiare; poi fatevi dare dall’Intelligenza l’interfaccia del cubo con dentro il tetraedro; all’interno di quest’ultimo vi sarà una spirale grigina. Ora, se desiderate predisporre una nuova versione (cambio degli occhi) chiedete che la spirale giri in senso orario; se, invece, desiderate togliere la vecchia versione, chiedete che la spirale giri in senso anti orario.
- Poiché a ciascuna identità corrisponde la propria Maya – ossia la propria verifica dell’illusione – chiedete alla Intelligenza di riportare indietro l’aspetto sensoriale del pensiero.
- Ora, chiedete l’adesso dello spazio del pensiero e dichiarate falso lo spazio occupato dal ricordato
- Chiedete di accorgervi che la cronologia è incoerente e scattate un’altra foto.
- Fatevi dare il nome del nuovo ricordato e chiedete che l’Intelligenza lo applichi alla interfaccia dei sensi, dell’identità, dell’attenzione, al corpo allo stampo.

