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ARTICOLO 279- GIUDIZIO UNIVERSALE!

8 anni fa
Franco Remondina
08 Figliol Prodigo
Figliol Prodigo
Franco Remondina

Questa modalità dell’Io-mentale, quella dell’ Eco, è dibattuta sotto forma di parabole:

Luca 18,1-8

1 Propose loro ancora questa parabola per mostrare che dovevano pregare sempre e non stancarsi: 2 «In una certa città vi era un giudice, che non temeva Dio e non aveva rispetto per nessuno; 3 e in quella città vi era una vedova, la quale andava da lui e diceva: “Rendimi giustizia sul mio avversario”. 4 Egli per qualche tempo non volle farlo; ma poi disse fra sé: “Benché io non tema Dio e non abbia rispetto per nessuno, 5 pure, poiché questa vedova continua a importunarmi, le renderò giustizia, perché, venendo a insistere, non finisca per rompermi la testa”». 6 Il Signore disse: «Ascoltate quel che dice il giudice ingiusto. 7 Dio non renderà dunque giustizia ai suoi eletti che giorno e notte gridano a lui? Tarderà nei loro confronti? 8 Io vi dico che renderà giustizia con prontezza. Ma quando il Figlio dell’uomo verrà, troverà la fede sulla terra?»

In cosa consiste il “pregare sempre e non stancarsi”? E chi compie l’atto di pregare? Chi compie l’atto di “stancarsi”?

I vangeli, tradotti dal mio reverendo, non sono in grado di penetrare il messaggio, ci vuole “dodicesima.com”. Applichiamo dunque il traduttore: la “vedova” è la “vedovanza”! E’ la relazione che intercorre tra l’Eco del giudizio e la Presenza. La “Presenza” è in grado di “terminare” il ruolo di “Giudice” dell’Io-mentale!

L’iniziale “inerzia” viene scambiata con il fatto che niente sembra cambiare, che il corpo di sofferenza non cambi, ma Gesù dice qui, che la Presenza eliminando il giudizio mostrerà che il “tempo” dell’Io-mentale, non esiste!

Mostrerà che non esiste una relazione di causa-effetto!

Notate che il giudice della parabola: “non temeva Dio”. Cosa ci vuole dire Gesù? Ci dice che, finché l’Io-mentale vi inganna con il suo effetto “Eco”, può avere il potere di vita e morte su di “voi”, dove per “voi” si intenda l’identità che pensate di avere coi vostri pensieri. Tuttavia, se scoprite la “Presenza di Voi”, cioè la disconnessione con l’identificarsi con i “pensieri”, è il Giudice che per non finire male: “le renderò giustizia, perché, venendo a insistere, non finisca per rompermi la testa”… A questo punto la parabola cambia registro, la “vedova” e il giudice” perdono significato.

Lo dice l’aggettivo “ingiusto”, riferito al giudice!

A seguito di questo riconoscimento del meccanismo “ingiusto”, seguono due domande!!! E’ la seconda quella che interessa. Forse non riuscite a capire la domanda…. Significa che il “figlio dell’uomo”, senza la trasformazione in “Figlio di DIO”, non otterrà risposte da DIO, non perché DIO non ascolti le richieste, ma perché l’Eco mentale e l’identificazione con esso, preclude l’accesso al “Vero Voi”. La relazione di causa-effetto è illusoria non appartiene ad altri che agli Io-mentali ed è figlia dell’ “Eco giudicante”.

Matteo 25,31-46

31 Quando il Figlio dell’uomo verrà nella sua gloria con tutti i suoi angeli, si siederà sul trono della sua gloria. 32 E saranno riunite davanti a lui tutte le genti, ed egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dai capri, 33 e porrà le pecore alla sua destra e i capri alla sinistra. 34 Allora il re dirà a quelli che stanno alla sua destra: Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato per voi fin dalla fondazione del mondo. 35 Perché io ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere; ero forestiero e mi avete ospitato, 36 nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, carcerato e siete venuti a trovarmi. 37 Allora i giusti gli risponderanno: Signore, quando mai ti abbiamo veduto affamato e ti abbiamo dato da mangiare, assetato e ti abbiamo dato da bere? 38 Quando ti abbiamo visto forestiero e ti abbiamo ospitato, o nudo e ti abbiamo vestito? 39 E quando ti abbiamo visto ammalato o in carcere e siamo venuti a visitarti? 40 Rispondendo, il re dirà loro: In verità vi dico: ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me. 41 Poi dirà a quelli alla sua sinistra: Via, lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeli. 42 Perché ho avuto fame e non mi avete dato da mangiare; ho avuto sete e non mi avete dato da bere; 43 ero forestiero e non mi avete ospitato, nudo e non mi avete vestito, malato e in carcere e non mi avete visitato. 44 Anch’essi allora risponderanno: Signore, quando mai ti abbiamo visto affamato o assetato o forestiero o nudo o malato o in carcere e non ti abbiamo assistito? 45 Ma egli risponderà: per DIO!, non l’avete fatto a me. 46 E se ne andranno, questi al supplizio eterno, e i giusti alla vita eterna”.

Rileggetelo! Scoprite cosa veramente viene detto… Destrasinistra? Un’ Eco? Inoltre vi sfugge, ne sono certo un “NON”!

Ci sono due affermazioni:

 

  1. 40 “Rispondendo, il re dirà loro: In verità vi dico: ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me”.
  2. 45 “Ma egli risponderà: In verità vi dico: ogni volta che NON avete fatto queste cose a uno di questi miei fratelli più piccoli, NON l’avete fatto a me”.

 

Che roba è?

Ve la fanno passare come normale, ma qui è la PAURA dell’Io-mentale, è lei: IL RE! Il figlio dell’uomo nella sua gloria, significa: “colui che si sia liberato dall’Eco del Giudizio attraverso l’osservazione muta del chiacchiericcio mentale”, che lo supplica con domande, di riprendere il gioco.

In ultima analisi, viene fuori quindi, il “primo discepolo”,

Pietro, ovvero la PAURA! Quella che vi rinnega tre volte!

Il meccanismo “destra-sinistra”, viene illustrato ancora una volta!

Quindi in una sorta di supplica, l’Io-mentale cerca di dividersi dall’Eco del GIUDICATO, stabilendo UNA RINUNCIA a quest’ ECO del GIUDIZIO.

“45 Ma egli risponderà: In verità vi dico: ogni volta che NON…”.

Non è più L’Io-mentale, è la Presenza che è sempre stata consapevole di sé.

Ma ormai il giochino è avulso dal contesto del “tempo dell’Io-mentale!

La Presenza vede la Verità. Vede, o meglio si sente: amalgamata col “TUTTO CIO’ CHE E’ “!

 

 

Franco Remondina

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