Premessa: non cercate di ragionare in termini di energie, cercate di rappresentarvi il mondo in termini di correnti ed in termini di spazio.
Ogni “cosa” ha un suo spazio, nel senso ha una porzione di acqua, di memoria che viene dedicata ad essa. Questo, ovviamente, vale anche per i pensieri.
Il “tempo” di quella “cosa” è soltanto il tempo che le viene dato, ossia l’attenzione che le viene data. All’infuori di quel tempo, quella cosa “muore”, nel senso di “non ottiene più attenzione” e, quindi, cessa di essere “proiettata” e “verificata” in ciò che voi chiamate “fuori di voi”.
Ricordate questo: quando voi emanate “QUELLO” (ossia il principio DIO) lo fate partendo da “qualcosa che è dentro di voi”, ma DIO è tutto ciò che è, per cui non esiste, per DIO, un fuori o un dentro; DIO E’ TUTTO CIO’ CHE E’.
Per cui, per sentirvi lo spazio, dovrete vedervi inizialmente da sotto di voi, sarete tutto il sotto di voi che “esiste al mondo”; poi sarete il sopra di voi, poi il davanti, poi il dietro.
- Sentitevi lo spazio; dovrete vedervi inizialmente da sotto di voi, sarete tutto il sotto di voi che “esiste al mondo”; poi sarete il sopra di voi, poi il davanti, poi il dietro. L’esecuzione di questa procedura vi produrrà una serie di formicolii sulla colonna e sulla nuca.
- Scegliete che pensiero eliminare e chiedete con la vostra mano destra di togliere le correnti di quel pensiero che sono riguardanti il Sole. Una volta staccate le correnti, riattaccatele al Sole stesso.
- In seguito, con la mano sinistra, chiedete di togliere le correnti di quel pensiero riguardanti la Luna – che è il negativo del pensiero stesso. Fatto ciò, riattaccatele sulla Luna stessa.
- Controllate cosa succede a quel pensiero, poi benedite sia l’Intelligenza della identità, sia l’INTELLIGENZA.

