Il mistero dell’inizio del Principio è ciò che ha generato tutti i miti.
Interpretando tali miti in senso letterale, abbiamo dovuto confrontarci con una mitologia raster, dove gli dei erano persone, che vivevano su una montagna, e avevano armi che lanciavano fulmini, come Zeus…
Oltre a questo c’è tutta una bibliografia sulla presunta nascita della terra, dovuta all’impatto di una collisione cosmica.
Ma le cose non stanno così, non esiste alcun pianeta X, se proprio devo dirlo, lo dico.
La storia credo la conosciate, questo pianeta con un orbita ortogonale rispetto al sistema solare, con un periodo orbitale di 3600 anni, ha generato tale collisione con un pianeta del sistema solare, chiamato Tiamat, spezzandolo in due.
Teoria accattivante, che mi ha affascinato.
Ho letto di tutto su questa ipotesi, poi ho notato una curiosità, tutti gli autori erano legati in qualche modo da una comunanza, erano tutti ebrei.
Questo mi ha portato a fare delle considerazioni, tra cui questa: hanno davvero capito?
La risposta è un clamoroso “no”!
Non hanno capito e ancora non capiscono.
Una Intelligenza non può creare la materia, ma “può pensare il pensiero della materia”.
Fin qui pare logica elemetare, tuttavia ci deve essere un modo che permetta di avere l’oggettivazione di un pensiero…
L’oggettivazione di un pensiero viene chiamata “creazione”!
E’ un aspetto cruciale, per cui deve essere sempre presente, immediatamente disponibile e deve essere facile da usare.
Eppure non sappiamo niente di questa sorta di “applicazione”.
Vediamo di arrivarci attraverso la logica e la descrizione della parte vettoriale implicata. Chi capitasse su questo articolo per la prima volta probabilmente non capirà nulla, ma chi ha letto gli articoli precedenti, troverà molto interessante questa risoluzione rivoluzionaria del “mistero dell’inizio del Principio”.
Partiamo da quel mito della collisione…
Come sapete, in giro per il mondo ci sono vari tentativi, attraverso gli acceleratori di particelle e il confinamento magnetico, il CERN, per esempio, si propone di trovare la soluzione del mistero.
Leggetevi qualcosa sugli acceleratori di particelle cosi sarete almeno informati, ecco uno schema di un ciclotrone
Se usano questo sistema devono avere delle informazioni segrete?
Tutta la storia dei miti fa riferimento a questa operazione. Loro hanno le informazioni tramandate principalmente da una civiltà precedente la nostra, quelle informazioni provengono dai sacerdoti egizi.
Noi?
Non abbiamo altro che brandelli, Esiodo, Omero, Platone e in generale altre versioni greche.
C’è una cosa in particolare che fa pensare riguardo a quelle storie raccontate, che gli antichi greci credevano che il mito dello scontro fosse vero.
Platone nel raccontare ( nel Timeo) la guerra tra Atene e Atlantide reputa tale storia vera.
Non che l’avessero capita, ma la ri-narravano, infatti si rammaricavano:
“Crizia: Se Solone non si fosse occupato solo occasionalmente della poesia (…) e avesse terminato quella storia che portò qui dall’ Egitto (…) nè Esiodo nà Omero nè nessun altro poeta sarebbe mai stato più onorato di lui.”
E in un altro punto “Crizia: Solone, quando stava considerndo la sua versione poetica della storia…”
Insomma, qualcuno ha lasciato una informazione che riteneva cruciale, ma che fino ai nostri giorni non è stata capita.
L’informazione è stata clamorosamente mancata.
Vediamo un po’ di recuperarla.
Se tale collisione ha determinato la nascita, la nascita della “terra”, che ovviamente non è il pianeta, ma il pensiero scelto tra tutti i pensieri, allora possiamo cominciare a mettere a posto le tessere del puzzle…
Il mito racconta come avviene l’oggettivazione di un pensiero?
Si!
E’ l’operazione Gn1: 3 Dio disse: Sia la luce. E la luce accadde.
Dove è quindi il vostro “oggettivatore”?
Esattamente al centro della vostra attenzione, in altre parole: IL VOSTRO ” QUADRATO CRITTOGRAFICO”!
Chi l’avrebbe mai detto…
Dodicesima ve l’ha detto e stradetto, ma poichè non si perde nella poesia della storia come Solone, cerca di procedere implacabilmente verso la verità del processo.
Il “quadrato crittografico” è ciò che vi permette di emanare “il fuori di voi”, quello che chiamate “il mondo là, fuori”.
Quando vi dico che avete fatto solo dei minimi cambiamenti, cioè quando siete nati, non avendo creato voi lo spazio dove siete accaduti, non avete reso l’Italia un isola, avete lasciato tutto come era, tranne cambiare la sagoma della persona che ha occupato prima di voi quello spazio, cambiato le carrozze in automobili, le lampade ad olio in lampadine e altre marginalità.
Ma qualcosa avete comunque cambiato.
Ricordo che la “creazione” è istante dopo istante”, non è mai la stessa, è sempre nuova!
Pensate, riuscite a oggettivare l’intero mondo e neppure sapete di starlo facendo.
Non credo di voler mettere per iscritto una tale spiegazione, tuttavia la racconto sicuramente nei prossimi incontri.
Ma se non la mette per inscritto dodicesima.com, rischiamo che il mistero rimanga tale per altri 9600 anni…