Tempo
Franco Remondina
La funzione che permette a “maya” di coinvolgerci in questa illusione che chiamiamo realtà è quella della fascinazione.
Come avviene?
Grazie alla funzione “mente impressionabile” dovremo metterci l’antivirus e lo faremo…
Ricordo però che il tassello decisivo è la comprensione di come avvenga un processo, il come e il perché.
Ogni sorta di stato ipnotico è determinato da un principio:
la concentrazione o focalizzazione dell’attenzione.
Tutto è ipnosi!
Sì, lo so in genere la concezione di ipnosi è quella proposta dagli spettacoli del 1800 con la frase: “A me gli occhi…”, ma non è così che funziona, o meglio, se tutto è ipnosi non c’è bisogno di formule o tecniche per l’ipnosi.
Per rendervi conto di come sia facile, immediata, pratica e di come una persona si auto-ipnotizzi vi basta guardare qualcuno che stia osservando l’ i-pad. E’ il suo sguardo… la profondità dello sguardo, il ritmo di apertura e chiusura della pupilla… Crederete mica che abbiano reso disponibile questa tecnologia per farvi “crescere mentalmente” vero?
Questa tecnologia è per il “controllo”, per devastare il vostro QI (quoziente d’intelligenza), per ipnotizzarvi.
La fissazione dello sguardo è un “incantesimo”.
I depressi sono in un incantesimo: hanno la focalizzazione dello sguardo a una precisa angolazione rispetto all’ovoide e alla bottiglia di pensieri…
Facciamone la traduzione con il linguaggio della coscienza?
Ok. Per capirci, il nostro i-pad è l’Ovoide…
Osservando i vortici in movimento …
Interruzione: cosa? Vortici in movimento, ovoide… io non vedo un cazzo!
Vabbè, se è per questo non vedete Urano, Nettuno, Saturno oppure non vedete i microbi, i virus, gli elettroni, gli ioni, però sapete con cosa fanno rima… insomma… posso continuare? La FASCINAZIONE è un fenomeno particolare: lo subisce solo la MENTE OGGETTIVA.
Interruzione: perché, c’è n’è un’altra?
Sì, abbiamo una mente SOGGETTIVA…
Quali sono le differenze? In pratica consistono in questo: la mente OGGETTIVA è ipnotizzata dai vortici della linea di sangue, per abitudine!
Cosa significa? Abbiamo ereditato da nostra madre:
- Uno spazio (mentale).
- Un tempo (mentale).
- Il modo di guardare il “mondo mentale”, come lo hanno sempre guardato i nostri predecessori. Torniamo per un attimo all’Articolo 352:
“Non vi sarà mai alcuno capace di penetrarne il segreto. Molto, molto tempo fa, viveva un santo veggente di nome Narada, simile agli dèi, che era figlio dello stesso dio Brahma, e pieno di ardente devozione verso di me. Come te, meritò la mia grazia, e gli apparvi, proprio come ora appaio a te. Gli concessi un desiderio e Narada chiese esattamente quello che hai chiesto tu. Benché l’avessi ammonito di non indagare oltre il segreto della mia maya, egli insistette, proprio come te. Quindi gli dissi: ‘Tuffati in quell’acqua e sperimenterai il segreto della mia
maya. Narada si immerse nel laghetto. Poi ne riemerse, sotto forma di fanciulla.”
Notate che il passaggio da mente “soggettiva” a mente “oggettiva”? Il dialogo con Visnhù è tenuto dalla mente soggettiva, la sperimentazione di maya avviene attraverso la mente oggettiva. Senza questo cambiamento non è possibile venire ipnotizzati da maya…
L’ acqua… “Tuffati in quell’acqua e sperimenterai il segreto della mia maya”.
Traduzione: modifica la tua attenzione, modifica il fascio d’attenzione e sperimenterai…. Ulteriore traduzione?
Eccola: “avvicinati a quel microscopio e guarda…”
E’ così che facciamo per autoipnotizzarci: scegliamo la modalità della mente “oggettiva”. Osservate il disegno:

Ora, ricopiatelo su un foglietto di carta bianco… Tracciate il segno +, la distanza tra l’asse verticale del + e il deve essere di tre dita. Mettete il foglietto davanti agli occhi a circa dieci centimetri …
Se chiudete un occhio e guardate il + noterete che, allontanando il disegno dall’occhio, lentamente, arriverete a vedere scomparire il punto.
Ecco, questo è il meccanismo che permette di osservare solo una parte di un pensiero, escludendo l’opposto di quel pensiero…
E da dove vengono i pensieri, intendo dire, quelli di questo mondo?
Da quello spazio e quel tempo mentale che abbiamo ereditato e possono venire percepiti dalla coscienza solo grazie al “modo” di guardare, che abbiamo ereditato.
Per vedere questo mondo dobbiamo “indossare” la mente oggettiva, immergerci nella nostra acqua… fare finta…
Come detto negli articoli sullo “Spazio”, questa illusione che chiamiamo realtà, questa Maya, può avvenire solo nel suo spazio, cioè, escludendo “l’altro spazio”.
L’identificazione con un corpo, con una forma, è il trucco, pensare di essere contenuti in una forma…. Ma, quale che sia la forma, l’essere rimane ciò che è.
La mente soggettiva è quella consapevolezza li, di “essere”.
Il “Cristo”!
(continua…)
Franco Remondina

