Bene, il concetto di “centro” è chiaro, ma abbiamo un centro di cosa?
Abbiamo il centro del “pensiero”! Anzi, nel caso specifico, abbiamo che il centro è esattamente a metà del “pensiero della Tripla dissociazione” ovvero i primi tre capitoli di Genesi.
Vediamo di dimostrarlo; Genesi 1 è composta da 31 passi, Genesi 2 è composta da 25 passi e Genesi 3 è composta da 24 passi…
Quindi: 31 + 25 + 24 = 80 passi, il centro dovrebbe essere esattamente al passo 40…
Ecco qua, l’ultimo passo di Genesi 1 e poi i passi necessari per giungere a 40:
31 Dio vide quanto aveva fatto, ed ecco, era cosa molto buona. E fu sera e fu mattina: sesto giorno.
Capitolo 2
1 Così furono portati a compimento il cielo e la terra e tutte le loro schiere.
2 Allora Dio, nel settimo giorno portò a termine il lavoro che aveva fatto e cessò nel settimo giorno da ogni suo lavoro.
3 Dio benedisse il settimo giorno e lo consacrò, perché in esso aveva cessato da ogni lavoro che egli creando aveva fatto.
4aQueste le origini del cielo e della terra, quando vennero creati.
4bQuando il Signore Dio fece la terra e il cielo,
5 nessun cespuglio campestre era sulla terra, nessuna erba campestre era spuntata – perché il Signore Dio non aveva fatto piovere sulla terra e nessuno lavorava il suolo
6 e faceva salire dalla terra l’acqua dei canali per irrigare tutto il suolo -;
7 allora il Signore Dio plasmò l’uomo con polvere del suolo e soffiò nelle sue narici un alito di vita e l’uomo divenne un essere vivente.
8 Poi il Signore Dio piantò un giardino in Eden, a oriente, e vi collocò l’uomo che aveva plasmato.
9 Il Signore Dio fece germogliare dal suolo ogni sorta di alberi graditi alla vista e buoni da mangiare, tra cui l’albero della vita in mezzo al giardino e l’albero della conoscenza del bene e del male.
Lo leggete? C’è ” l’albero della vita in mezzo al giardino e l’albero della conoscenza del bene e del male.”
In effetti il “centro” è in mezzo!
Ma di più, c’è una precisazione notevole da considerare, il centro è in Genesi 2, il che significa “lettura nella registrazione dell’acqua”, ricordate che un pensiero viene pensato “intero”, quindi quella definizione è in realtà stata registrata al contrario.
Se riempi un barattolo di zucchero, il primo zucchero che versi nel barattolo sarà l’ultimo che userai, così il passo in questione sarebbe: l’albero della conoscenza del bene e del male in mezzo al giardino & l’albero della vita buoni da mangiare e graditi alla vista sono sulla superficie (suolo)”
In tal caso, il serpente stava dicendo la verità “qualora ne mangiaste i vostri occhi si aprirebbero”, ma la donna: 6 Allora la donna vide che l’albero era buono da mangiare, gradito agli occhi e desiderabile per acquistare saggezza; prese del suo frutto e ne mangiò, poi ne diede anche al marito, che era con lei, e anch’egli ne mangiò.
La donna legge il passo in direzione contraria rispetto al modo in cui lo legge il serpente.
Perchè?
Se si considerano i primi 3 capitoli di Genesi come un unicum, allora si può concepire quale sia stato il problema del “raggio”, cioè lo spazio che intercorre tra la “registrazione” fatta nella superficie “di sopra”, cioè quella del “sia la luce”, fatta dallo Spirito di Dio e la lettura che avviene dopo la “plasmatura dell’uomo fatta dal Signore Dio con una superficie fittizia (suolo)”.
Se potessi descriverla impropriamente, direi: il tempo che intercorre tra l’azione di registrazione nella memoria dell’Acqua, fatta dallo Spirito e la lettura corretta, grazie alla seconda superficie necessaria per correggere il “sopra/sotto e il destra sinistra” eseguita dall’ Intelligenza.
In informatica due concetti fondamentali: lo spazio e il tempo vengono declinati in questo modo: lo spazio è inteso come quantità di memoria, il tempo viene rappresentato dalla quantità di operazioni che devono essere compiute per risolvere un problema.
Per questa ragione, il raggio sarà idealmente la distanza tra il passo 1 di Genesi 1 e il passo 9 di Genesi 2.
Da notare inoltre che in Genesi 2 il Signore Dio “non parla” fino al passo 18…
Sono dettagli, certo, ma non esistono dettagli inutili in un programma informatico.
Il raggio è quindi “lo spazio inteso come quantità di memoria”, cioè un luogo in cui subentrano altre “operazioni” che risolvono il problema.
Un indizio ci viene in aiuto:
Gn 1;3-4: 3 Dio disse: «Sia la luce!». E la luce fu.
4 Dio vide che la luce era cosa buona e separò la luce dalle tenebre
Gn 3;1-6: 1 Il serpente era la più astuta di tutte le bestie selvatiche fatte dal Signore Dio. Egli disse alla donna: «E’ vero che Dio ha detto: Non dovete mangiare di nessun albero del giardino?».
2 Rispose la donna al serpente: «Dei frutti degli alberi del giardino noi possiamo mangiare,
3 ma del frutto dell’albero che sta in mezzo al giardino Dio ha detto: Non ne dovete mangiare e non lo dovete toccare, altrimenti morirete».
4 Ma il serpente disse alla donna: «Non morirete affatto!
5 Anzi, Dio sa che quando voi ne mangiaste, si aprirebbero i vostri occhi e diventereste come Dio, conoscendo il bene e il male».
6 Allora la donna vide che l’albero era buono da mangiare, gradito agli occhi e desiderabile per acquistare saggezza; prese del suo frutto e ne mangiò, poi ne diede anche al marito, che era con lei, e anch’egli ne mangiò.
I verbi usati: “disse” e “vide”… sono esattamente gli stessi e non sono casuali.
Stiamo parlando di un centro e un raggio, per sua stessa definizione in Esodo capitolo 3,14: Dio disse a Mosè: «Io sono colui che sono». Poi disse: «Dirai così ai figli d’Israele: “l’IO SONO mi ha mandato da voi”».
L’unica cosa che conosciamo come 3,14 è il Pigreco.
“Disse”, ha a che fare col suono, e il suono è un onda sferica!
In fisica, un’ onda sferica è tale se il suo fronte d’onda è una sfera. Una sorgente puntiforme può produrre un’onda sferica, così che la posizione del fronte d’onda dipenda solo dalla distanza r dalla sorgente stessa.
Così abbiamo un quadro più definito, Dio creò i cieli e la terra in assenza di luce e in silenzio?
Se la sfera è l’unica forma volumetrica che non cambia ruotando, allora dobbiamo presumere che l’uso delle onde sferiche sia plausibile, anzi, probabile. In tal caso è assolutamente certo che, poichè si parla di Acqua come “ente memoria”, la metodica di esclusione usata sia quella sonora.
Esiste un fenomeno particolare,quello del “rumore bianco”…
Il rumore bianco è un particolare tipo di rumore caratterizzato dall’insieme di tutti i toni possibili nello spettro sonoro, aventi lo stesso livello di ampiezza, ma senza la periodicità nel tempo, in pratica la pioggia battente produce un suono che è rumore bianco.
Crederete mica che il “diluvio universale”… davvero?
Gn 7; 12: 12 Cadde la pioggia sulla terra per quaranta giorni e quaranta notti.
Una operazione di cancellazione da “rumore bianco”!
E’ chiaro che ci sia bisogno di un centro e che da questo centro debba partire il raggio. Un pensiero è sempre circolare.
Una volta che c’è il raggio abbiamo anche il cerchio e la circonferenza, è così che le due spirali di Archimede possono venire applicate, sono le “scale del sogno di Giacobbe”
Gn 28;12,16: Fece un sogno: una scala poggiava sulla terra, mentre la sua cima raggiungeva il cielo; ed ecco gli angeli di Dio salivano e scendevano su di essa.
13 Ecco il Signore gli stava davanti e disse: «Io sono il Signore, il Dio di Abramo tuo padre e il Dio di Isacco. La terra sulla quale tu sei coricato la darò a te e alla tua discendenza.
14 La tua discendenza sarà come la polvere della terra e ti estenderai a occidente e ad oriente, a settentrione e a mezzogiorno. E saranno benedette per te e per la tua discendenza tutte le nazioni della terra.
15 Ecco io sono con te e ti proteggerò dovunque tu andrai; poi ti farò ritornare in questo paese, perché non ti abbandonerò senza aver fatto tutto quello che t’ho detto».
16 Allora Giacobbe si svegliò dal sonno e disse: «Certo, il Signore è in questo luogo e io non lo sapevo».

Prima salivano e… poi scendevano…

