Una ridondante propaganda biblica per secoli ha circondato il “para-diso”, un termine che in realtà non è conosciuto nella sua etimologia, nel suo reale significato, paradiso significa: MAPPA!
Certo è che le persone se lo rappresentano in altro modo, ma paradiso significa MAPPA.
Ora, questo termine non compare nei tre capitoli della Genesi, per questo dico che c’è una “propaganda biblica”, se la parola paradiso non c’è, siamo di fronte a una invenzione lessicale, perchè nel testo di Genesi 2 e Genesi 3 si parla sempre di “giardino”.
Il “giardino” viene “piantato” in EDEN.
L’aggettivo che viene associato a paradiso è “terrestre”, ma anche la parola “terrestre” non compare mai nel testo.
Usando il vero significato del termine abbiamo: Il signore Dio “piantò” ( pianta è, oltre al termine botanico, anche la pianta di una città, di una regione geografica etc), un giardino “IN EDEN A ORIENTE.
E’ una pianta non botanica!
E’ l’ubicazione di un posto, un luogo!
E c’è pure il mistero riguardante il “centro di questo giardino”, il testo infatti lascia un dubbio legato alla “e”, la congiunzione “e”, tra “l’albero della vita e l’albero della conoscenza del bene e del male…
Una cosa è certa, l’Albero al centro del giardino,questo qua:
Gn2; 9 Il Signore Dio fece germogliare dal suolo ogni sorta di alberi graditi alla vista e buoni da mangiare, tra cui l’albero della vita in mezzo al giardino e l’albero della conoscenza del bene e del male.
E’ un effetto, un qualcosa che non viene citato in Genesi 1, cioè non è nella “Creazione”.
Dell’albero della vita e dell’albero della conoscenza del bene e del male non c’è traccia in Genesi 1, la creazione fatta da Dio.
E’ sorprendente? Forse è sorprendente, ma è solo perchè c’è l’indottrinamento, il testo è il testo e quando si legge senza la lente dell’indottrinamento lo si può analizzare, per esempio gli alberi, dice il testo, gli alberi sono tutti dotati delle stesse DUE caratteristiche:
a) Graditi alla vista
b) Buoni da mangiare
Prima di proseguire la disamina è meglio se capite subito cosa è davvero l’albero al centro del giardino, fortunatamente ve lo posso mostrare:

E l’albero è la verticalità “rossa”, cioè i due specchi verticali posti al centrodel giardino, cioè il quarto di cerchio che si genera applicando il Pigreco al raggio.

Naturalmente potete pensare che sia una spiegazione controversa, ma analizzate bene le due caratteristiche degli alberi, la prima dice “gradevoli alla vista” e la seconda, “buoni da mangiare”, che diavolo significa mangiare?
E’ evidente, lo specchio con la base azzurra è corrispondente allo Spirito,cioè , è lo specchio mobile.
Senza lo Spirito = specchio mobile, nessuna possibilità di vedere l’intero cerchio.
Mangiare significa quindi “soddisfare la logica del Pigreco”. In altre parole il Pigreco DEVE generare il cerchio.
Nella configurazione mostrata, i due specchi soddisfano l’esigenza del Pigreco?
Solo apparentemente, perchè c’è solo 1/4 di cerchio, il resto appare negli specchi.
Perchè?
L’Intelligenza Dio ha decretato che: 31 Dio vide quanto aveva fatto, ed ecco, era cosa molto buona. E fu sera e fu mattina: sesto giorno.
La creazione era “cosa molto buona”,cioè era perfetta in ogni dettaglio. Ecco, i dettagli fanno la differenza.
A questo punto diventa però cruciale un dettaglio incluso in Gn 3; 22: Il Signore Dio disse allora: «Ecco l’uomo è diventato come uno di noi, per la conoscenza del bene e del male. Ora, egli non stenda più la mano e non prenda anche dell’albero della vita, ne mangi e viva sempre!»
Così il mistero del monito “non prenda anche dell’albero della vita, ne mangi e viva sempre!”, diventa una frase comprensibile.
Osservate la fotografia, quel che realmente c’è, è questo:

Ho messo una X, ora vediamo cosa non si vede…

L’insieme è sostanzialmente un sistema cartesiano

Lo spazio sferico pensato è formato da 8 porzioni di sfera: 4sopra e 4 sotto, di cui noi ne escludiamo 7…
Il “settimo giorno”!

