Montagna di causa
Franco Remondina
Per capire bene come funziona la coscienza, dovete innanzitutto fare degli auto-test consapevoli, cioè, dopo che vi ho fornito la descrizione del “sacchetto di Maya”, dovete imparare a riconoscerlo.
Direi che la cosa più importante è: sapere che c’è!
Ripeto: non metterò esercizi scritti, per svariate ragioni, la prima è che se uno capita su queste righe adesso, senza l’allenamento e la comprensione di un cimentatore, rischia di farsi molto male. Un’altra è che proporre un esercizio di “autotest” valido indistintamente per tutti non è possibile.
Prima che qualcuno si faccia male, ho meditato che non lo scrivo.
Naturalmente, essendo un pratico, proporrò nei prossimi incontri di S.Fior, Pigozzo, Brescia, Roma, alcune variabili possibili di questi auto-test.
Per capire l’enormità della comprensione che vi chiedo di avere, devo soddisfare anche il lato “scientifico” della cosa. Pubblicando questa esperienza di comprensione, c’è che un sacco di gente legge quel che viene postato, insomma olistici o pseudo guaritori…
Questi qui vogliono “la tecnica”, non sanno un cazzo del funzionamento della coscienza, ma usano “le tecniche”… A questi dico: “occhio, maneggiare con cura, tenere lontano dalla portata dei bambini”.
Cosa permette l’INTERFACCIA tra parte solida e parte immateriale della coscienza?
Perché bisogna rispondere a questa domanda se si vuole capire come avviene la comunicazione tra parte densa e parte immateriale (meno densa)…
Rispondendo, la comprensione del funzionamento apparirà logica, coerente, straordinariamente intelligente.
Allora, cosa è?
Nel 1888 un botanico austriaco, Fredrich Reinitzer, scoprì una “nuova” classe di composti organici con particolari proprietà liquido-cristalline, erano i CRISTALLI LIQUIDI:
“Reinitzer si accorse che riscaldando del benzoato di colesterile questo dapprima diventava opaco, per poi schiarirsi al progressivo alzarsi della temperatura. Una volta raffreddato, il liquido diventava bluastro e poi cristallizzava. In pratica tali sostanze non passano direttamente dallo stato liquido a quello solido, ma in particolari condizioni sono in grado di organizzarsi in fasi intermedie (mesofasi) che presentano caratteristiche sia dello stato solido cristallino che di quello liquido. Questo dualismo giustifica il termine con cui si indicano questi composti: cristalli liquidi. (Wikipedia)
E’ questa la risposta? Sì, è questa.
Ha tutte le caratteristiche necessarie per spiegare la comunicazione tra parte densa e parte immateriale.
Il fenomeno della “polarizzazione” di questi “cristalli liquidi” è la base a cui il flusso d’attenzione si rivolge per ottenere l’esperienza.
Anche qui è difficile da spiegare, se parlassi come un fisico parlerei di “triboluminescenza”, invece parlo come mangio e vi spiego:
applicando uno sforzo meccanico ad un oggetto, esso produrrà emissione di luce!
Il fenomeno fu scoperto accidentalmente alla fine del XVIII secolo durante la raffinazione dello zucchero, quando vennero notate piccole scintille di luce visibili durante la frantumazione di grossi cristalli.
Essendo immateriale, essa, la coscienza, ha il problema di conoscersi e, per farlo, deve esserci Movimento;
ZERO MOVIMENTO= ZERO ESPERIENZA.
L’INTERFACCIA TRA
COSCIENZA IMMATERIALE E
COSCIENZA MATERIALE
È L’ EFFETTO TUNICA!
Naturalmente, essa, la tunica, è funzionale all ‘esperienza.
In questa illusione, che chiamiamo realtà, non esiste materia, per cui deve esistere solo e solamente “UNA COSCIENZA“.
Ricapitoliamo… Lo Spazio è Dio… per mezzo di lui tutto è stato fatto:
Colonnesi 1,15-17 15 Egli è immagine del Dio invisibile, generato prima di ogni creatura; 16 poiché per mezzo di lui sono state create tutte le cose, quelle nei cieli e quelle sulla terra, quelle visibili e quelle invisibili: Troni, Dominazioni, Principati e Potestà. Tutte le cose sono state create per mezzo di lui e in vista di lui. 17 Egli è prima di tutte le cose e tutte sussistono in lui”.
Se è così, allora tu hai solo “Spazio in movimento”.
Il corpo è quindi uno “spazio a movimento rallentato”?
Sì, è così!
Fate una prova sullo schermo del vostro PC, fate una leggera pressione con un dito… lo vedete l’irraggiamento a vortice che si espande? Ecco, il corpo eterico esterno comunica con un tipo di vortice come quello nei confronti del corpo eterico interno.
Il risultato è che un pensiero può venire “cristallizzato” nel corpo.
Un aspetto importante è che la cristallizzazione avviene nello spettro cromatico dei “blu”.
E’ per questo che l’eterico, sia esterno che interno, appare di quel colore biancastro/grigio/azzurrino.
E c’è una decodifica importante:
- I pensieri che arrivano hanno velocità di ordine bioelettrico e l’effetto cromatico di avvicinamento è tendente al blu;
- I pensieri in allontanamento hanno invece un effetto cromatico tendente al rosso.
Notate il disegno:

Franco Remondina

