Da cosa scaturisce l’ADESIONE e cosa è?
E’ una funzione della coscienza, l’adesione è una particolarità difficile da spiegare…
Come sapete (cimentatori), o dovreste sapere (non-cimentatori), viviamo in un “mondo psichico”, un mondo cioè di pensieri… Ecco, in un mondo di tal fatta, quel che esiste è una rappresentazione di noi in base a “ciò che pensiamo” e questa rappresentazione diventa “ciò che pensiamo di essere”.
Questa rappresentazione, non è noi, non è ciò che siamo, nel mondo psichico, quello dei pensieri, non c’è posto per l’essenza c’è posto solo per il “pensato”.
Ogni concetto quindi è il “pensato di quel che è”, non esiste un concetto puro.
Forse sto rendendo le cose complicate? No, anzi, le sto veramente semplificando, le cose sono semplici in sé stesse, sono logiche, razionali.
Il fatto è che, grazie alle regole del sillogismo, la coscienza può accettare come logico e razionale persino l’errore. Un esempio classico è: “L’eccezione conferma la regola”, ove si cela un atteggia-mente, nel senso che la coscienza impone alla mente di soprassedere rispetto ad una verifica scorretta e di continuare a considerare “Giusta e vera e intelligente”, una cosa smentita da un fatto.
L’ ADESIONE ALL’ INCONSCIO COLLETTIVO, è una funzione di coscienza dell’Io-mentale, è una ADESIONE AL “GIA’ PENSATO”.
E’ la ragione stessa dell’esistenza dell’Io-mentale: vivere come reali i propri stessi pensieri.
Ogni Io-mentale, implica, nella sua interpretazione dell’esistenza, i suoi criteri di valutazione, i propri giudizi, il proprio pensato…
Tutta questa attività di pensiero dove va? Viene convogliata nell’Inconscio Collettivo!
Abbiamo il nostro posto nel mondo, quello psichico. Alimentando, attraverso i pensieri, un flusso continuo e sempre uguale, occupiamo uno “spazio psichico” che è il nostro indirizzo.
Quello che hai pensato di te, costituisce una sorta di identità per questo mondo psichico.
Ovvio che questo flusso di pensiero sia bidirezionale. Tu pensi e il pensiero fluisce, ma se lo richiami, deve poter tornare.
Ecco che per poter tornare, l’inconscio collettivo deve avere un canale, un aggancio alla tua coscienza e poiché i pensieri scrivono sul corpo e tu credi di essere il corpo, il punto di aggancio, lo puoi sentire fisicamente.
Quello che si sente meglio è quello della gola! Ce ne sono altri, ma quello della gola è facilmente localizzabile.
perché le persone hanno una così grande difficoltà ad accettare la salute, la felicità, la ricchezza?
Perché al loro indirizzo psichico c’è scritto: “NON POSSIBILI”.
Come dite? E’ impossibile?
No, è proprio così. Ogni volta che sento persone con “gravi problemi di salute”, so che i primi a rifiutare la salute sono loro.
Nell’ Incontro di Padova, tra le persone presenti c’era una donna, con una “grave malattia agli occhi” (parole sue e quella, era la descrizione che lei comunicava all’inconscio collettivo), poi, il carico da novanta: la definizione medica: bi-maculopatia degenerativa….
Minchia Johnny…
E’ quasi cieca, vede tutto storto…
Insomma per farla breve, guidandola nella sua coscienza, le faccio vedere dritto, la porta che lei prima vedeva zigzagheggiante ridiventa visibile come una normale porta. E’ passato un mese e mezzo da allora, credete che abbia chiamato?
No, troppo semplice, troppo facile, non è coerente con il suo pensato inviato all’indirizzo psichico.
Il gancio dell’inconscio collettivo, rimuove l’evento, lei neppure si ricorderà che aveva visto la porta diritta.
Capita sempre cosi, le persone sono diventate “ciò che pensano di essere”, se gli fai notare che possono liberarsi di una malattia in pochi minuti, questo non è quel che c’è scritto nel loro “indirizzo psichico” e viene rimosso.
Ecco il perché dell’importanza della “adesione”, ecco perché è vitale sganciare il “gancio”.
Franco Remondina
