Quindi, se uno tira i fili, questa faccenda della Genesi appartiene al filone “antica sapienza”, il conglomerato di miti e leggende che compaiono in tutte le società del pianeta.
Del resto, sono argomenti che trattano delle domande sullo scopo della vita…
Nel mito di dell’ “Occhio destro e occhio sinistro” di Horus viene ravvisata una somiglianza con la vicenda di Adamo e Eva, ovvero, secondo “dodicesima.com”, la vista esterna e la vista interna.
Non mi importa nulla delle versioni e delle interpretazioni che hanno preceduto quella che viene fornita da questi articoli, ricordo che l’aspetto intellettivo è fondamentale.
Solo se avete intelligenza logica avrete accesso alla Verità, è la Verità vi renderà liberi.
Il sottinteso della frase è incluso dalla domanda implicita: liberi da cosa e da chi?
L’intero paradigma della coscienza, così come ci è pervenuto attraverso la cristallizzazione delle credenze, è organizzato su fantasmi e su superstizioni insite nelle credenze.
Ecco, bisogna rendersi intellettivamente liberi attraverso la capacità di applicare la deduzione logica alle credenze, togliere quello che viene chiamato il “velo di Maya”.
La faccenda di Genesi mostra l’inizio del mondo.
Torniamo quindi a quella “struttura nella coscienza” chiamata E-din.
Come potete fare a vederne la forma e la dimensione?
Qualcuno deve aver avuto una simile visione o averla trovata scritta da qualche parte, se no, quella descrizione non sarebbe comparsa in Genesi.
Se avete a vostra disposizione i dvd degli incontri di Brescia e Pigozzo, probabilmente siete a conoscenza di quella zona scura che appare come “terra di nessuno”, tra “eterico esterno e eterico interno”.
Ripeto, ci sono cose che risultano troppo lunghe da scrivere e che non vengono riportate se non per sommi capi negli Articoli, quindi, dovreste procurarvi tali dvd.
Detto questo, procediamo…
Quando siete in quella zona scura, dovete chiedere alla coscienza di mostrarvi il “paradiso dell’E-din”.
Potrete vederlo come un “quadrato scuro”, oppure un “quadrato bianco” o in altre modalità….
Così, quello è uno “spazio nella coscienza” con caratteristiche speciali.
In quello “spazio” siete sostanzialmente nel “laboratorio della coscienza”, secondo la Bibbia è lì che Dio cammina, è lì che Dio crea Adamo.
Anzi, come si evince da Genesi 1, non è DIO, ma “lo “Spirito di DIO”.
C’è una cosa che avete letto mille volte, ma che non avete mai compreso fino in fondo: i “convertitori di spazio” vengono creati li. Ritorniamo a Genesi 2,7
“7 allora il Signore Dio plasmò l’uomo con polvere del suolo e soffiò nelle sue narici un alito di vita e l’uomo divenne un essere vivente.”
E’ la nascita dell’olfatto. Se Adamo ha un naso e delle narici, chiaramente annuserà…
Poi, secondo la Genesi, vengono l’udito e il gusto, infatti:
Genesi 2, 16-17
16 Il Signore Dio diede questo comando all’uomo: «Tu potrai mangiare di tutti gli alberi del giardino,17 ma dell’albero della conoscenza del bene e del male non devi mangiare, perché, quando tu ne mangiassi, certamente moriresti».
Il verbo “disse” significa che Adamo lo sentiva e il verbo mangiare significa che poteva gustare…
E’ in quello “spazio della coscienza che viene incubato ciò che non serve. Il termine è esattamente appropriato, si esclude l’opposto nello spazio cubico e il pensiero che si vuole “vivere” appare essere l’unico da vivere.
La “vista” appare per quarta: Genesi 2,19
19 Allora il Signore Dio plasmò dal suolo ogni sorta di bestie selvatiche e tutti gli uccelli del cielo e li condusse all’uomo, per vedere come li avrebbe chiamati…”
Se Adamo = Vista esterna, anche l’occhio sinistro di Horus (la leggenda egiziana dice che “Seth aveva strappato a Horus l’occhio sinistro e glielo aveva ridotto in pezzi, ma Thot riuscì a ricomporlo”), deve essere questo, il 1/64 mancante, corrisponde all’impossibilità di attivare i convertitori di spazio, ovvero i sensi fisici.

Nelle rappresentazioni dell’occhio di Horus, analogamente a Genesi, il senso più importante è l’olfatto!
Poi le cose cambiano….
Il disegno dell’occhio è composto da differenti frazioni ognuna con un suo significato:
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rappresenta | l’odore (forma di naso al lato dell’occhio) |
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rappresenta | la vista e la luce (pupilla) |
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rappresenta | il pensiero (sopracciglio) |
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rappresenta | l’udito (freccia sul lato dell’occhio che punta verso l’orecchio) |
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rappresenta | il gusto, il germogliare del frumento (coda curva) |
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rappresenta | il tatto (piede che tocca terra) |
Forse diviene più chiaro se ve la do in percentuale? Ok…
Per vivere un pensiero dovete usare i sensi fisici, per convertire lo spazio e renderlo percepibile in base alle rotorivoluzioni.
Gli egizi dicono che il senso principale in questa operazione è l’olfatto, in grado di convertire il 50% dello spazio.
Segue l’occhio, con il 25%, poi, la vostra immagine mentale il 12,5% poi, il 5,75% l’udito, 2, 875% il gusto,1,4375% il tatto.
In realtà, se sommate, il risultato manca del 2,3375% per ottenere il 100%…
Prendiamo quindi per buona la loro divisione in sessantaquattresimi, cosa ci dice praticamente?
Che se volete imporvi qualsiasi cambiamento, dovete chiedere alla vostra coscienza di agire almeno su due sensi che insieme superino il 50%+3,3375%.
E’ più facile a farsi che a dirsi. Mmmh…
Franco Remondina
