Oltre
Franco Remondina
La “possessione”…
Perché dico che l’Io-mentale è un posseduto?
Credo che sia evidente ormai: è dovuto alla perifericità dell’Io-mentale.
E’ posseduto dalle “memorie cromosomiche”, non è il “centro principale dei fuochi d’attenzione”, piuttosto, direi la periferia!
Il “sensore d’impossibilità”, illustrato nell’articolo 309, dice che è la linea di sangue a imporre cosa avviene e cosa può avvenire nella vostra vita, lo fa attraverso il controllo del Talamo.
Leggete cosa si dice scientificamente:
“Anatomicamente, il talamo è una voluminosa formazione diencefalica pari e simmetrica di forma ovoidale e di colorito caffelatte, con il polo posteriore di maggiore dimensione e il grande asse diretto da dietro in avanti con una inclinazione che va dall’esterno verso l’interno in modo da formare un angolo di 30° con la linea mediana.
Ciascuno dei due ovoidi talamici, lungo dai 35 ai 40 millimetri, largo dai 18 ai 22 e alto dai 20 ai 25, è disposto ai lati del terzo ventricolo, così che la sua faccia mediale nei due terzi anteriori forma la parete di questa cavità, e nei due terzi posteriori, maggiormente divergenti, delimita uno spazio nel quale sono inclusi i tubercoli quadrigemelli. “Al suo interno il talamo è costituito da addensamenti nucleari di corpi neuronici descritti secondo un criterio topografico: una lamina verticale di sostanza bianca in forma di “Y” consente una prima ripartizione in gruppi di nuclei anteriori, mediali e laterali.
A questi si aggiungono i nuclei intralaminari, quelli della linea mediana e il nucleo reticolare.
Il gruppo dei nuclei laterali è il più interessante in quanto include il ventroposterolaterale (riceve il lemnisco mediale), il ventroposteromediale (riceve il lemnisco trigeminale) e i nuclei genicolati laterale (via visiva) e mediale (via acustica).
Il talamo trasmette una enorme quantità di informazioni provenienti dall’esterno e dall’interno del corpo alla corteccia cerebrale, con la quale è in rapporto attraverso il sistema reciproco e rientrante di fibre talamo-corticali e cortico-talamiche.
La corteccia, che invia al talamo impulsi generati da vari stadi della sua elaborazione interna, forma con questo complesso nucleare un sistema quasi assoluto di rapporto funzionale, in quanto l’input diretto alla corteccia senza la mediazione talamica costituisce una parte veramente esigua del totale degli stimoli afferenti.
Il lavoro di rassegna e discussione qui recensito impiega il talamo visivo come “sistema modello” per esemplificare i nuovi punti di vista che emergono da questi studi circa il ruolo dell’insieme dei nuclei talamici nella percezione e nella cognizione. Il talamo visivo consiste di tre nuclei principali: il nucleo genicolato laterale (LGN, da lateral geniculate nucleus), il nucleo reticolare talamico (TRN, da thalamic reticular nucleus) e il pulvinar. Queste tre strutture sono caratterizzate da specifici schemi di connessione afferente ed efferente.”
Un mare di chiacchiere per dire che devono ancora sapere a cosa serve.
Non che studiando finiranno per capirci qualcosa, questo no, ma in chiave “dodicesima.com”, queste informazioni vi sono dovute.
Quindi è attraverso il Talamo che le funzioni sensoriali vengono esplicate!
I sensi, la centralina dei sensi, è il Talamo.
Da questa centralina nasce l’illusione che il corpo sia “immutabile”, ma non è così!
E’ grazie all’uso dei sensi che avviene il miraggio di essere il corpo fisico; la catena sensoriale serve, inoltre, a impedire di fatto la comprensione che non siamo il corpo e non siamo i pensieri.
Certo, è un sistema efficace: pensiero-sensazioneosservazione!
Credi di essere tu a farlo, invece il sistema è solo alla ricerca di “attenzione” e di sostegno alla ragnatela mentale. Ricordate: se non fornite attenzione a un pensiero, esso viene sostituito da un altro pensiero.
Franco Remondina
