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ARTICOLO 345 – TEMPO? SESTA PARTE

8 anni fa
Franco Remondina
11 Tempo
Tempo
Franco Remondina

 

Ok, veniamo al sodo: il “tempo” è continuo oppure no?

Se è continuo come possiamo misurarlo?

Non c’è un orologio capace di misurare una cosa così grande come il “tempo”.

Sì, abbiamo gli orologi che misurano i millesimi, i decimillesimi di secondo, ma cosa misurano davvero?

Il “tempo” è divisibile?

Cosa separa un secondo dal secondo successivo o precedente? Solo se vi fate queste domande capite che non può esistere un tempo che scorre. Se il tempo è continuo non scorre!

E c’è un’altra cosa: che sia continuo o discontinuo deve occupare uno spazio… In termini “oggettivi” deve, per esistere, occupare uno spazio.

Oh cavolo…

Come detto, in questo “mondo mentale” non esiste materia ma “‘pensieri di materia”; non esiste tempo, ma “pensieri di tempo” e, per finire, non esiste spazio, ma “pensieri di spazio”. In questo senso, una porzione di “pensiero di spazio” quanto tempo contiene? Può contenere “tutto il tempo”?

Sono queste le domande che contano!

E il tenore delle domande determina le risposte. Ora, chi risponde a quelle domande? Se cercate di rispondere razionalmente finite nel paradosso. La razionalità è efficace solo se può rappresentarsi le cose e, per farlo, deve in qualche modo “oggettivare” ciò che non è oggettivabile.

L’Io-mentale fugge da questo genere di argomenti ma, una volta che le domande vengono fatte, DEVE rispondere.

Per farlo deve effettuare una simulazione:

diventare il programmatore della mente stessa!

Cogliete il paradosso? Uno strumento che si interroga sulla sua natura? Gasp…

 

Tornate a Genesi1 :

[6]Dio disse: «Sia il firmamento in mezzo alle acque per separare le acque dalle acque». [7]Dio fece il firmamento e separò le acque, che sono sotto il firmamento, dalle acque, che son sopra il firmamento. E così avvenne. [8]Dio chiamò il firmamento cielo. E fu sera e fu mattina:

secondo giorno.

 

Che cosa è il “firmamento”? Crederete mica che sia il cielo, vero? E’ l’oggettivazione della funzione razionale a portarvi a questa conclusione…

Se leggeste senza oggettivare potreste congetturare che “firmamento” sia una funzione di stop, “ferma la mente”, ossia una operazione, una necessità procedurale, è quello che fa un pc: vi mostra quello su cui cliccate.

Nelle impostazioni di un programma operativo, lo “spazio” occupa spazio e la “cronologia” occupa anch’essa uno spazio.

Solo con questo tipo di similitudine si riesce a spiegare. Ogni avvenimento della vostra vita occupa quindi un tempo e uno spazio. In questo senso:

«Sia il firmamento in mezzo alle acque per separare le acque dalle acque».

Significa che le acque di sotto sono “l’osservatomemorizzato”, cioè i transfert che state interpretando, l’operazione di identificazione con un pensiero. Siete voi a fornire lo spazio e il tempo, fornite il vostro “tempo proprio” e il vostro “spazio proprio”.

Se è troppo difficile, ve lo spiego con un esempio: avete aperto un documento di Word e state scrivendo il vostro diario… Improvvisamente, suona il telefono, oppure decidete di prendervi una boccata d’aria, insomma vi distraete e fate altro. La tastiera del Pc rimane “libera”… Qualcuno arriva, vede il documento di Word aperto e comincia a scrivere… poi si accorge che voi state tornando e se ne va.Voi, ignari di tutto questo, vi sedete e riprendete a scrivere… Ora, poiché siete disattenti, non rileggete e continuate il vostro resoconto.

L’acqua, che è la memoria del sistema, copia tutto il documento e, durante la notte, il corpo di sogno legge il “diario” e lo memorizza. Per lui, il diario è stato scritto esclusivamente da voi. Alla fine “qualcun altro” vive grazie al vostro “tempo proprio” e grazie al vostro “spazio proprio”.

Se non siete attenti, se non rileggete, quel documento contiene, nel suo spazio, un qualcosa di non-vostro, tuttavia l’acqua lo registra.

Così, le memorie cromosomiche rivivono, grazie al vostro “tempo proprio” e grazie al vostro “spazio proprio”.

Ovvio che se il documento di Word ha una capienza di “tot” caratteri, ogni carattere non scritto da voi, riduce di fatto la lunghezza della vostra storia; non solo, la rende incomprensibile e inconcludente.

La seconda parte della frase è: “quelle di sopra” sono il “nonosservato-memorizzato”.

Significa questo: anche se lo schermo mostra la pagina di Word, questo non significa che siano scomparse tutte le altre funzioni del Pc e sia scomparso il sistema operativo.

Anche se avete aperto il documento di Word, i restanti sottoprogrammi e le funzioni del Pc sono presenti.

Questa è la situazione….

Quindi il “firmamento” è la funzione che ci permette di “uscire da Word”? Sì, è quella funzione lì…

Domanda: c’è una funzione capace di estendere il nostro documento di Word? Sì, c’è!

Come detto, la mente, lo strumento operativo che “ciò che anima” usa per fare questa esperienza, viene trasmessa ad ogni nascita, senza aggiornamenti, il punto vero è quello di giungere alla copia originale, dove vanno impostate ex-novo le funzioni.

L’uomo nuovo viene da questa operazione.

Non abbiate fretta, il tempo non esiste, o comunque è modificabile. Dobbiamo innanzitutto ripulire il nostro documento di Word, dalle cose che le memorie hanno scritto. Riprenderci quello spazio che hanno occupato scrivendoci sopra, cancellare le loro frasi…

 

 

Hanno già avuto la loro occasione e se la sono sprecata, adesso vogliono vivere col vostro tempo e col vostro spazio. Ok, chiedete a quel pensiero che vi rompe le palle, a quel problema:

“DOVE E’ RIMASTO LO SPAZIO OPPOSTO A QUESTO?”

Continuate a chiedere mentalmente, senza occuparvi delle risposte. La memoria cromosomica sa che questo non è lo spazio da cui proviene, vi darà segnali emotivi chiari… Quando sentite che vi stringe alla gola, (non preoccupatevi, lo sentirete, eccome se lo sentirete), chiedete:

“QUALE È L’OPPOSTO DI QUESTO TEMPO?”

Difficile spiegare in un articolo certi dettagli.

Vedere all’opera una simile operazione è incredibile, cercate di procurarvi i dvd degli incontri di Vicenza e di S. Fior… altrimenti è un casino da spiegare. Lì, vedete che la memoria cromosomica vi dice persino la “sua cronologia”, cioè vi dice l’anno da cui viene…che so 1632? Insomma…

Ve lo devo proprio spiegare…

 

(continua)

Franco Remondina

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