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ARTICOLO 384- VAVA VUVAAA…

8 anni fa
Franco Remondina
12 De Vita Nova
De Vita Nova
Franco Remondina

Il resoconto dei vangeli è sostanzialmente un dialogo con la coscienza! Il Padre, nel linguaggio di Gesù, è “UNA ESPERIENZA” di qualcosa… E’ intraducibile! Non esistendo un vocabolo, un lessico adeguato a comunicare

tale ESPERIENZA, i vangeli sono stati interpretati da persone

“PRIVE DI QUELL’ ESPERIENZA”…

E’ come se ad un pastore curdo dei 1700, tu cercassi di spiegare come funziona Internet. Immaginate il risultato? Ora, voi potete spiegarlo perchè ne avete l’eperienza, ma pensate invece se a spiegare Internet è vostro nonno di 90 anni… Che risultato avremmo? Solo a pensarlo mi viene da ridere! Così è la religione spiegata dai preti…

Fraintendimento puro.

Se non conosci come funziona la coscienza, il minimo che ti accade è l’errore! Tu lo chiami in mille modi: caso, destino, fato, sfiga, circostanza etc, ma, non sapendo nulla del funzionamento della coscienza, non riesci nemmeno a riconoscere l’errore come “errore”.

Il paganesimo nasce da questo!

Così, nelle interpretazioni dei vangeli, sono comparsi i fantasmi di questo errore, loro sì che si sono moltiplicati e i vangeli, ricordo che la parola vangelo significa verità, sono stati fatti diventare quel che non sono! Gli articoli di “dodicesima.com” non vogliono assolutamente cercare di convincere chicchessia, sono una sorta di “atto dovuto”, sono la rispondenza di una esperienza.

Gesù introdusse un linguaggio nuovo ai suoi tempi, consuetudini nuove, come il battesimo, l’assenza di giudizio, lo “Spirito Santo”, la “gioia”, il “tempo tutto adesso”, ” l’IO SONO”, il “dialogo con la seconda coscienza”, il concetto di un “altro mondo”, l’amatevi l’un l’altro…

Minchia Johnny….

Si rivolgeva alle persone comuni, vedendole come avrebbero potuto essere invece di vederle come Io-mentali. Questo atteggiamento era ed è spiazzante! Ora, nel “processo di copiatura” dell’immagine mentale di noi stessi, il rammarico di quelli che ci hanno preceduti, nella linea di sangue, è il fattore condizionante. Nella linea di sangue, è pieno di gente che si rammarica di aver sprecato la propria occasione; sono venuti in questa realtà per uno scopo: un nuovo livello di gioco e hanno fallito, si sono identificati con “ciò che è interpretato”, ti credo che si rammaricano. Avendo una simile linea di predecessori è chiaro che questo rammarico pervada anche te… Quale è la conseguenza di questo fatto? Come lo puoi riconoscere?

Perchè, la cosa indispensabile, se te ne vuoi liberare, è

questa: devi saperlo riconoscere!

Avete presente questo atteggiamento: vi capita un

“qualcosa” che vi fa soffrire… Cosa fate? Lo raccontate a tutti, rompete le palle a tutti.

Esempio: “Incontrate un vecchio conoscente “per caso” (il caso, non esiste, eravate così rammaricati che vi serviva qualcuno che testimoniasse quel rammarico, et voilà, la vostra coscienza vi accontenta manifestando il vecchio conoscente come testimone. Siamo noi a fare tutto!) alla domanda: “Allora come va? Raccontami qualcosa…”

GLI RACCONTATE IL RAMMARICO!

La cosa grave è questa: E’ LA VOSTRA LINEA DI SANGUE A PARLARE!

La seconda cosa grave è questa: E’ LA SUA LINEA DI

SANGUE AD ASCOLTARE!

Così abbiamo che, se ti capita una sfiga, rompi i coglioni a tutti… Se, per caso, hai una “gioia”, non la dici a nessuno! Risultato? La copiatura dell’acqua, durante la notte, ti copia fedelmente! Cioè, include nella tua immagine mentale questa caratteristica: sei un “rammaricato”!

Gesù parlava di “allegrezza”, di “gioia”… la sua richiesta di copiatura era basata su un continuo aggiornamento in stato di veglia, dell’immagine mentale di sè stesso…

 

Giovanni 3,1-21

1 C’era tra i farisei un uomo chiamato Nicodèmo, un capo dei Giudei. 2 Egli andò da Gesù, di notte, e gli disse: «Rabbì, sappiamo che sei un maestro venuto da Dio; nessuno infatti può fare i segni che tu fai, se Dio non è con lui». 3 Gli rispose Gesù: «In verità, in verità ti dico, se uno non rinasce dall’alto, non può vedere il regno di Dio». 4 Gli disse Nicodèmo: «Come può un uomo nascere quando è vecchio? Può forse entrare una seconda volta nel grembo di sua madre e rinascere?». 5 Gli rispose Gesù: «In verità, in verità ti dico, se uno non nasce da acqua e da Spirito, non può entrare nel regno di Dio. 6 Quel che è nato dalla carne è carne e quel che è nato dallo Spirito è Spirito. 7 Non ti meravigliare se t’ho detto: dovete rinascere dall’alto. 8 Il vento soffia dove vuole e ne senti la voce, ma non sai di dove viene e dove va: così è di chiunque è nato dallo Spirito». 9 Replicò Nicodèmo: «Come può accadere questo?». 10 Gli rispose Gesù: «Tu sei maestro in Israele e non sai queste cose? 11 In verità, in verità ti dico, noi parliamo di quel che sappiamo e testimoniamo quel che abbiamo veduto; ma voi non accogliete la nostra testimonianza. 12 Se vi ho parlato di cose della terra e non credete, come crederete se vi parlerò di cose del cielo? 13 Eppure nessuno è mai salito al cielo, fuorché il Figlio dell’uomo che è disceso dal cielo. 14 E come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell’uomo, 15 perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna». 16 Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non muoia, ma abbia la vita eterna. 17 Dio non ha mandato il Figlio nel mondo per giudicare il mondo, ma perché il mondo si salvi per mezzo di lui. 18 Chi crede in lui non è condannato; ma chi non crede è già stato condannato, perché non ha creduto nel nome dell’unigenito Figlio di Dio. 19 E il giudizio è questo: la luce è venuta nel mondo, ma gli uomini hanno preferito le tenebre alla luce, perché le loro opere erano malvagie. 20 Chiunque infatti fa il male, odia la luce e non viene alla luce perché non siano svelate le sue opere. 21 Ma chi opera la verità viene alla luce, perché appaia chiaramente che le sue opere sono state fatte in Dio.

 

Cominciamo: Nicodemo, un capo dei giudei = linea di sangue, si reca da Gesù, DI NOTTE = copiatura, e gli dice: sappiamo che sei pieno di amore per la VITA e che vieni copiato con questa caratteristica. Nessuno è mai stato copiato così!

Gesù gli dà la sua motivazione: se non ami la VITA, finisci per amare la morte! Gli risponde la linea di sangue: E noi? Come possiamo avere una seconda opportunità?

Gesù risponde: ee… che cazzo: «Tu sei maestro in Israele e non sai queste cose?” ( significa che la linea di sangue è maestra nel “rammarico” …)

Tenete presente che: Israele è il nuovo nome dato a Giacobbe da Dio, che significa ‘colui che lotta con Dio’ Gen 32:28–29; 35:10; Os 12:3–5. Quindi, Gesù,gli sta dicendo: sei un maestro nell’arte di lottare contro DIO, sai fare solo quello, hai esperienza solo in quello (11 In verità, in verità ti dico, noi parliamo di quel che sappiamo e testimoniamo quel che abbiamo veduto; ma voi non accogliete la nostra testimonianza. 12 Se vi ho parlato di cose della terra e non credete, come crederete se vi parlerò di cose del cielo? 13 Eppure nessuno è mai salito al cielo, fuorché il Figlio dell’uomo che è disceso dal cielo.), infatti siete tutti morti…

Poi, gli spiega che il rammarico e le emozioni distruttive: odio, rabbia, invidia, ira, rancore, falsità, tradimento, sono emozioni che nel loro “potere”, fanno quel che sanno fare: distruggere! Esse, persistono nella memoria. E’ facile “evocare il malvagio”, vista la base esperienziale a cui attingere! Gli “angeli” distruttivi sono facili da evocare, hanno grande potere, ma il problema è la loro “persistenza” nell’acqua, nella memoria dell’acqua. Un “angelo distruttore” non può rimanere ” SENZA BERSAGLIO”, deve, in pratica, continuare a distruggere…

Dopo aver eseguito il compito assegnatogli dall’evocatore, sulla scena, rimane un solo bersaglio: “l’evocatore stesso”!

Bravi, bravi… andate a fare i corsi sugli “angeli”… Bravi!

La copiatura, come vedete, è ben conosciuta da Gesù…

E’ una funzione della coscienza, il back-up con cui viene “salvata su disco” la giornata che avete passato. La linea di sangue sovrintende, cioè controlla che la “coerenza” della registrazione venga rispettata. Ogni sera, andando a dormire, venite copiati, è sempre stato così! Per uscire da questa trappola dovete passare i 40 giorni e 40 notti nel “deserto”, cioè, dovete copiarvi da soli in stato di veglia!

Come? Non vi ricordate di farla dutante il giorno? Vava vuvaaa…

 

Franco Remondina

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