Montagna di causa
Franco Remondina
La coscienza è, in sé stessa, “a immagine e somiglianza”…
E’ questo il senso biblico del passo di Genesi 1, 26:
“E Dio disse: «Facciamo l’uomo a nostra immagine, a nostra somiglianza, e domini sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo, sul bestiame, su tutte le bestie selvatiche e su tutti i rettili che strisciano sulla terra».
27 Dio creò l’uomo a sua immagine; a immagine di Dio lo creò; maschio e femmina li creò.”
Naturalmente, ci sono varie interpretazioni, specie su quel “Facciamo l’uomo…”, il quale ha dato spazio a ogni speculazione.
Perché Dio parla al plurale?
Beh, se si pensa che nelle tradizioni ebraiche ci sono ben 72 nomi di Dio, significa che a scanso di equivoci, TUTTI I 72 DIO, avevano preso parte a quel progetto: il progetto uomo!
Erano in 72…
A parte le esigenze numerologiche dei cabalisti, la cui numerazione è su base 9, quella a base 12 è funzionale per la descrizione della “precessione degli equinozi”.
Sono informazioni numeriche che preservano una informazione.
Su Dio non si scherza…
Il tentativo di passare dal paganesimo al monoteismo necessitava di un solo creatore, un solo principio divino, per questo il Dio unico racchiudeva in sé stesso tutte le caratteristiche di ogni precedente divinità.
Isaia 44,24:
“Così parla il SIGNORE, il tuo redentore, colui che ti ha formato fin dal seno materno: Io sono il SIGNORE, che ha fatto tutte le cose; io solo ho spiegato i cieli, ho disteso la terra, senza che vi fosse nessuno con me;
Quindi, è solo un uso del linguaggio, insomma, non è un libro storico; la Bibbia è una raccolta, uno zibaldone di esperienze “religiose” e non.
Il soggetto su cui riferiscono è:
Chi abbia messo in moto tutto quel che vediamo.
Dal punto di vista di “dodicesima.com” la questione è semplice: immagine e somiglianza della coscienza di Dio!
La coscienza ha di conseguenza un movimento specifico, similia similii a quello del cielo?
Chiaro che sì!
Il punto tanto spesso sottolineato è sempre il solito: la coscienza è tutta intorno a noi, è fuori dal corpo.
Il corpo è il pianeta solido, la coscienza è … il cielo.
Forse per questa ragione che si parla di cieli?
In una sorta di intuizione i popoli “scrutavano i cieli, ricercando le risposte”. Ironia della sorte è proprio quello che fa chi ha la “comprensione”.
Il nuovo mondo, il nuovo livello di esperienza, è questo: la fine delle superstizioni.
La conoscenza della struttura della coscienza è la chiave per dischiudere i tesori della Coscienza di Dio…
Il grande limite umano è la superstizione della divisione, della separazione da Dio, inteso come “tutto ciò che è”, una superstizione atavica, che è falsa, falsissima.
NON ESISTONO LEGGI DI NATURA,
ESISTONO LEGGI DI COSCIENZA.
Consapevoli di questo, mistici di ogni latitudine e di ogni tempo hanno investigato, senza realmente sapere cosa cercare; erano già in quello che cercavano.
Rileggendo quel che hanno lasciato di scritto, riguardo alla loro ricerca, si nota una cosa: quelli che, secondo la vulgata, sapevano, Buddha, Gesù, Apollonio di Thyana, Pitagora, Babaji…e altri santi dell’India o cinesi, non hanno lasciato nulla di scritto di loro pugno.
Questo pone un problema, sono stati altri a scrivere!
Ora, cosa avevano capito questi “altri”, di quello che veramente dicevano i Buddha, i Gesù, i Babaji, etc etc?
Niente!
Dice Mosè Maimonide, il massimo sapiente di scritture del 1500:
“Chiunque riesca a scoprire il vero significato del libro della Genesi, dovrà stare attento a non divulgarlo… Se una persona scoprirà da sola o con l’aiuto di un altro il suo “vero significato”, dovrà rimanere in silenzio, o, se ne parla, dovrà parlarne oscuramente e in modo enigmatico.”
Oppure Epicuro:
“Gli dei esistono, ma non sono quello che la plebaglia crede che siano”.
Così, la questione di “a immagine e somiglianza” può venire capita e compresa.
Ogni coscienza è una versione frattale della Coscienza.
Intendo dire la coscienza unitaria, non quella divisa e divisiva dell’Io-mentale.
Perché dico questo?
Perché la percezione di questa “realtà” è gestita dall’Io-mentale.
Domanda: come fa? Attraverso cosa la percepisce?
L’organo di senso usato è chiamato qui:
“Il sacchetto di Maya”.
Dove è?

La gestione di questo “senso della realtà” è predominio assoluto della linea di sangue.
E’ sempre stato così, ma solo perché non sapevamo di averlo!
Ok… ma perché è di quel colore?
Essendo il corpo una lavagna su cui i pensieri e i loro vortici scrivono, quelli che sono “più attenzionati” vibrano più velocemente di quelli che non sono “attenzionati”.
Una sorta di “Effetto Doppler”…
Che significa?
Poiché i colori posti ai due estremi dello spettro visibile sono il blu (per lunghezze d’onda più corte) e il rosso (per lunghezze d’onda più lunghe), l’effetto Doppler è spesso chiamato spostamento verso il rosso se diminuisce la frequenza della luce, e spostamento verso il blu se l’aumenta. mmmh…
Buono a sapersi, ci servirà!
Franco Remondina

