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ARTICOLO 444 – RI-SPUTARE LA “TENTATA-AZIONE”?

8 anni fa
Franco Remondina
15 Speciali

 

SPECIALI
Franco Remondina

La comprensione di come funziona la coscienza è l’atto più stupefacente compiuto dalla consapevolezza.

Il solo atto di autogratificazione che la consapevolezza si permette di darsi.

Per giungere al:

“Cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta” Matteo 6,33, bisogna arrivare intellettivamente alla Verità.

La “tentata-azione” è il “vivere uno spazio diverso”.

Naturalmente, i convertitori di spazio (i sensi fisici) sono funzioni della coscienza, non percepiscono mai l’oggettività, quel che possono percepire è la soggettività, non si vede con gli occhi, non si tasta col tatto e non si ode con l’orecchio…

Sono funzioni della coscienza. Educate, istruite in modo diverso, esse percepiscono in modo diverso. Le camminate sulle braci o le altre particolarità di tipo fachirico sono prova del fatto che non esiste una “capacità di giudizio” sensoriale, è sempre la coscienza a eseguire la credenza, mai il contrario!

L’esortazione di Matteo è stata travisata nel suo significato.

Se ri-leggete gli ultimi articoli e tirate i fili logico-deduttivi, capite quanto siamo stati allontanati dalla comprensione.

L’Eden o E-din, che dir si voglia, il “paradiso terrestre”, non è quindi un luogo materiale; è nella vostra coscienza.

Tutte le altre interpretazioni sono depistaggi cromosomici.

Sono credenze, superstizioni di separazione…

La creazione di un mondo significa, per la coscienza, la creazione di tutti i mondi.

Non potendo però osservarli simultaneamente nel “cuore della coscienza”, essi occupano il margine della coscienza.

Tuttavia la coscienza li crea!

Il passo di Genesi 3 rivela una particolarità: Eva, la vista interna, vive il pensiero, e, riconoscendosi come “entità separata dal tutto”, si giudica!

Non è DIO che giudica, è il pensato di Eva che giudica Eva stessa.

E’ un auto-giudizio.

Cacciati dal Paradiso terrestre? Non diciamo cazzate!

Solo grazie alla superstizione delle chiese, siamo arrivati alla valle di lacrime, ma per farlo abbiamo dovuto relegare in “altro spazio” l’altopiano di risate.

In effetti la domanda: quante uscite aveva l’Eden” è davvero importante.

Se Eva, la vista interna, avesse sentito libertà e felicità, la cacciata dal paradiso sarebbe stata festeggiata, avremmo avuto un altro tipo di “mondo”.

Ok, ma quindi? Dove è l’Eden?

L’Eden è nella coscienza!

Anche l’E-din è nella coscienza!

Per via della simultanea creazione di tutti i mondi, la coscienza dispone di tutte le possibilità.

Ci si può tornare?

Gesù dice clamorosamente di sì. Mascherata nell’ultima cena esiste una procedura mai compresa in duemila anni, la procedura della “simulazione della vista interna”.

L’intera sequenza dello spezzare il pane e quella del sangue non è un rito cannibale come viene presentato, ma è altro.

Matteo 26,20-28

20 Venuta la sera, si mise a mensa con i Dodici. 21 Mentre mangiavano disse: “In verità io vi dico, uno di voi mi tradirà”. 22 Ed essi, addolorati profondamente, incominciarono ciascuno a domandargli: “Sono forse io, Signore?”. 23 Ed egli rispose: “Colui che ha intinto con me la mano nel piatto, quello mi tradirà. 25 Il Figlio dell’uomo se ne va, come è scritto di lui, ma guai a colui dal quale il Figlio dell’uomo viene tradito; sarebbe meglio per quell’uomo se non fosse mai nato!”. 25 Giuda, il traditore, disse: “Rabbì, sono forse io?”. Gli rispose: “Tu l’hai detto”. 26 Ora, mentre essi mangiavano, Gesù prese il pane e, pronunziata la benedizione, lo spezzò e lo diede ai discepoli dicendo: “Prendete e mangiate; questo è il mio corpo”. 27 Poi prese il calice e, dopo aver reso grazie, lo diede loro, dicendo: “Bevetene tutti, 28 perché questo è il mio sangue dell’alleanza, versato per molti, in remissione dei peccati. 29 Io vi dico che da ora non berrò più di questo frutto della vite fino al giorno in cui lo berrò nuovo con voi nel regno del Padre mio”.

Sangue? Voleva dire linea di sangue!

Giuda? Voleva dire una memoria che cercava di ingannarlo!

Mangiatene tutti? Voleva dire esattamente che se lasciamo fare a loro, non rispettiamo l’Alleanza con il Padre, ma usiamo solo la vista interna!

Possiamo risputare la “mela”?

Ma certo che sì, per via della simultanea creazione di tutti i mondi, la coscienza dispone di tutte le possibilità, possiamo fare pure quello.

Franco Remondina

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