Vediamo di stabilire dei puntifermi nella operazione di comprensione di come funziona questo “mondo”. Per farlo userò una similitudine investigativa particolare, stabilirò una dimostrazione logica, inattaccabile, verificabile, quasi fosse la dimostrazione, la formula matematica che dovrete imparare a memoria. Partiamo da una domanda: quale è l’attività umana principale?
Risposta: la principale e sola attività del Sapiens è “il pensare”.
E’ la sola attività! Senza prima avere il pensiero di una cosa, di una azione, nulla è possibile. Non potete fare nulla se prima non lo pensate!
Credo che questa affermazione si dimostri vera solo dichiarandola, è un assioma! Significa: Principio evidente in sè, che non ha bisogno di essere dimostrato. Così, se prima di ogni cosa viene l’atto di pensare, la conseguenza logica è che questo è un mondo in cui “LA CAUSA E’ IL PENSIERO” e quel che viene considerato “REALTA'” è solo un effetto. L’avere invertito le cose, cioè aver fatto diventare l’effetto come “causa”, ci ha fatto smarrire intellettivamente in un mondo di superstizioni.
Tralascio per il momento alcune questioni, ma solo per il momento…
Come sapete l’atto del pensare è dovuto a una entità chiamata intelligenza. Qualunque cosa sia questa entità, essa è inseparata e inseparabile dall’acqua. Una intelligenza per esistere deve poter ricordare le operazioni da essa compiute, i pensieri che ha fatto, qualora non potesse ricordarli non sarebbe intelligenza, sarebbe “inutilità”. Se un mondo come il nostro è effetto di un’attività di pensiero, la causa sarà il pensiero e il “ricordato di quel pensiero” diventerà realtà.
Dove avviene, quindi, questa realtà?
Avviene nella “memoria” dell’intelligenza, cioè nell’acqua.
Quale configurazione ha quello spazio? La cosa è davvero interessante da capire…
Sto scrivendo questo articolo alla tastiera del PC, in un documento di Word, come è configurato questo “spazio” in cui sto scrivendo? Innanzitutto è uno spazio bidimensionale, le lettere che compaiono non hanno uno spessore…
L’acqua è composta da tre assi… Non avrebbe potuto avere solamente un asse, tra due punti passa una e una sola retta. Ci devono essere almeno tre punti perchè si possa formare una “porzione di spazio”, ecco, l’acqua risponde a quello scopo, crea in sè stessa uno spazio bidimensionale. In tale spazio finiscono i pensieri dell’intelligenza, così che osservandoli essa possa ricordarli.
In che tempo avviene il pensiero? Nel passato!
L’intelligenza deve PRIMA avere “la necessità di pensare quel pensiero”, deve avere cioè “l’INTENZIONE” e poi come SECONDA operazione l’atto di pensarlo ed è questo il motivo per cui il pensiero avviene.
Questa necessità è il “motore” che sollecita l’intenzione che costringe l’intelligenza a pensare.
Domanda: l’intenzione viene registrata dalla memoria dell’acqua?
Si, viene registrata!
Genesi 1: 1,1 In principio Dio creò il cielo e la terra. 2 La terra era informe e deserta e le tenebre ricoprivano l’abisso e lo spirito di Dio aleggiava sulle acque.
Lo notate? Dice “acque”, al plurale…
L’identità non ha accesso a tutte le acque, ha accesso solo ai suoi giga bytes, come fosse una chiavetta usb di memoria….
Per come è strutturato lo spazio all’interno dei cristalli dell’acqua, cioè a esagoni, l’identità non sa e non può sapere CHI E’ CHE PENSA!
Franco Remondina
