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Articolo 562- che palle…

6 anni fa
Franco Remondina
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Roma 29 febbraio 2020 – Preincontro

Allora, dovete pensare che il sistema appare complesso all’inizio. Ciò è dovuto al fatto che una volta che vi viene descritto e spiegato dovete ricostruirlo voi per voi stessi. È complesso ma è logico, quindi abbiamo tre tipi di Spirito, capite? Perché è logico che sia così, quindi abbiamo lo Spirito di Dio poi c’è lo Spirito Santo, poi c’è lo spirito di patata, quello che avete voi! Fino a che non riuscirete a ricostruire il percorso che va dallo Spirito dell’identità allo Spirito Santo e poi allo Spirito di Dio avrete fallito. Allora, lo Spirito è essenzialmente il potere primario, perché? Perché è attraverso lo Spirito che avviene la registrazione del pensiero nell’Acqua, ok? Se non ci fosse lo Spirito l’Intelligenza penserebbe, l’Acqua registrerebbe, ma non ci sarebbe il trait d’union, non ci sarebbe la possibilità di riascoltare il pensiero. Ok? Quindi ci sono tre tipi di Spirito, in che cosa si distinguono? Si distinguono nella cornice riguardo alla morbosità. Tu hai la morbosità adeguata allo Spirito dell’identità che è morbosa sull’identità e quindi è inserita in una cornice specifica, ovvero per fare un paragone tecnologico, questa roba qua (viene indicato un registratore), registra la mia voce, ma non registra un cazzo di quello che c’è qua, capite? (Si) Ok. Quindi se tu hai questo (viene indicato uno smartphone) e lo accendi e fai un filmato, lui registra sia le immagini che i suoni, non esiste ancora un apparecchio elettronico che registri suoni, immagini, emozioni, odori, gusti eccetera eccetera, mi capite? Quindi in termini tecnici la questione sta proprio nel differente uso dello Spirito. Quindi lo Spirito Santo a che cosa serve? Serve a fare da trait d’union tra l’acqua e le acque. Quindi potete vedere attraverso lo Spirito Santo il modello che Dio ha pensato di voi, ok? Questa è grosso modo la struttura. Naturalmente il discorso vero è come avviene lo Spirito Santo? Lo Spirito Santo avviene attraverso la comprensione! E qual è la comprensione? La comprensione è questa: il sistema del Sapiens è basato sull’intelligenza e l’intelligenza deve poter riconoscere la diversità dei pensieri che fa. L’attenzione è quindi un sistema di interfacce. Nello stampo quindi, abbiamo due interfacce principali che sono quelle attinenti allo “spirito dell’identità: l’interfaccia tra il corpo e lo stampo e l’interfaccia tra lo stampo e il corpo. Ognuna di queste interfacce è in scala rispetto alla densità. Un po’ più in basso ci sarà un altro tipo di scala. All’interno dello stampo c’è comunque il vostro modello che, per essere riconoscibile deve avere anche lui un’interfaccia. Il modello di voi nello stampo avrà un’interfaccia speciale rispetto ad altro perché è una visione privilegiata. Se io vedo lei, nel mio modello non è me, quindi il mio modello avrà per la mia l’intelligenza un adeguato frangente di morbosità.  Questa morbosità produce il ricordato del modello e lo focalizza  densificandolo  come corpo più denso. In scala tu avrai il picco che è il corpo denso, con le due interfacce rispetto allo stampo. All’interno un pochettino più in basso come densità, c’è il tuo modello di te nello stampo, rispetto allo stampo. Quindi il tuo modello avrà un’interfaccia pure lui, rispetto allo stampo, ma che è diversa da quella del corpo fisico, però è sempre privilegiata in virtù della morbosità. Mi sono spiegato bene? (Sì) Allora, queste due per quanto riguarda l’identità, queste due copie di interfacce sono il causa-effetto, ok? Se voi illuminate sempre solamente la causa o solamente l’effetto potrete, è vero, interrompere un pensiero, potrete interrompere l’effetto, ma la causa rimarrà assente. Mi spiego? Allora cerco di essere sintetico: quando voi percorrete con l’intelligenza il tunnel difrattivo, entrate nello stampo, chiedendo all’Intelligenza di andare in fondo a questo tunnel, siete nello stampo, siete nel fuori, potete vedere entrambi, no, potete vedere le due interfacce del modello all’interno dello stampo e le due interfacce del corpo rispetto allo stampo. Mi sono spiegato? Allora dovete accendere le due interfacce interne allo stampo e le due interfacce rispetto al corpo. Se accendete questo punto qui, (indica il punto sulla piega dell’ascella) all’interno dello stampo ci sarà il modello che ce l’avrà sulla destra, no? Se da questo punto di vista illuminate il pensiero sia dallo stampo che dal corpo avrete sicuramente una alterazione della situazione e se la forellate attraverso questi (i due toroidi nella prima falange del medio), dallo stampo e dal corpo, in contemporanea, dovete vedere i quattro fasci di luce che colpiscono il pensiero, sarà diversissimo (scusa, quando dici accendere l’interfaccia vuol dire accendere i toroidi?) Sì i toroidi, certo, tuttavia vedendola così c’è un effetto di illuminazione complessiva, perché dallo stampo la parte interna dello stampo viene illuminata per effetto dei toroidi e da qua viene illuminata la superficie dello stampo. Quindi hai luce dentro e luce fuori, è una questione particolare da un punto di vista diciamo dei pixel. Tu sei abituato a viverlo con una certa illuminazione, questa si raddoppia, no. Allora, se lo fai bene, a un certo momento tu avrai una blanda esperienza di illuminazione. È questa l’illuminazione ragazzi, non è che dovete inventarvi chissà che, a forza di vedere causa e effetto il sistema diventa molto più luminoso e più chiaro. Se vedi causa e effetto, entrambi all’Intelligenza paiono un dettaglio, no, perché non sono l’Intelligenza, quindi a un certo momento hai un sovraccarico. Se ti rendi conto di essere l’Intelligenza, tu hai tutto bianco, tutto molto, tutto bianco, non lo so come si può dire, luce dappertutto e ti rendi conto che davanti dietro, destra sinistra, sopra e sotto sono una minchiata perché li vedi tutti assieme. Se non succede a voi non potete capire, capito? Ma da un punto di vista della spiegazione, meglio di così non riesco a farla. Ma il vero problema è: che succede se ti piazzi, se cominci a vedere da tutt’e due le parti come Intelligenza?  Cambia il tuo approccio rispetto allo Spirito. Lo Spirito che è quello che registra, registra una cosa che nessuno nella tua linea di sangue ha mai registrato. Questo ti dà accesso a un potere che neppure sapevi di avere. E cominciano, comincia a venirti quella certa sindrome da supereroe, di fare i miracoli dappertutto! Allora, siete speciali, lo potete fare per questo, dovete solo cambiare scala allo Spirito che sta incidendo il vostro chiacchiericcio mentale. Dovete volgerlo verso il modello che Dio ha pensato di voi e allora le cose cambiano. Già questo valeva la pena di essere fatto. Ragazzi che roba! Comunque la spiegazione è fantastica, per cui il processo attuale è finalmente quello di governare la morbosità. Ok? Se governate la morbosità nessuno vi potrà infettare, mi capite? Governare la morbosità significa governare fondamentalmente anche la tiroide, perché la paura vi prenderà esattamente qua. Quindi io vi insegno oggi a mandare affanculo tutti questi idioti che cercano di governare la vostra tiroide e di far vedere come. In realtà, per voi risulterà semplicissimo. Adesso non lo è per le persone, ma poi risulterà evidente. Tu che fai questa minchiata qui, (parlando a una persona del gruppo), vuol dire che sei morbosa verso questa roba qua, capisci?  Allora, fino a che la tua morbosità va addosso a questa, non potrai mai liberarti. Quindi devi, da questo punto di vista, attuare una strategia. Il contrario della morbosità è “che palle”, la noia. OK’ Ti sei mai annoiata nella vita? (Sì) Ok, allora, adesso siccome hai la morbosità tutta preminente su questa roba qua, il pensiero ti prende la gola e poi ti irrigidisce tutta, giusto? Allora, fino a che cerchi di combattere, lui acquista potere, mi spiego? Perché? Perché sfrutta la tua morbosità unita alla sua. Faccio una battuta, se fossi indiano direi “in-du”…ragazzi che devo fa’, devo far ridere perché questa è una roba grave davvero! Quindi in-du è chiaro che ti vince, perché lui usa la tua forza, la tua morbosità, ci attacca pure la sua, diventa una morbosità doppia. Ok, allora, mettiamola in questa maniera qua. Adesso tu, ti sei annoiata (Sì) Ok, non devi colpire la sua di morbosità perché quello è morto, è una memoria cromosomica da linea di sangue, devi colpire la tua morbosità. Per farlo lo puoi sempre fare. Adesso presentati questo pensiero che ti dice che non puoi camminare, che non ce la fai, ma presentati assieme quella volta che ti sei annoiata “che palle, che palle, che palle” cerca di far scontrare il “che palle” con la morbosità. Ok? Adesso è molto semplice, siccome hai questa roba qua che ti prende, allora, c’è un punto qua così, picchietta sulla destra, picchietta questa roba qua, ecco così, qua, vicino alla tiroide…

Se non volete picchiettare questo punto qua che non sapete, per essere più semplici, la morbosità, quella roba lì, prende il primo dei canali che è il triplice riscaldatore, che è quello che vi fa percepire il caldo e il freddo, la cinestesia rispetto all’ambiente. Fate una cosa, picchiettate qua [sotto il naso] Questo è uno dei punti principali di connessione, sotto il naso, picchietta. Adesso hai fatto “che palle”, cerca di unire questi due “che palle”. Va bene C, di che cosa stavamo parlando (Boh?) Hai capito com’è? Adesso devi muovere C, parlami, dimmi qualcosa, una poesia dai (il viaggio in treno) Come è andato il viaggio in treno? (È andato bene, abbiamo visto dei giovani con la mascherina…) Com’è il tuo pensiero? Accorgiti! (mi è sparito!) Allora, tu non puoi togliere la morbosità del pensiero, poiché è stato grazie a quella “morbosità” che è comparso dalla line di sangue, ma devi solo impedire che il pensiero aggiunga la sua morbosità alla tua, perché altrimenti non puoi liberartene. Capite? Ok, tu puoi togliere la tua morbosità con “che palle”. Una volta che tu togli la tua morbosità, lui resta solo con la sua. Dove la indirizzerà? Verso se stesso no, capisci? (Grazie) Che grazie? Adesso che l’hai tolta spingi indietro la sedia e alzati! Siccome il pensiero adesso sai come disinserirlo, devi farmi vedere come cammina C, non come cammina l’altro morboso verso la sua camminata. Vai a cercare il tuo movimento, C, il tuo, continua col “che palle” (da come l’ho vista stamattina è incredibile!) Lo capisci? Devi solo tenere, usa il “che palle”, adesso tutto quello che ti rompe i coglioni te lo faccio togliere durante l’incontro. Va bene così? Vi va bene? Durante il viaggio ho ricevuto la telefonata di un tizio, per quella tizia che è ancora viva nonostante l’avessero mandata a morire, adesso non le si chiudeva on buco in testa, dove l’hanno trapanata. Allora la tizia, visto che non le si chiudeva perché le avevano lasciato il buco aperto, ieri sera gli ho detto vabbè, visto che lei non ci riesce da sola a chiuderlo, lo chiuderò io. Per cui stanotte li ho tenuti svegli. A un certo momento dice “ma eri in camera nostra, perché noi sentivamo una presenza!” Allora, vabbè, ho detto, presenza o non presenza, adesso sono a Santa Maria Novella, chiamami tra venti minuti dopo che ho passato il tunnel, ci sentiamo, te lo chiudo io, fai una foto prima di cominciare. Allora lui fotografa ‘sto foro che c’è sopra la testa. Vabbè, avrò fatto 8-9 fotografie, l’ho chiuso. Ho ricostruito l’osso. L’ho sigillato. Si vedeva, dice “vedo la carne che cresce i lembi che tirano”, alla fine si sono attaccate. (Vuoi un caffè?) No, non amo mangiare prima dell’incontro. L’ultima volta che sono venuto qui mi sono alzato alle 5 per partire, ho fatto dalle 5 di mattina fino alle 9 e mezza, ho bevuto qua tanto così di aranciata amara, poi non ho bevuto niente, non ho fatto pipì, niente di niente. Una cosa incredibile. Adesso è una settimana di colluttazioni, ve la racconto. Mi chiama ‘sta polacca, lunedì o martedì, mi dice che ha due dita a scatto nelle mani. Allora io le tolgo lo scatto nelle dita, dopodiché sono tutti quelli che fanno ottomila corsi, alla fine l’ho mandata affanculo, le ho detto vaffanculo, credi quello che vuoi. La sento ieri, “hai deciso di essere mandata un’altra volta a fare in culo?” Dice, “l’altra volta non ti ho detto, ho il dito storto e gonfio”. “Vabbè fai una foto”, perché l’altra volta dice “col pensiero?” voleva fare la foto col pensiero, sono quelli che si sopravvalutano. Io le ho messo giù, lei mi richiama “ma io pensavo”… Non pensare, cazzo, se io ti chiedo di fare una foto ha un significato. “Stavolta la faccio”. Meno male! Allora fa la foto e le dico “vabbè siccome non voglio incazzarmi, prima di rischiare di mandarti affanculo perché non so cosa capisci, te lo faccio io. Dimmi quando si raddrizza il dito”, così come ve lo dico a voi. Faccio questa cosa qui, naturalmente ordino determinate cose nel suo stampo e nel mio rispetto a lei, un minuto e mezzo, si è raddrizzato. Allora, si raddrizza il dito, no.  Lei dice “è meglio” non mi devi dire com’è in rapporto a prima. Alla fine dice “è dritto” e gli ha fatto una seconda foto. Mettiamo giù, tre ore dopo mi manda un messaggio “continuo a ridere, guardo il dito e continuo a ridere, perché è una cosa un po’ strana” Adesso viene (ha detto che guardava i treni per venire) C’è tutta una serie di persone che vengono a Padova, una mi racconta una serie di problemi. Le dico “sei tu a fare tutto”, ma lei ha già la sua scusa pronta, quella di tutta una vita, “no perché io sono nata già così, mia madre quando era incinta è caduta, ha battuto la pancia e mi manca un pezzo di braccio”. Fai una foto a ‘sto minchia di braccio. Allora, non lo poteva reggere, abbiamo fatto tre fotografie, il braccio si è allungato di tanto così, due dita traverse, ma non lo poteva reggere. Io ero disposto a portarglielo fino al polso. Il braccio ha cambiato colore, perché lei poi tenendolo sempre così ha difficoltà a muoverlo. Gliel’ho fatto muovere, lei dice “cazzo non l’ho mai mosso cosi, sento scrocchiare il gomito!” Le ho detto accorgiti, no, che si allunga “Sembra più lungo”.  Non deve sembrarti, te lo sai quanto è. Allora comunque due dita di traverso si è allungato in poco più di sette otto minuti, perché i primi sette minuti ho dovuto insultarla per farla smettere di dirmi le minchiate che mi diceva. Ragazzi il Sapiens è speciale, se capite come funzioniamo abbiamo la possibilità di usare, poi vi spediscono questa registrazione così capite il pregresso.  Potete usare e traslare, invece dello Spirito dell’identità, lo Spirito Santo, che è una apertura notevole. Ma dovete poterlo sostenere intellettivamente. Se non potete sostenere una cosa intellettivamente, allora non potrete avervela, perché finirà ai margini della coscienza., cioè finirà ai margini non della coscienza, perché rimarrà comunque registrata, il problema è che non avrete la morbosità necessaria per andarla a riconoscere. Mi sono spiegato bene? (Si) Comunque la morbosità ve la farò vede’ vi ho dato un piccolo saggio adesso e potreste mandare affanculo tutti quelli che vengono a dirvi del “vairus” (adesso la cosa più divertente è che i cinesi hanno paura di prenderlo dagli italiani!) Avete presente il libro di Giobbe mi sembra il capitolo 3, il versetto adesso non me lo ricordo perché sono fuori di testa, però c’è un punto dove dice “tutto quello che temo mi cade addosso” Capito? Giobbe era un professionista della sfiga, ragazzi che roba! Adesso vi insegnerò, a parte tutto, a controllare la tiroide, per cui non ci sarà, in un mondo di pensiero, un virus che può contagiarvi. Fatevi due risate, cazzo! Naturalmente il discorso qual è, è che inseriti in una situazione come questa dovete avere la possibilità di ricordarvi con la stessa morbosità che siete l’Intelligenza non il corpo, perché altrimenti l’inconscio collettivo vi colpirà. Se avete fiducia invece nella vostra Intelligenza. perché siete un punto cruciale della creazione per effetto dell’Intelligenza, se avete fiducia in questo, potete dire al virus che lui non esiste, perché è un’invenzione della mente umana. E ricordate che l’influenza si chiama così perché l’acqua degli altri ha potere su di voi, nel senso, ci bombarda, ma vi bombarda solamente se il vostro livello di comprensione è simile al loro. Ma se il vostro è così, se è incredibilmente più evolvente verso la verità, vi bombarda un cazzo. Non so se mi… ecco vi insegnerò a controllare la tiroide perché per evidenti ragioni le memorie vi prendono qua. Una volta debellato un virus, perché succedono le epidemie continuamente nella storia, perché vengono ricordate, perché sono nell’acqua e perché ve le pongono in maniera tale da farvi diventare morbosi riguardo alla possibilità già sperimentata dalla vostra linea di sangue di essere contagiati (e per i figli?) Oh Signore, per i figli tu dovresti essere morbosa sul fatto che tuo figlio è sano. Non dico tu, ma in generale sei morbosa perché temi che gli capiti, capite? Adesso comunque ve lo faccio vede’ (io lunedì vado a Nizza tranquilla e serena) Allora non dovresti neppure dirmelo (ma io voglio che tu lo sappia) A scanso di equivoci! Allora, ragazzi, guardate, già che siamo qua solo noi, il sistema non ha ancora raggiunto il top della paura.  Prendetevi, adesso che è passata l’ondata dei primi, ricordatevi, le persone che sono andate a prendere hanno preso cazzate, voi dovete ritornare a prendere al supermercato l’equivalente del vostro fabbisogno, se ne avevate preso per sei mesi, prendete lo stesso equivalente, perché vedrete, il problema è questo qua, è in atto un gioco all’interno della massoneria (perché l’Italia?) Perché noi (loro) siamo quelli più corrotti assieme agli Stati uniti, siamo la fazione perdente. Il problema della massoneria è che siccome il sistema non ha raggiunto il gradiente necessario, riempiranno con le scorte di magazzino i supermercati per darsi a loro la possibilità di spaventarvi ancora di più. OK? Cogliete l’occasione, mettetevi al riparo. Se vi mettete al riparo non sarete costretti ad andare in giro a cercare roba, no. Ricordate, perché prima o dopo questi qua il casino lo fanno succedere no, e voi non dovete stare in mezzo ai casini. Usate l’Intelligenza, vi costa un cazzo adesso, no. (È da tanto che ce lo dici) Allora il problema è questo, la fiducia nel sistema in questo momento dove il sistema è in guerra, geopoliticamente ci sono altre massonerie, questa roba qua è fatta per interrompere in qualche maniera il sistema finanziario. Procuratevi il cibo che vi serve (per quanto tempo?) Ma, prima che si rimetta in moto, voi dovete avere (almeno tre mesi?) Ma che tre mesi ci vuole di più, ci vuole un anno (Quanta pasta ci vuole per una persona per un anno?)  Per una persona ci voglio circa trentasei chili se mangia solo pasta, potrete usare trenta chili di pasta e dieci chili di riso. Non succede? Chi se ne frega, la pasta non scade, il riso conservato all’oscuro non scade. Di che ci preoccupate, la mangiate. Tutto si risolve? Benissimo, ma il problema è: voi dovete pensare per voi stessi e per i vostri familiari e dovete essere pronti. Il resto sono puttanate. Non volete farlo? Chi se ne frega, io vi sto trattando come se foste miei fratelli, vi dico fate così, non avrete guai. Perché nel momento in cui poi devi andare in mezzo ai casini, non sai mai quello che succede. Lo fanno apposta no. (la frutta e la verdura le metti in freezer?) La frutta non la puoi mettere in freezer, quindi devi fare di necessità virtù, io non credo né che la frutta faccia bene né che faccia male, non credo a un cazzo. Il problema è che ho il programma, io riesco a mangiare pochissimo, però la memoria devo continuamente tenerla sotto controllo. Potreste acceder, ma in questo momento non siete ancora saturati come sintesi intellettiva a una Spirito diverso dallo Spirito che registra la morbosità dell’identità. Allora sarebbe differente, ma devi dirottare la tua morbosità verso altro. Ma perché cazzo credete che vi abbiano rotto i coglioni negli ultimi cinque o sei anni con il culto del cibo? Perché sarà lì, no, che vi coglieranno (tutti i programmi sul cibo) sarà lì, poi ve lo tolgono e voi vi disperate. Prendete la pasta, prendete il riso. Io vi spiego qual è la struttura di base del controllo (ma solo in Italia o anche all’estero?) Anche all’estero (anche in Tunisia?) Guarda il problema è il sistema delle religioni e della massoneria sono un tutt’uno, mica ti rispettano perché abiti in Tunisia, in Italia o in Cina. Il problema è: loro sono meglio di te e da questo presupposto tu non conti un cazzo, quindi ti danno salari del cazzo, condizioni di vita del cazzo, però loro hanno i rubinetti d’ro eccetera eccetera eccetera. Allora tu dovresti andare là e sparargli, allora la massoneria finisce subito, perché se tu ammazzi oggi come oggi cinquemila persone, gli altri smettono, e il mondo si cambia automaticamente. Ma ricordati, se tu fai questo tipo di pensieri non vai da nessuna parte, perché alla fine se tu prevedi di uccidere qualcuno, è possibile che poi ti torni indietro e un altro uccida te. Il tuo problema è ricordati Genesi 1 alla fine dice “Dio guardò e vide che tutto era buono” Questa roba qua ve la insegnerò, comunque sia, sarà una roba. Aveva ragione Gesù, non di porgere l’altra guancia, se ti è successo che ti hanno schiaffeggiato è colpa tua, devi guardare altro, no che devo prendere un secondo schiaffo, devi semplicemente imparare a modulare la morbosità. Se tu impari a modulare la tua morbosità potrai giungere alla verità, perché è così che è scritto. Lo volete fare, non lo volete fare? Io oggi lo dimostro e vi faccio vedere quanto è figa ‘sta roba, poi non lo so, dopo dipende da voi, perché è questa roba qui, ho bisogno che voi lo facciate. In questo modo siccome io sono voi e voi siete me, il mio stampo comincerà a prendere a pedate nel culo tutti, metaforicamente, e vediamo che cazzo succede. Perché se sono solo io devo cambiare le scarpe, perché a forza di prendere a pedate la gente…

Franco Remondina

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