La domanda: “dove avviene tutto questo?”, non è altro che il quesito mancante nella storia dell’umanità.
In pratica invece di affrontare la questione dello “spazio”, ci si è interrogati SEMPRE su quello che tale spazio conteneva, in tal modo abbiamo sintetizzato e ottenuto un mondo di effetti, di apparenze, sulle quali abbiamo costruito ipotesi che hanno preso il nome di “scienza”.
Queste ipotesi di scienza hanno preteso di essere “universali”, ma di scientifico non c’è assolutamente nulla! I parametri di tali ipotesi sono sostanzialmente un riflesso del nostro sistema sensoriale, l’ottica, la fisica, la cinematica, la dinamica, la meccanica, la chimica, sono riflessi della vista, udito, olfatto, tatto, gusto.
Esiste una sola cosa che è immobile e che costituisce il teatro dove tutti i fenomeni possono avvenire: Lo Spazio Originale.
Come sia stato creato è impossibile a dirsi, tuttavia appare ovvio che Esso sia indispensabile.
Come sapete esistono quattro entità: Intelligenza-Spirito-Vita-Acqua, se prendiamo per buono i primi capoversi di Genesi 1. Lo Spazio?
Non viene citato!
Oppure si?
Nel Principio Dio creò i cieli e la terra, 2La terra era informe e deserta e le tenebre ricoprivano l’abisso e lo spirito di Dio aleggiava sulle acque.
Immagino quindi che l’abisso sia lo Spazio, ma perchè esso viene definito “coperto dalle tenebre”?
Significa che era oscuro o che invece era “impossibile da vedere”? E in tal caso si pone un ulteriore problema: chi stava guardando lo Spazio?
Se partiamo dalla constatazione che quelle quattro entità esistevano PRIMA DELLA CREAZIONE dei cieli e della terra, capite che per esistere avevano necessariamente il bisogno di uno Spazio dove esistere!
Logico, elementare, impeccabile!
Esistono quindi due Spazi? No esiste uno spazio primordiale che dà origine ad secondo spazio chiamato “i cieli e la terra”, se fossimo in Cina diremmo che Dall’Uno nacque il Due.
Non ha alcuna importanza se il libro della Bibbia chiamato Genesi sia vero oppure sia falso, quel che è importante è se l’informazione in esso riportata sia plausibile, logica e traducibile in fatti.
Secondo il testo lo “Spazio” ORIGINALE ha una caratteristica: le tenebre che lo ricoprono. Ora, come potete notare io uso il verbo all’indicativo presente, mentre il testo usa l’imperfetto.
Che cosa significa?
Che quelle “tenebre” sono una caratteristica che ormai non c’è più.
Lo Spazio Originale è fermo, immobile ed è connaturato alle quattro entità quando sono in equilibrio perfetto. Ogni alterazione è data dalla rottura di quell’equilibrio. Per capirlo pensate a una croce con quattro bracci uguali, e al suo centro.
Il centro di quella ipotetica croce è la condizione definita “Il Tutto nell’Uno e l’Uno nel Tutto”.
Se chiamiamo DIO questa condizione, allora acquista senso dire che Dio è Tutto.
Ora, un Ente che è Tutto non può muoversi, essendo Tutto non ha uno spazio che permetta il movimento e neppure la vibrazione, per produrre una vibrazione ci deve essere uno squilibrio tra i quattro bracci.
Non era la condizione Originale, infatti i testi orientali speculano che nella condizione originale il “Tao” fosse quieto e contemplativo.
In tale condizione ciò generava solo l’immanenza dell’immobilità.
Esiste una onnipotenza implicita nell’immobilità, una forza incommensurabile dovuta alla somma di ogni forza possibile, in pratica è da qui che tutto trae e può trarre origine.
Le tenebre sono quindi “assenza di squilibrio”, la condizione quieta e contemplativa.
Il problema lo conoscete già, poichè c’è l’INTELLIGENZA, essa non poteva far altro che osservare le tenebre e questo obbligava le altre entità a fare lo stesso.
Nessuno può dire quanto sia durata questa condizione, la cosa certa è che grazie allo Spirito, alla Vita e all’Acqua, tale registrazione è priva di tempo.
Ma l’INTELLIGENZA alla fine è sè stessa e osservando-agendo-speculando sulla natura delle “tenebre”, si discosta dall’equilibrio Originale e scopre il RICORDATO DEL TUTTO, cioè l’azione complessiva che permette l’esistenza stessa del Tutto.
In altre parole Dio può essere e ricordarsi di essere!
E’ questa cosa che si chiama: “I cieli e la terra”
Ora questa operazione viene registrata dall’ACQUA per mezzo dello SPIRITO e della VITA.
E’ una anomalia, una “diversità” registrata nella memoria dell’ACQUA.
Sostanzialmente IN SE’ STESSO, DIO FA ESPERIENZA DELLA DIVERSITA’.
Ha ancora come REGISTRAZIONE BASE QUELL’EQUILIBRIO ORIGINALE, ma una volta avvenuta la diversità essa non può venire dimenticata.
Questa è la parte metafisica riportata.
Passiamo al come, alla parte operativa: come viene registrata la diversità?
Se prima la registrazione avveniva nell’acqua con sfere perfette, la diversità di una delle Entità viene registrata con quale modalità?
Secondo quel che si può congetturare, essendosi mosso un punto di quattro, lo spazio adeguato è il cubo! Come mostrato nell’ultimo incontro zoom.
Se tre punti occupano una sola posizione e l’altro si discosta, questo genera una retta!

Se due punti occupano una sola posizione e gli altri due si discostano, abbiamo tre punti e questo genera una superficie.(un triangolo)
Se quattro punti occupano ciascuno una posizione diversa allora si può costituire l’unità minima di volume, il tetraedro!

da qui, le diecimila cose…

