Sulla base dei ragionamenti fin qui fatti, la revisione di alcune credenze diventa indispensabile. La prima credenza è questa : i libri “sacri” non sono quello che pensate che siano!
La Bibbia, i Vangeli, i Rigveda, la Baghavad Gita etc etc sono libri di magia!
E’ perfettamente inutile considerarli libri religiosi poichè sono questi libri a discendere dalla magia, non il contrario. In effetti il passaggio dal paganesimo al monoteismo cioè dai “molti dei” al ” dio unico”, ha di fatto nascosto questa conseguenza e ha permesso la nascita di una casta religiosa, che ha esercitato tale potere in modo monopolistico.
Sono libri di magia, ma questo non significa che i sacerdoti siano maghi.
Infatti, a differenza della filosofia, questa presunta sapienza non veniva declamata liberamente agli altri, per via della segretezza, veniva declamata in “logge”, o riservata agli adepti di Sette.
Pare che il fatto di leggere con la mente, non fosse conosciuto fino a tempi molto recenti. Gli uomini al tempo di Aristotele non sapevano leggere mentalmente, quando leggevano un documento o un libro, erano costretti a declamarlo mentre leggevano e chiunque fosse presente poteva ascoltare. La segretezza quindi era dovuta a questo aspetto.
Le cosiddette “formule magiche” erano anch’esse declamate, cosi, alla lunga, diventavano “evocazioni”.
La cosa interessante di questo approccio rivoluzionario è che permette di rileggere nel loro vero significato alcuni brani e alcune, se non tutte, le parti misteriose di Genesi, dell’Esodo, dei Re, e quant’altro.
Il fatto stesso che uno di questi maghi, Mosè, ricevette sul monte Sinai l’ordine di distruggere completamente la magia i sortilegi, la divinazione,ma dovette fare i conti con il paganesimo che tradizionalmente usava quel tipo di evocazioni.
Quindi la “magia”, qualunque cosa fosse, era una pratica comune a quei tempi, ciascuno aveva la propria…
Giacobbe e Labano in Gn 31, 30-35
30 Certo, sei partito perché soffrivi di nostalgia per la casa di tuo padre; ma perché mi hai rubato i miei dei?».
31 Giacobbe rispose a Làbano e disse: «Perché avevo paura e pensavo che mi avresti tolto con la forza le tue figlie.
32 Ma quanto a colui presso il quale tu troverai i tuoi dei, non resterà in vita! Alla presenza dei nostri parenti riscontra quanto vi può essere di tuo presso di me e prendilo». Giacobbe non sapeva che li aveva rubati Rachele.
33 Allora Làbano entrò nella tenda di Giacobbe e poi nella tenda di Lia e nella tenda delle due schiave, ma non trovò nulla. Poi uscì dalla tenda di Lia ed entrò nella tenda di Rachele.
34 Rachele aveva preso gli idoli e li aveva messi nella sella del cammello, poi vi si era seduta sopra, così Làbano frugò in tutta la tenda, ma non li trovò.
35 Essa parlò al padre: «Non si offenda il mio signore se io non posso alzarmi davanti a te, perché ho quello che avviene di regola alle donne». Làbano cercò dunque il tutta la tenda e non trovò gli idoli.
Gli “idoli” che cosa erano? Intendo dire, cosa erano davvero?
E soprattutto cosa sapevano, cosa avevano capito riguardo alla realtà?
Ci sono tante parole che risultano incomprensibili nella Bibbia, fatti che non hanno veramente senso se non alla luce di una interpretazione diversa da quella proposta fino ad ora.
L’interpretazione religiosa è davvero un paravento per i fessi.
Quelle scritture li, sono manuali di magia.
Personaggi come Abramo, come Enoch, Elia, Noè, Mosè, Salomone etc etc, coi loro libri raccontano una parte della loro pratica.
Hanno il “loro Dio”…
Ovviamente ne cercano i favori, contrattano, come se fosse una persona fisica…
Questo genere di dialoghi avviene nella stessa modalità anche con gli “angeli”…
Ci sono libri che lasciano interdetti per l’assoluta incongruità del racconto, ma il libro in assoluto più denso di operazioni è quello di Salomone.
Lo trovate nella Bibbia, viene chiamato il Libro della Sapienza.
Tuttavia la maggior parte di questi personaggi inseriti come “profeti” nella Bibbia, non risultano in alcun modo esistiti nella storia.
Rimangono confinati in quelle “scritture”.
Ora, lungi da imboccare una via del genere, dodicesima.com intende chiarire e semmai completare le spiegazioni mancanti e fornire finalmente quel che è sempre stato mancato.

