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Articolo 671-Eze che?

11 mesi fa
Franco Remondina
Ultimi Articoli

Non è questa la sede adatta, ma una cosa è assolutamente dimostrabile, la Bibbia è di molto posteriore a quel che viene raccontato.

Mosè e i “suoi” cinque libri, sono stati inventati.
Quel che viene raccontato lì è stato tratto dalla tradizione sacra degli egizi.
Largamente romanzato!
Il filo conduttore è quello delle domande a cui anche quelli venuti prima di noi, hanno cercato di rispondere. Ogni popolo, ogni civiltà precedente ha la propria Cosmogonia, la propria descrizione del cielo e soprattutto quel che accomuna tutte le razze in tutti i tempi: il Dio nascosto!
Gli Ebrei invece, hanno costruito un dio contattabile, con tanto di nome.
Ma l’hanno fatto per ingannare!
Non c’è stata nessuna fuga dall’Egitto, questo è assolutamente certo, non c’è stato nessun passaggio del Mar Rosso e nemmeno i quarant’anni di cammino nel deserto del Sinai, tutto è solo metafora.
Quel che è certo è che un sacco di informazioni sono state capite male, o quantomeno, alle persone comuni, vengono presentate in modo fuorviante.
L’imperativo categorico è sempre stato: la verità è potere.
Un potere smisurato!
Il Potere del Dio nascosto.
Ovviamente bisogna togliere un velo lessicale, cioè liberarci di quell’ingombrante linguaggio che viene usato in quelle scritture, altrimenti tutto appare quel che non è.
Cominciamo?
Prendiamo obbligatoriamente il Libro di Ezechiele, visto che da esso e da altri è stata tolta una sorta di sintassi metafisica conosciuta come Cabala.
Libro di Ezechiele 1;

1 Nell’anno trentesimo, nel quarto mese, il cinque del mese, mentre mi trovavo fra gli esuli presso il fiume Chebàr, si aprì il cielo ed io ebbi delle visioni divine.
2 Il cinque del 5 del mese mese dell’anno quinto dalla cattività di Ioiachìn
3 venne rivolta la parola del Signore ad Ezechiele figlio di Buzì, sacerdote, nella terra dei Caldei, presso il fiume Chebàr. E la mano del Signore fu sopra di lui.
4 Osservai ed ecco un uragano sopraggiungeva da settentrione, una grande nube con lingue di fuoco, che si avviluppavano e irradiavano
all’intorno un mirabile splendore, nel centro, in mezzo al fuoco, sfavillava un bagliore come di haschmàl (1) למ חשׁ. 5 In mezzo al fuoco mi apparvero le figure di quattro esseri viventi (chaiòt) חיּוֹת ;il loro aspetto era tale da sembrare avessero figure umane. 6 Ciascuna aveva quattro facce e quattro ali aveva pure ciascuna di esse.
7 I loro arti inferiori formavano un arco dritto e la pianta dei loro piedi era rotondeggiante come quella del vitello. Le chaiòt sfavillavano come rame lucidissimo.
8 Sotto le ali, dai quattro lati, avevano mani d’uomo e tutte e quattro avevano le loro facce e le loro ali. 9 Le loro ali si congiungevano l’una all’altra e nel procedere, non si giravano, ma ciascuna camminava nella direzione di una delle sue facce. 10 L’aspetto delle loro facce era così: avevano una faccia d’uomo; tutte e quattro, poi, avevano una faccia di leone a destra, una faccia di toro a sinistra e una faccia d’aquila.

E’ ovvio che sembra una descrizione che ha l’intento di attrarre l’attenzione…
Ci sono tanti 4, così tanti da supporre che ci sia  di mezzo un TETRAEDRO.

E’ l’unica spiegazione logica!
Infatti sta per accennare al “TRONO DI DIO”.
La descrizione delle facce è la cosa più interessante…

“avevano una faccia d’uomo; tutte e quattro, poi, avevano una faccia di leone a destra, una faccia di toro a sinistra e una faccia d’aquila.”

Vedete? Se vedeste un tetraedro potreste descrivere solo 3 facce: una di Toro, una di Leone e una di Aquila.

Il Toro

Il Leone

Storie della Mitologia Egizia

L’Aquila

Egyptian falcon pectoral — Stock Vector © vintrom #4003552

Davvero?
Quindi, Ezechiele o chi per lui, sta facendo riferimento a cosa?
Cosa o quale potere era associato a queste tre divinità? Vedremo di spiegare esattamente cosa è implicato nella “visione”, perchè Ezechiele prosegue:

11 Quanto alle ali, esse erano distese al di sopra, cioè ciascuna aveva due ali che si congiungevano con quelle di un’altra e due ali coprivano il corpo.
12 Ciascuna procedeva nella direzione di una faccia; dove venivano ispirate di andare, andavano, senza bisogno di girarsi.
13 Quanto alla parvenza delle chaiòt, il loro aspetto era quello di carboni ardenti, come un fuoco di fiaccole che guizzava anche fra le chaiòt stesse. Un fuoco abbagliante da cui lampeggiavano fulgori.
14 Le chaiòt correvano di qua e di là come il guizzare dei lampi.
15 Osservando le chaiòt vidi poi a terra, sotto le chaiòt stesse, una ruota per tutte le quattro facce.
16 L’aspetto delle ruote e la loro struttura era come di crisolito; un aspetto identico per tutt’e quattro e apparivano composte di una ruota dentro un’altra.
17 Procedevano dai quattro lati senza girarsi nel loro procedere.
18 I loro cerchi, che erano alti, incutevano terrore; tutt’e quattro i cerchi erano pieni di occhi tutt’intorno.
19 Quando le chaiòt procedevano, anche le loro ruote procedevano con loro e, quando le chaiòt si levavano da terra, anche le ruote si alzavano con loro.
20 Ovunque veniva l’ispirazione alle chaiòt di andare, là, nella medesima direzione, andavano anche le ruote, le quali si levavano corrispondentemente, perché erano animate dallo stesso spirito delle chaiòt.
21 Quando procedevano le une, anche le altre procedevano e quando si fermavano le une, anche le altre si fermavano; quando si alzavano dal suolo, anche le ruote si alzavano, perché il medesimo spirito delle chaiòt animava le ruote.
22 Sopra la testa delle chaiòt appariva come uno strato impressionante di ghiaccio, che si estendeva proprio al di sopra delle loro teste.
23 Sotto lo strato erano ritte le loro ali, l’una presso l’altra; ciascuna di loro ne aveva due che gli coprivano il corpo.
24 Udii il rumore delle ali quando procedevano; erano come lo scroscio di grandi masse d’acque, come fragoroso tuono divino, come il fracasso di un esercito accampato. E quando si fermavano, ripiegavano le loro ali.
5 Una voce si percepiva sotto lo strato che sovrastava le loro teste. Allorché si fermavano, ripiegavano le ali.
26 Al di sopra dello strato che era sulle loro teste, appariva una specie di pietra di zaffiro, a forma di trono e sopra a questa specie di trono, come una sembianza dall’aspetto umano, in alto.
27 Vidi un fulgore come di haschmàl, avvolto in una sembianza di fuoco, che lo attorniava, ciò dal punto che sembrava essere dai lombi in su; invece dal punto che sembrava essere dai lombi in giù, vidi come un fuoco cinto e splendente, di splendente luminosità.
28 Come l’aspetto dell’arcobaleno, che è nella nube in un giorno di pioggia. Tale era l’aspetto della luminosità tutto intorno; essa era l’aspetto della gloria del Signore. Osservai, mi gettai a terra e udii una voce che parlava.”

Beh, ho letto di tutto sulle interpretazioni di questa visione, con tanto di prototipi di macchina della “manna” e di astronavi aliene, ma quella visione è un tentativo di descrizione specifico, di questo:

Da questo potete capire come hanno escluso 10 PUNTI dalla cabala. Per ottenere un “volume” cioè una unità di volume, servono quattro punti.
4 PUNTI generano un tetraedro.
Il tetraedro è l’equivalente del numero 1, cioè è l’unità minima di volume. Ogni triangolo, in termini tridimensionali origina un tetraedro.
Il triangolo equilatero origina un tetraedro regolare.
Ogni tetraedro contiene al suo interno 9 tetraedri!

Nella figura vedete 20 spigoli…

Perchè la cabala ha solo questi?

C’è qualche problemino…
La descrizione di Ezechiele è adeguata al suo tempo, ammesso s’intende che Ezechiele sia mai esistito…

Le ruote dentro altre ruote sono i cerchi, che hanno effettivamente la foggia di una ruota come veniva fatta anticamente… guardate l’immagine…

E, come dice Ezechiele, queste ruote “19 Quando le chaiòt procedevano, anche le loro ruote procedevano con loro e, quando le chaiòt si levavano da terra, anche le ruote si alzavano con loro.”, del resto il Tetraedro “ESSENDO UNA UNITA’ DI VOLUME, DEVE OCCUPARE TUTTO LO SPAZIO”.

E ovvio, che sia una struttura continua e in una struttura simile non ci sono buchi, è generata da cerchi dentro cerchi, quindi in qualsiasi modo l’osservazione si sposti, troverà SEMPRE la stessa struttura.

Ma ogni cerchio porta a quel triangolo e al tetraedro.
Per inciso la Merkava non esiste così come viene disegnata. Non è una opinione, una volta capito che all’interno di un tetraedro ci sono 9 tetraedri, diventa evidente che quella roba è impossibile.

Altro che astronavi aliene…
Parafrasando Ezechiele, il Tetraedro è il Trono di Dio.
Eppure, in questa visione di  Ezechiele figlio di Buzì, sacerdote, nella terra dei Caldei, c’è un errore colossale, è “la visione di Ezechiele”, cioè l’identità che fa “da specchio”…
Ezechiele vede da “spettatore”, descrive quel che vede. In pratica dà o cerca di dare una descrizione di quel che vede, secondo quel che crede…

Ma l’Intelligenza non vede sè stessa, non può vedersi, come ciascuno di noi non vede sè stesso, per vederci noi usiamo lo specchio.

Come ci viene raccontato da ogni mito, Dio è SEMPRE SULLA CIMA DI UNA MONTAGNA, il monte Oreb o il monte Sinai, oppure Zeus e il monte Olimpo, così si comprende meglio la questione di Genesi 1, 2:  e la terra era informe e vuota e stava in faccia all’abisso e lo Spirito di Dio aleggiava sopra le acque…
Dio stava nello spigolo superiore del triangolo generato dalla divisione in 6 parti di una circonferenza, quello in alto e può vedere tre facce del Tetraedro, non vede mai la faccia opposta alla cima, per questo viene chiamata “abisso”, non si vede il fondo, cioè non vede la faccia del triangolo di base, per vederlo dovrebbe vedere l’interno del Tetraedro.

Quella faccia  è quella dell’ente VITA.
Ezechiele vede tutto il Trono ma lo vede “da dal di fuori”, questo è!
Ha studiato male Ezechiele…
Aveva fatto qualcosa di meglio Enoch, che era andato con gli angeli a parlare ( sic!) con Dio.
Ma si tratta solo di cose copiate dagli Egizi.
Dov’è lo specchio che permette di vedere anche l’interno della struttura?

Franco Remondina

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