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Articolo 683-Trasfigurazione della somiglianza

8 mesi fa
Franco Remondina
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Torniamo a noi, cosa  sta creando l’Intelligenza? In altri termini quale è l’oggetto della creazione?
E’ la Tripla dissociazione!
Se dimenticate secoli di “suggestioni religiose”, il testo diventa comprensibile e logico, del resto è l’Intelligenza, l’unica intelligenza che c’è, a fare questa operazione, per cui è l’unica spettatrice del suo stesso operato.
Comprendendo questo, il testo svela ogni dettaglio. Non importa se quel testo sia vero, basta che sia verosimile…

verosìmile (o verisìmile) agg. [dal lat. verisimĭlis, cioè veri simĭlis «simile al vero»]. – Che ha l’aspetto, l’apparenza della verità, e perciò potrebbe anche essere vero, o ritenuto tale e accettato per tale…

Per questo l’analisi di dodicesima.com parte da un enunciato contro-intuitivo, cioè che UNA INTELLIGENZA IMMATERIALE POSSA GENERARE QUALCOSA DI IMMATERIALE.
Avete letto bene, non c’è errore, un ente immateriale genera sempre qualcosa di immateriale ma, nel caso specifico della creazione della Tripla dissociazione, subisce una auto-metamorfosi  
In pratica una Intelligenza ( l’unica che c’è) può produrre il “pensiero della materia”, non la materia e una volta prodotto tale pensiero, può viverlo.

Perchè ho scritto “contro-intuitivo”? Perchè noi percepiamo la materia come reale, ma è esattamente questo lo scopo della creazione.

E c’è quella parte di Gn 1; 26, quella del sesto giorno: 26 E Dio disse: «Facciamo l’uomo a nostra immagine, a nostra somiglianza…
Lì c’è un problema, c’è un errore, poichè lo scopo è quello di giungere alla Tripla dissociazione, una volta che l’Intelligenza si pensa, pensa sè stessa, c’è un cambiamento!
In Genesi 1 è Dio ad agire, mentre in Genesi 2 e seguenti è il Signore Dio che agisce.
In questa “trasfigurazione lessicale” il pensato di Dio di LUI STESSO diventa il Signore Dio.
Come si legge in Gn 2, non c’è più la creazione originale, i primi tre giorni non ci sono, si parla del Signore Dio che “plasmò l’uomo con polvere del suolo e soffiò nelle sue narici un alito di vita e l’uomo divenne un essere vivente.”
Polvere del suolo? Suolo significa superficie!
Gli serve il cielo supplementare…

Viene fatto notare che ci sono solo DUE direzioni, un pensiero può venire letto dall’inizio ==> alla fine, oppure dalla fine ==> all’inizio

5 nessun cespuglio campestre era sulla terra, nessuna erba campestre era spuntata – perché il Signore Dio non aveva fatto piovere sulla terra (dall’alto verso il basso) e nessuno lavorava il suolo 6 e faceva salire (dal basso verso l’alto) dalla terra l’acqua dei canali per irrigare tutto il suolo.

Due spirali di Archimede.

Nel pensato della creazione diventa essenziale la cronologia.
A questo punto se l’uomo in Gn 1 viene “fatto” ( «Facciamo l’uomo a nostra immagine, a nostra somiglianza) e in Gn 2 viene “plasmato”, che succede alla “somiglianza”?
Deve subire anche lei una trasfigurazione? Si!

Invece di “somiglianza” è più logico, a questo punto parlare di “verisìmiglianza”, cosa che si intende dimostrare in questo e nei prossimi articoli.
Per questo è importante avere il testo a cui riferirsi, così ecco l’intero capitolo 3 di Genesi

Capitolo 3


 Egli disse alla donna: «E’ vero che Dio ha detto: Non dovete mangiare di nessun albero del giardino?».
2 Rispose la donna al serpente: «Dei frutti degli alberi del giardino noi possiamo mangiare,
3 ma del frutto dell’albero che sta in mezzo al giardino Dio ha detto: Non ne dovete mangiare e non lo dovete toccare, altrimenti morirete».
4 Ma il serpente disse alla donna: «Non morirete affatto!
5 Anzi, Dio sa che quando voi ne mangiaste, si aprirebbero i vostri occhi e diventereste come Dio, conoscendo il bene e il male».
6 Allora la donna vide che l’albero era buono da mangiare, gradito agli occhi e desiderabile per acquistare saggezza; prese del suo frutto e ne mangiò, poi ne diede anche al marito, che era con lei, e anch’egli ne mangiò.
7 Allora si aprirono gli occhi di tutti e due e si accorsero di essere nudi; intrecciarono foglie di fico e se ne fecero cinture.
8 Poi udirono il Signore Dio che passeggiava nel giardino alla brezza del giorno e l’uomo con sua moglie si nascosero dal Signore Dio, in mezzo agli alberi del giardino.
9 Ma il Signore Dio chiamò l’uomo e gli disse: «Dove sei?».
10 Rispose: «Ho udito il tuo passo nel giardino: ho avuto paura, perché sono nudo, e mi sono nascosto».
11 Riprese: «Chi ti ha fatto sapere che eri nudo? Hai forse mangiato dell’albero di cui ti avevo comandato di non mangiare?».
12 Rispose l’uomo: «La donna che tu mi hai posta accanto mi ha dato dell’albero e io ne ho mangiato».
13 Il Signore Dio disse alla donna: «Che hai fatto?». Rispose la donna: «Il serpente mi ha ingannata e io ho mangiato».
14 Allora il Signore Dio disse al serpente: sii tu maledetto più di tutto il bestiame e più di tutte le bestie selvatiche; sul tuo ventre camminerai e polvere mangerai per tutti i giorni della tua vita.
15 Io porrò inimicizia tra te e la donna, tra la tua stirpe e la sua stirpe: questa ti schiaccerà la testa e tu le insidierai il calcagno».
16 Alla donna disse: i tuoi dolori e le tue gravidanze, con dolore partorirai figli. Verso tuo marito sarà il tuo istinto, ma egli ti dominerà».
17 All’uomo disse: «Poiché hai ascoltato la voce di tua moglie e hai mangiato dell’albero, di cui ti avevo comandato: Non ne devi mangiare, maledetto sia il suolo per causa tua! Con dolore ne trarrai il cibo per tutti i giorni della tua vita.
18 Spine e cardi produrrà per te e mangerai l’erba campestre.
19 Con il sudore del tuo volto mangerai il pane; finché tornerai alla terra, perché da essa sei stato tratto: polvere tu sei e in polvere tornerai!».
20 L’uomo chiamò la moglie Eva, perché essa fu la madre di tutti i viventi.
21 Il Signore Dio fece all’uomo e alla donna tuniche di pelli e le vestì.
22 Il Signore Dio disse allora: «Ecco l’uomo è diventato come uno di noi, per la conoscenza del bene e del male. Ora, egli non stenda più la mano e non prenda anche dell’albero della vita, ne mangi e viva sempre!».
23 Il Signore Dio lo scacciò dal giardino di Eden, perché lavorasse il suolo da dove era stato tratto.
24 Scacciò l’uomo e pose ad oriente del giardino di Eden i cherubini e la fiamma della spada folgorante, per custodire la via all’albero della vita.

Sono 24 passi, esattamente 24, il doppio di 12…
Comincia esattamente così:
1 Il serpente era la più astuta di tutte le bestie selvatiche fatte dal Signore Dio.

Perchè viene usato un aggettivo come “astuta”?
astùzia s. f. [dal lat. astutia, der. di astutus «astuto»]. – 1. Sottigliezza d’ingegno, con cui si riesce abilmente a volgere a proprio vantaggio situazioni sfavorevoli (in genere, sinon. di furberia, scaltrezza)

Vedete? E’ una sottigliezza d’ingegno!
Il serpente è “una azione del Signore Dio”, dell’Intelligenza, una pensata geniale, essendo stata fatta dal Signore Dio, è il Signore Dio che parla:

“Il Signore Dio disse alla donna…” , è così che bisogna leggerla, in questo modo…

Va fatta una ulteriore precisazione, riguardo alla donna, cioè che: Gn2; 21-22: 21 Allora il Signore Dio fece scendere un torpore sull’uomo, che si addormentò; gli tolse una delle costole e rinchiuse la carne al suo posto. 22 Il Signore Dio plasmò con la costola, che aveva tolta all’uomo, una donna e la condusse all’uomo.

Cosa è davvero successo? L’ uomo viene addormentato e gli viene tolto qualcosa, una costola…
Notate che non viene tolta la donna? La donna viene “plasmata” PER MEZZO DELLA COSTOLA, la costola è un mezzo…

Cosa è davvero successo? L’ uomo viene addormentato e gli viene tolto qualcosa, una costola…
Ricordate che l’uomo è una “superficie”, e una superficie ha due facce, per questo ha a disposizione “due spirali di Archimede”.
Ecco che il quadro diventa chiaro: TOGLIE UNA SPIRALE!

Infatti la donna (che è il genere donna) viene plasmata come è stato plasmato l’uomo.
Quel che viene tolto all’uomo è una spirale di Archimede!
La situazione è quindi questa:
Il Signore Dio ha 2 spirali di Archimede + 1 spirale che è stata tolta all’uomo, 2+1 spirali…
La Tripla dissociazione può cominciare…

Franco Remondina

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