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Articolo 689- Anti che?

5 mesi fa
Franco Remondina
Ultimi Articoli

Incipit

Orbene, io ti dirò – e tu ascolta e ricevi la mia parola quali sono le vie di ricerca che sole si possono pensare: l’una che “è” e che non è possibile che non sia, è il sentiero della Persuasione, perché tien dietro alla Verità, l’altra che “non è” e che è necessario che non sia.
E io ti dico che questo è un sentiero su cui nulla si apprende. Infatti, non potresti conoscere ciò che non è, perché non è cosa fattibile, né potresti esprimerlo.
Parmenide di Elea

Sono rimasti ben pochi frammenti di questa opera, “la Natura”, ma quelli che son venuti dopo Parmenide non sono stati capaci di entrare nel dettaglio di cosa, come, dove, quando e perchè le “vie di ricerca” erano due.

Parmenide et altri sono vestigia di una civiltà precedente, hanno raggiunto il loro limite metafisico e sono scomparsi.
Ci hanno lasciato vestigia della loro comprensione sotto forma di monumenti in pietra, opere ciclopiche come le piramidi o le città stella

Intendendo che chiunque venisse dopo di loro potesse giungere a capire quel che forse sfuggiva a loro, lo scopo e la natura della “realtà”.

Beh, Parmenide et altri possono stare tranquilli, il Sapiens poteva e ha potuto andare oltre.
Noi siamo il Sapiens!
Il parallelo informatico è quello che serve per illustrare la differenza, loro sono i calcolatori IBM e noi siamo i tablet…
E’ una questione di “processore dati”, il  Sapiens è dotato di un processore incredibilmente veloce e quel che viene fatto negli articoli e negli incontri è una operazione specifica: velocizzare il vostro processore.
Il vostro processore si velocizzerà.

Dopo tale premessa torniamo al punto in cui eravamo rimasti…
Articolo 687-Il Centro
Articolo 688-Il Raggio

Centro e raggio sono i cardini del discorso ma, dove avvengono? Il testo di Genesi ci dice che una sola cosa esisteva: l’ acqua!
Sapete bene che non si tratta dell’acqua che beviamo, non è certo l’acqua fisica quella di cui si parla, quindi?
L’unica cosa che esisteva è “UN ENTE CAPACE DI MEMORIZZARE”, l’equivalente della memoria di un computer, e come per il computer, tutto può avvvenire e avviene dentro tale memoria.

Ora, una Intelligenza, l’unica e sola Intelligenza che c’è, non può “vedere sè stessa”, pensate a una cosa infinita, se è infinita non può vedersi perchè è tutto, dappertutto.

Per definizione Lei è il Pigreco, è il 3,14!
Come sapete anche il 3,14 è un numero infinito e questo significa anche che possa generare solo cerchi.

Nel proemio di Parmenide c’è questo:
“E la Dea di buon animo mi accolse, e con la sua mano la mia mano destra prese, e incominciò a parlare cosí e mi disse: “O giovane, tu che, compagno di immortali guidatrici, con le cavalle che ti portano giungi alla nostra dimora, rallegrati, poiché non un’infausta sorte ti ha condotto a percorrere questo cammino, infatti esso è fuori dalla via battuta dagli uomini, ma legge divina e giustizia. Bisogna che tu tutto apprenda: e il solido cuore della Verità ben rotonda e le opinioni dei mortali, nelle quali non c’è una vera certezza. Eppure anche questo imparerai: come le cose che appaiono bisognava che veramente fossero, essendo tutte in ogni senso”.

Il cerchio ha bisogno di un “centro” e di un “raggio” a cui l’Intelligenza applica sè stessa (3,14)

Tuttavia “tutto è centro” essendo l’Intelligenza dappertutto in tutto.
Questa è la verità!

Come si risolve il problema?
E’ scritto alla fine di Genesi 3, 24 Scacciò l’uomo e pose ad oriente del giardino di Eden i cherubini e la fiamma della spada folgorante, per custodire la via all’albero della vita.

Cosa è il cherubino, intendo dire cosa davvero è?
E’ una impostazione dello Spirito, cioè dell’Ente che registra dentro la memoria del sistema.
La rifrazione dell’acqua è il cardine che separa operativamente quel che è da quel che non è.


L’immagine della penna appare esserci dove non è!
Poichè tutto avviene nell’acqua, la realtà è soggetta a una operazione di rifrazione operata dallo “Spirito di Dio” che “aleggia sopra le acque”.
La maya è un prodotto voluto, una sorta di necessità, se non esistesse la maya questo violerebbe il Principio di Verità, cioè che senza il “falso” nessun pensiero sarebbe possibile.

La struttura che si riconosce subito nella “creazione” è che tale creazione viene fatta per esclusione, cioè si escludono tutti i pensieri possibili (i cieli) e quel che resta è il pensiero osservabile (terra). 

Negli incontri è stato mostrato operativamente il movimento che viene compito dallo Spirito e che rispecchia il sogno di Giacobbe, prima di salita e poi di discesa, tale movimento riguarda la rifrazione.

La regola generale è questa: DOVE VEDETE L’IMMAGINE, STATE VEDENDO L’ ILLUSIONE.

Qualunque cosa vediate è il prodotto della specifica impostazione dell’aleggiare dello Spirito che applica la rifrazione. Ma a questo punto la domanda è: cosa rende ferma l’immagine?
Per esempio: perchè ogni volta che pensate a voi, compare il quadratino crittografico?
Ogni volta che pensate a voi, compare un quadrato in cui c’è la vostra immagine, non sapete bene dove sia questo quadrato ma è certo che compare…

Ciò che rende ferma l’immagine è chiamato Kathecon, lo comunica Paolo di Tarso nella seconda lettera ai Tessalonicesi 2; 7: Il mistero dell’iniquità è gia in atto, ma è necessario che sia tolto di mezzo chi finora lo trattiene.

Da wikipedia:

Catéchon (o katéchon, dal greco antico τὸ κατέχον ciò che trattiene o colui che trattiene), indica il potere che tiene a freno l’avanzata dell’Anticristo prima dell’apocalisse finale e della parusia di Cristo. Il termine è usato nella teologia cristiana per indicare un’entità collegata alla manifestazione dell’Anticristo.

Quante stupidaggini riguardo all’anticristo avete letto o sentito nella vostra vita?
Anti significa contrario, opposto…

Ma in questo caso è traducibile in “nel posto sbagliato” ovvero, l’anticristo appare dove c’è la punta della matita, cioè una illusione.

Franco Remondina

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