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Articolo 690-L’Abisso? No, la sua faccia!

5 mesi fa
Franco Remondina
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Premessa: Lettera ai Corinzi 1Co 3:1-3
11 Su questo argomento avremmo molte cose da dire, ma è difficile spiegarle a voi perché siete diventati lenti a comprendere. 12 Infatti, dopo tanto tempo dovreste già essere maestri; invece avete di nuovo bisogno che vi siano insegnati i primi elementi degli oracoli di Dio; siete giunti al punto che avete bisogno di latte e non di cibo solido. 13 Ora, chiunque usa il latte non ha esperienza della parola di giustizia, perché è bambino; 14 ma il cibo solido è per gli adulti; per quelli, cioè, che per via dell’uso hanno le facoltà esercitate a discernere il bene e il male.

Nel libro della Genesi, che ormai conoscete, quel che davvero importa è QUEL CHE NON C’E’ SCRITTO!
La “creazione” che viene raccontata è naturalmente avvolta nel mistero, non si sà dove avviene, non si conosce il mezzo e neppure lo scopo della creazione, ma senza cercare di capire il senso e la necessità, l’intera azione della “creazione” può dare origine alle religioni.
Religione significa “legati alla regola”, ma se tale regola è sbagliata?

E’ questo il caso? Siamo di fronte a una regola che è sbagliata?
Se la risposta è “si”, dobbiamo considerare di essere legati all’errore e cercare  di slegarci.

Il passo iniziale ci presenta la creazione in questo modo:
1 In principio Dio creò i cieli e la terra.
2 Ora la terra era informe e deserta e le tenebre ricoprivano l’abisso e lo spirito di Dio aleggiava sulle acque.

Questa versione differisce da versioni precedenti, per esempio nel 1885 , iniziava così:

Nel Principio Iddio creò i cieli e la terra. 2 E la terra era una cosa deserta e vacua e tenebre sopra la faccia dell’abisso. E lo Spirito di Dio si moveva sopra la faccia delle acque.

Come vedete sono scomparse delle parole, quella più importante e la parola “faccia“!
Ma non solo, quel che non è mai stato spiegato è il significato della parola “abisso”. COSA E’ L’ABISSO?

Secondo dodicesima.com l’abisso è l’Ente Vita, questo ormai dovreste averlo compreso, ma che sapete della “faccia dell’abisso”?
Dice Saulo di Tarso: 11 Su questo argomento avremmo molte cose da dire, ma è difficile spiegarle a voi perché siete diventati lenti a comprendere.
Certo è che Saulo o non Saulo, vanno spiegate, quindi procediamo nella spiegazione necessaria.

Bisogna sempre tornare all’inizio, quello lo conoscete, Lui (l’Intelligenza) si definisce come 3,14, per cui ha sicuramente bisogno di un centro, rileggete l’articolo 687.
Senza un centro non è possibile applicare il raggio e senza il raggio è impossibile generare un cerchio con l’applicazione del Pigreco (3,14).
Superato tale ostacolo abbiamo quindi il cerchio.

Il diametro è 2 volte il raggio, quindi avremo una divisione così:

Ma la divisione iniziale è su base 4, come il numero degli enti necessari: Intelligenza-Vita-Spirito e Acqua, quindi il primo angolo è di 90°

Perchè vi faccio tutta questa descrizione? Per farvi capire la struttura della “faccia dell’abisso”.
La Vita deve essere “dappertutto in tutto” e questo vale per l’Intelligenza, lo Spirito e l’Acqua, l’abisso deve avere una precisa struttura vettoriale, tale struttura vettoriale è composta da “griglie”, non crederete mica a quelli che parlano di matrice, vero?

Non esiste nessuna matrice, esistono le griglie.
E tali griglie sono:

a) circolare
b) Cancelliera
c) Isometrica
d) pentagonale

Del resto come potrebbe esistere una sola matrice? Concettualmente è inammissibile in quanto, se c’è una matrice che sostiene la “realtà”, cosa sostiene la “non realtà”? In altre parole, se avete un bicchiere vuoto cosa ne è di tutte le altre versioni di ogni altro possibile bicchiere pieno?
No, la matrice è un termine sbrigativo e falso, dato in pasto alle persone.

Inoltre c’è un ulteriore problema, se si parla di “faccia” dell’Abisso e di “faccia” delle Acque, significa che logicamente ci sia una superficie.
Superficie significa due dimensioni, la superficie è bidimensionale…
Come è possibile che noi vediamo la tridimensionalità?

Ecco, il problema è che se usi un termine alla moda come “matrice” finisci per non chiederti nulla riguardo a “QUEL CHE NON E’ SCRITTO” della “creazione”. Ti accontenti di termini che sono imprecisi e fuorvianti riguardo alle azioni che l’Ente Intelligenza DEVE aver fatto per ottenere la creazione, in tal modo però finisci dentro una superstizione e di certo stai mancando “la cosa molto buona”:
Gn 1; 31 Dio vide quanto aveva fatto, ed ecco, era cosa molto buona. E fu sera e fu mattina: sesto giorno.

La cosa molto buona è molto logica in ogni singolo dettaglio!

In entrambe le versioni riportate, quella di adesso e quella del 1885, viene presentata la modalità di innesco delle griglie, cioè così:
Adesso
3 Dio disse: «Sia la luce!». E la luce fu.
4 Dio vide che la luce era cosa buona e separò la luce dalle tenebre
5 e chiamò la luce giorno e le tenebre notte. E fu sera e fu mattina: primo giorno.

1885
3 E Iddio disse: “Sia la luce”. E la luce fu.
4 E Iddio vide che la luce era buona. E Iddio separò la luce dalle tenebre.
5 E Iddio nominò la luce Giorno, e le tenebre Notte. Così fu sera, e poi fu mattina, che fu il primo giorno.

Leggendola alla maniera raccontata da Saulo di Tarso, non vi accorgete di quel che c’è il gioco di parole, se chiama luce = giorno, allora abbiamo che “Così fu sera e poi fu mattina, che fu la prima luce.”

Prima luce = prima griglia

Naturalmente va compresa la struttura della operazione, infatti in entrambe le versioni Dio compie una azione “Dio disse…”, quindi la prima griglia DEVE avere una forma circolare in quanto l’onda sonora è di forma sferica.

Il fatto che Dio lo dica lascia intendere che ci sia un linguaggio implicato, in effetti ecco qua:

Sono le lettere dell’alfabeto…

Naturalmente Dio non “parla” nel senso con cui noi ci riferiamo al parlare, tuttavia esprime in termini di creazione le operazioni necessarie a tale facoltà, cioè crea la possibilità della parola. In altri termini, costruisce il programma “parola”.

La seconda griglia è di fatto quella Cancelliera, basata sul quadrato, che applicata al cerchio dà una configurazione così:

Ci sono altre due “griglie” che compaiono, quella isometrica e quella pentagonale.

Modello di griglia isometrica esagonale per disegnare in stile Pixel ...

Questa è quella isometrica, come vedete è basata sull’angolo di 30°

Beh, questo angolo è rappresentato nei miti attraverso l’età di personaggi come Alessandro il Macedone che visse 33 anni, come del resto anche Gesù.
L’angolo di 30° è quello che meglio si presenta al nostro sistema visivo, l’occhio vede il volume con questo angolo…

Per dirla alla maniera della numerologia, il 3 elevato alla 3° dà 3 X 3 X 3 = 27 che sommando  2 + 7 = 9 che in pratica è 3 X 3…

La quarta griglia è quella pentagonale

La vicenda della sua committenza è narrata dal Vasari attraverso un curioso aneddoto. Doni, ricco banchiere che era stato artefice della sua ricchezza, richiese all’amico Michelangelo una Sacra Famiglia in tondo, tema molto caro allora nella pittura fiorentina come ornamento soprattutto delle case private.
Appena pronta l’opera, l’artista inviò un garzone per consegnarla, ma alla richiesta di settanta ducati come pagamento, il Doni, che era molto attento alle sue economie, esitò a “spendere tanto per una pittura”, offrendone invece solo quaranta. Michelangelo allora fece riportare indietro il dipinto e acconsentì a recapitarlo solo al prezzo raddoppiato di centoquaranta ducati.

E’ un aneddoto, ma anche in questo aneddoto ci sono delle informazioni, tenete conto che il Vasari come Michelangelo, come Pietro l’Aretino e tutti gli artisti di quel tempo erano gnostici, il che significa conoscevano o pensavano di conoscere qualcosa, erano incuriositi dagli aspetti numerologici.
Infatti nell’aneddoto vengono riportati 3 numeri: 70, 40, 140.
Cosa intendevano far notare?
Beh, per chi ha seguito la descrizione di dodicesima.com è interessante la verifica dei dettagli, per esempio. perchè il banchiere Doni avrebbe offerto 40 ducati? Perchè proprio quella cifra?
Ecco il perchè: 40 : 70 = = 0,57142857142857…
Vasari sapeva dei 4 numeri irrazionali?

I numeri sono 9 perchè 9 è il numero minimo che serve per determinare 4 numeri irrazionali, cioè:

1 : 1 = 1; 1 : 2 = 0,5; 1 : 3 = 0,3333… ; 1 : 4 = 0,25; 1 : 5 = 0,20; 1 : 6 = 0,16666…; 1 : 7 = 0,142857…; 1 : 8 = 0,25; 1 : 9 = 0,1111

Se osservate il tondo Doni, le facce delle teste, stanno osservando tutte il lato di base del pentagono e i numeri dicono che esso può raddoppiare, cosa che vedremo in seguito.

Comunque sia, ecco la griglia pentagonale:

Che si trasforma in questo modo:

Il pentagono, i 5 lati, il sistema sensoriale, i 5 sensi…
E’ la sovrapposizione delle 4 griglie che compare sulla “faccia dell’abisso” e di conseguenza viene registrata sulla “faccia delle acque”…

Franco Remondina

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