Il settimo giorno è uno dei più grandi enigmi bibblici…
Viene liquidato in questo modo: Gn 2; 1-4a: Così furono portati a compimento il cielo e la terra e tutte le loro schiere.
2 Allora Dio, nel settimo giorno portò a termine il lavoro che aveva fatto e cessò nel settimo giorno da ogni suo lavoro.
3 Dio benedisse il settimo giorno e lo consacrò, perché in esso aveva cessato da ogni lavoro che egli creando aveva fatto.
4aQueste le origini del cielo e della terra, quando vennero creati.
Il totale delle parole è di 69!
Forse è un caso, penserete, ma allora perchè la Bibbia è divisa per capitoli, libri, in cui tutto è numerato? Perchè oltre alla punteggiatura ci sono così tante congiunzioni “e”? Si potevano mettere le virgole invece ci hanno messo un sacco di “e”…
Se le parole sono 69, solo due cose sono possibili: caso o codifica!
Il numero però suggerisce la seconda possibilità, la ragione è semplice se si comprende che ci sono da risolvere i due problemi chiave della “riflessione speculare”, il destra-sinistra e il sopra-sotto.
Il 6 è un 9 capovolto e allo specchio, la stessa cosa vale per il 9.
La domenica? Non esiste la domenica, meglio chiamarla 7° giorno e l’indicazione appare in tutta la sua relazione, ci sono tre numeri implicati, il 7, il 6, il 9.
Se consideriamo che ci sial’informazione di uno specchio o più di uno, allora si può capire il perchè di quella strana numerazione 4a e 4b
4aQueste le origini del cielo e della terra, quando vennero creati.
4bQuando il Signore Dio fece la terra e il cielo,
5 nessun cespuglio campestre era sulla terra, nessuna erba campestre era spuntata – perché il Signore Dio non aveva fatto piovere sulla terra e nessuno lavorava il suolo
6 e faceva salire dalla terra l’acqua dei canali per irrigare tutto il suolo -;
7 allora il Signore Dio plasmò l’uomo con polvere del suolo e soffiò nelle sue narici un alito di vita e l’uomo divenne un essere vivente.
Consideriamo le parole dal 4b fino al primo punto, cioè alla fine del passo 7, un periodo lunghissimo che termina con quel punto.
Le parole sono 76!
Anche questo sarà un caso? Ho considerato parola la elle con l’elisione de “l’uomo” in quanto sarebbe “Lo uomo”…
Il rapporto 7: 6 oppure quello speculare 6: 7?
Salomone costruì la sua propria casa, la compì interamente in 13 anni. (1 Re 7: 1).
13 = 7 + 6
Salomone viene considerato così:
Re 4; 29-31 Dio diede a Salomone sapienza, una grandissima intelligenza e una mente vasta com’è la sabbia che sta sulla riva del mare. 30 La saggezza di Salomone superò la saggezza di tutti gli orientali e tutta la saggezza degli Egiziani. 31 Era piú saggio di ogni altro uomo; piú di Etan l’Ezraita, piú di Eman, di Calcol e di Darda, figli di Maol; e la sua fama si sparse per tutte le nazioni circostanti.
Tuttavia ci sono altre questioni legate al 7°
E’ chiaro che abbiamo di nuovo un emicerchio.
Il simbolismo dei 7 pianeti che girano intorno al sole è una stupidaggine, IL 7° GIORNO E’ LO SPECCHIO.
Certo è che la numerazione dei termini, implicata in genesi 2; 1-4a e 2; 4b-7 implica che ci siano 6, 9, 7…
Il cerchio diviso in 9 parti!
Sempre Salomone (che tutti ricordano per il sigillo a 6 punte) nascose questa informazione? Forse si, ma nella costruzione del tempio, le colonne avevano questa peculiarità
Le due colonne d’ingresso al Tempio avevano questi capitelli
Fece un reticolato, un lavoro d’intreccio, dei festoni a forma di catenelle, per i capitelli che erano in cima alle colonne: Sette per il primo capitello e Sette per il secondo. Fece 200 melagrane (simbolo della fecondità, colore rosso) disposte in due file attorno all’uno di quei reticolati, per coprire il capitello che era in cima a una delle colonne; e lo stesso fece per l’altro capitello. Primo libro dei Re (7:13 – 22).
Torniamo quindi alla domanda 7: 6 oppure 6 : 7 ?
Naturalmente abbiamo in entrambe le divisioni un numero irrazionale 7 : 6 = 1,166666666… e 6 : 7 = 0,857142857…
Bisogna quindi stabilire quale sia la divisione nello specchio, mentre l’altra sarà nel “programma”.
Quella nello specchio è 6 : 7 = 0,857142857…
Per esclusione 7 : 6 = 1,166666666… sarà nel “programma”
Del resto il passo cruciale, quel 4 diviso in 4a e 4b, a dirci che sia presente lo specchio:
4aQueste le origini del cielo e della terra, quando vennero creati.
4bQuando il Signore Dio fece la terra e il cielo
Cielo e terra sono fatte da Dio, mentre “terra e cielo” sono fatte dal Signore Dio.
Non possiamo vedere i cieli, possiamo vedere la terra.
O c’è altro?
Certo che c’è dell’altro, CI DEVE ESSERE…
Infatti c’è, siamo nella stessa situazione di
questo quadro, i Coniugi Arnolfini del pittore fiammingo Jan van Eyck, realizzato nel 1434 e conservato nella National Gallery di Londra.
Dietro ai coniugi c’è uno specchio che riflette le spalle dei coniugi, ma anche il pittore che li sta dipingendo!
Il che significa una cosa clamorosa: noi come specchio riflettiamo il programma.
Eccome se lo riflettiamo…