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Articolo 703-Il “puro testimone”

2 settimane fa
Franco Remondina
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La creazione è una necessità dell’Ente Intelligenza, senza questo “algoritmo” accade la “pura testimonianza”.
Cosa è la “pura testimonianza”? 
Risponderemo a questa domanda, perchè è stata questa considerazione a determinare la creazione.

Giova ricordare che “MENTE” = CONTENITORE, esistendo una Intelligenza infinita, anche la “mente”, cioè il contenitore delle attività di tale Intelligenza (l’unica e sola Intelligenza che c’è), sarà una mente infinita.
Questa “mente=contenitore” è organizzata esattamente come un computer:


La “creazione” è un programma, cioè, finirà in un comparto specifico, quello dei programmi.

Possiamo dire che l’algoritmo della creazione sia una sorta di processore “totale” che l’informatica non potrà MAI realizzare.
L’organizzazione della “mente infinita” è resa necessaria dalla constatazione che lo spazio è infinito e che tale mente occupa tutto lo spazio che c’è.
Non essendoci un “altro spazio” non è possibile crearlo!
Può usare però un artificio, quello degli specchi, negli specchi c’è il riflesso dello spazio.
Forse è per questo che la realtà viene definita “illusione”, oppure “velo”, Maya… da ogni mistico.  

Paradossalmente è il modo che l’Ente Intelligenza ha pensato per ottenere  ∞ -1.
Nell’articolo precedente è scritto che:
“Infinito meno uno è una operazione mentale “IMPOSSIBILE”, se l’infinito è quello che è, cioè infinito, l’uno non può essere estratto dall’infinito, tale operazione prevederebbe uno spazio in cui l’uno possa essere messo, ma questo significherebbe DUE SPAZI!”

L’Intelligenza deve averlo risolto, infatti è quello che ha fatto con l’artificio degli specchi, altrimenti questa “realtà” non esisterebbe, come abbia fatto è il punto cruciale della ricostruzione che dodicesima.com ha come scopo.

L’Ente Intelligenza è davvero “genialmente infinita”, infatti la creazione, l’algoritmo della creazione si occupa del “riflesso dello spazio”, cioè uno spazio che non esiste, esattamente ∞ -1. 

Una Intelligenza può compiere solo una azione: pensare!
Ricordiamo per un attimo la situazione antecedente all’inizio, ci sono 4 enti: Vita-Intelligenza-Spirito-Acqua.
La Vita, noi la trattiamo come qualcosa che non vediamo, non sentiamo, non gustiamo o annusiamo o tocchiamo, così tutti i discorsi sulla vita sono privi di senso, privi di analisi logica.
La Vita è inconoscibile all’interno del mondo di ∞ -1.
Quel che l’Ente Intelligenza sa dell’Ente Vita è che senza l’Ente Vita, niente esisterebbe.
La Vita è semplicemente Vita.
Non può pensare, non può memorizzare, non può registrare, lei semplicemente: è! 
L’Intelligenza è l’unico Ente che può pensare: la Vita è!
Per evidenza anche gli altri due Enti (Spirito e Acqua) non pensano.
Che accade quindi? Abbiamo 3 enti che non pensano ma “sono” e 1 Ente che è il solo testimone di questi 3 enti.
L’Intelligenza è il solo Ente che può leggere nella memoria dell’acqua, e cosa legge? Che, se può leggere nella memoria dell’acqua, Lui stesso è vivo e che lo Spirito anch’esso è vivo e che ha agito sulla memoria del sistema in modo che l’unica intelligenza potesse leggere nella memoria dell’acqua resa anch’essa viva dalla Vita.
Perciò l’Ente Intelligenza trae queste conclusioni:
TRE ENTI FANNO SOLO “QUELLO CHE SONO”!

A questo punto comprende che non facendo offre a lei stessa una “pura testimonianza” della situazione, c’è la testimonianza ma nessuna attività di pensiero, cioè nella “mente infinita” lei appare assente.
Se l’Intelligenza non fa, legge nella “SUA mente infinita” che non c’è traccia di lei.
L’algoritmo della creazione è in funzione e l’istante successivo crea di nuovo l’assenza di attività dell’Intelligenza, poi l’istante successivo idem, poi idem e così via…

In pratica capisce che ha l’obbligo a fare per leggere nella memoria che lei c’è! Se non fa, legge che non è, pur essendoci.

Detto questo, diventa comprensibile l’affermazione che la creazione sia, prima di tutto priva della Vita, priva dell’Intelligenza.
Infatti la creazione è l’unica opera compiuta da Dio.
Il Signore Dio e il Signore avvengono nel “Riflesso dello Spazio”.

Grazie a questa operazione ci sono due testimonianze, quella pura e quella riflessa.
Due testimonianze e UN SOLO TESTIMONE!    

Franco Remondina

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