Premessa: lo Spirito di Dio garantisce, incombendo sulle acque, la memoria della cronologia, ovvero la consequenzialità tra pensato e successivo ricordato (tradotto: se la mattina alle 8 hai indossato una maglietta rossa, alle 8 e 1 minuto avrai ancora quella maglietta rossa, per via del fatto che l’hai indossata un minuto prima). Per cui, l’acqua legge il ricordato del pensiero appena fatto e può registrare perché è l’INTELLIGENZA a fare la diversità; senza questa operazione non si avrebbero le interfacce (N.d.R le interfacce sono lo spazio che circonda un oggetto, permettendo, ad esempio, ad un tavolo, di avere la forma di un tavolo.)
Ora, ovviamente anche i pensieri avranno delle interfacce; in questo caso esse racchiudono il pensato che avete di voi.
Dunque i 4 enti sono: INTELLIGENZA, SPIRITO, VITA, ACQUA. Gli ultimi tre fanno ciò che sono, mentre la prima è ciò che fa e, allo stesso, modo, fa ciò che è.
Venendo “al sodo”, anche l’acqua avrà una interfaccia; essa è chiamata “interfaccia del legame dell’acqua”.
- Diventate l’INTELLIGENZA, sarete l’unico ente presente perché dovete ancora creare la diversità, e chiedete che vi venga mostrata l’interfaccia del legame dell’acqua.
- Adesso, sentitevi l’interfaccia del legame dell’acqua (qualunque cosa sia essa per voi) e chiedete che lo Spirito registri che siete divenuti l’interfaccia del legame dell’acqua.
- Pertanto, applicate il potere di essere divenuti quel legame al pensiero ce volete estirpare e chiedete che lo Spirito registri.
- Dichiarate, dunque, che l’INTELLIGENZA è quello che fa e che può fare ciò che è.
- Mettete nell’interfaccia del legame dell’acqua che la vecchia inerzia ha un errore che rende quel pensiero inservibile ed illeggibile.
- Ora usate l’interfaccia del legame dell’acqua per mandarla addosso al pensiero. Infine chiedete che lo Spirito registri come vi sentite.

