Premessa: l’interfaccia adoperata è la medesima del precedente incontro; quella della inerzia. In questo caso essa viene usata in combinazione con un altro tipo di domande basate interamente sul dialogo che Narada compie quando si sveglia “dopo aver compreso la natura di Maya” (si fa riferimento ad articoli precedenti NdR).
Con il termine “suolo” che trovate al punto “2” si intende proprio il “suolo”, la membrana che “divide” dagli “inferi”. Gli “inferi” sono semplicemente uno spazio “diverso” e non quello che la cultura religiosa ci ha trasmesso.
Un suggerimento: nel caso in cui eseguiste il seguente esercizio per il ringiovanimento, chiedete, nel punto 6 “Di quale giovinezza stai lamentando l’assenza?”
1- Formate il tunnel difrattivo e sentitevi in fondo ad esso.
2- Osservate l’Intelligenza prendere “voi” (intesi come corpo fisico, ombra, stampo) ed immergervi nel suolo; in questo modo rimane soltanto l’ombra fuori dal suolo.
3- Ora fatevi dare, sempre dall’Intelligenza, l’interfaccia dell’inerzia ed osservate il tetraedro sprofondare nelle terra (sprofonderà fino ad un terzo dell’altezza del tetraedro stesso”.
4- A questo punto, il pensiero al quale volete rinunciare, viene aspirato dal tetraedro di destra e viene dato alla terra. Così facendo si crea uno spazio vuoto.
5- Pertanto chiedete l’adeguamento al nuovo programma e poi fate chiedere ad entrambe le intelligenza (quella con la “I” maiuscola e quella dell’Io-mentale): “Di quale (….) stai lamentando l’assenza?” [al posto dei punti, ovviamente, sostituite il pensiero (o il ricordato l’organo fisico) che volevate togliervi: pancia, rughe, grasso…].
6- Ora controllate le sensazioni e chiedetevi: “Di quale (gioia, sollievo, benessere… a seconda delle vostre sensazioni) stai lamentando l’assenza?”. E poi: “Di quale inerzia stai lamentando l’assenza?”.
7- Chiedete poi l’adeguamento del corpo alla inerzia applicata all’ombra.

