Premessa: innanzitutto, per comprendere il prosieguo, è necessario partire dalla seguente osservazione: TUTTO E’ RICORDATO.
Niente potrebbe esistere, se non fosse preventivamente ricordato. Domanda: dove avviene, allora, “la conseguenza” del ricordato, ossia il verificarsi della “causa” (leggi, anziché “causa” la parola “pensiero”)?
La “conseguenza” avviene nello spazio del ricordato stesso, nell’acqua. So che questa risposta possa risultare “ostica”, ma abbiate pazienza.
Nella suddetta conferenza, dodicesima spiega la questione inerente il termine “lucifero”. Analizzando la parola, risulta evidente: “luci-fero” ossia il “facitore di luce”, dunque il facitore di attenzione. Da cui, poiché questo è un pensiero mondo e vi è l’opposto di qualunque cosa, nasce “scuri-fero”, il “dis-facitore d’attenzione”.
L’aspetto fondamentale, che potete eseguire in qualsiasi momento è fornito in questa domanda: “se non fossi questo ricordato, cosa saresti?”; formulatela 3 volte di fila.
Prima di iniziare, nel caso in cui vogliate modificare qualcosa, fate una foto.
- Chiudete gli occhi e sentitevi, come INTELLIGENZA, in fondo al tunnel. Fate la vostra dichiarazione d’AMORE; quando lei vi chiede: “Ma tu mi ami?”, rispondetele: “sì infinitamente”. Fate questa botta di domande e risposta per tre volte.
- Adesso, chiedete all’INTELLIGENZA di applicare al ricordato la “Y” verde dell’interfaccia ubiquitaria doppia (per comprendere è necessario vedere la conferenza).
- Osservate la “Y” aspirare i tetraedri dello spazio che per voi occupava quel pensiero (ed eventualmente, al termine di questo passaggio fate la seconda foto).
- A questo punto, chiedete all’INTELLIGENZA di fornirvi il sistema emozionale per sostenere la Verità.
- Poi, dite alle cellule sullo sterno “in Verità, in Verità vi dico c’è un modello ideale di me, pensato dall’INTELLIGENZA”.
- Ora, chiedete, per 3 volte, cosa è successo a questo pensiero.

