Fiabe Meravigliose I
Annalaura Remondina
C’era una volta una farfalla, il suo nome era così leggero da non poter essere né scritto né pronunciato da labbra umane.
Il suo cuore era molto dolce e puro e fu a causa di ciò che, una mattina di primavera, decise di allontanarsi dal Regno Incantato da cui proveniva.
Mentre si dirigeva verso ciò che ancora le era sconosciuto, una fata le andò incontro dicendole: “Dove hai intenzione di andare? Credi che se il mondo all’infuori del Nostro Regno fosse sicuro, noi dovremmo vivere qui?”. La farfalla si rattristò un poco in cuor suo, ma la sua voce ribatté candidamente: “Se nessuno ne ha il coraggio, andrò io…”, “Fai come ritieni” le disse allora la giovane fata un poco dubbiosa di quella decisione.
Fu così che, dunque, la farfalla oltrepassò il varco passando dal Regno Incantato al mondo degli umani. Ovviamente temeva di aver fatto una scelta sciocca ma, nel profondo del suo cuore, sentiva che ciò che le chiamava in quello strano posto era qualcosa di molto più meraviglioso di quanto il Regno Incantato potesse offrirle.
Passò da un fiore all’altro, riposandosi ben poco, finché giunse in prossimità di un pesco in fiore e ne fu attratta.
Sotto quell’albero, addormentata, c’era una bambina piccola, aveva i capelli bagnati e vicino a lei c’era una piscina azzurra.
Il suo respiro era tiepido e dolce; la farfalla, incuriosita da tanta purezza, si poggiò sulla guancia della bambina che disegnò, con le labbra, un lieve sorriso.
All’improvviso la bambina aprì gli occhi ed il suo lieve sorriso si era trasformato in una espressione ricolma di meraviglia; entrambe si fissarono e senza dire nulla i loro cuori comunicarono.
In quell’istante fu come se una folata di Amore avesse riempito le loro anime.
Entrambe avevano imparato che le emozioni e i sentimenti non conoscono forma o persona e nemmeno voce o spiegazione. Avevano imparato che, al di là della diversità, la felicità nasce sempre da un sorriso.

