Il fatto che la creazione non venga definita “cosa buona”, significa quindi che sia, per l’Intelligenza Maggiore, un mezzo, invece che “il fine”.
Ma, se la “creazione dei cieli e della Terra” non è il fine ultimo per l’Intelligenza Maggiore, qual’è il fine?
Per comprendere davvero, bisogna abbandonare la rappresentazione che abbiamo finora avuto, dobbiamo avere una rappresentazione soggettiva invece che oggettiva, la “terra” non è qualcosa di oggettivo, cosi come “i cieli” non sono qualcosa di oggettivo.
L’Intelligenza Maggiore non crea la materia, crea il pensiero della materia!
Questo è il vero punto da capire.
Inoltre c’è un ulteriore problema in quel primo capoverso di Genesi 1: 1 In principio Dio creò i cieli e la terra.2 Ora la terra era informe e deserta e le tenebre ricoprivano l’abisso e lo spirito di Dio aleggiava sulle acque.
Vedete? Nonostante li abbia già creati, “i cieli e la Terra”, c’è un problema grosso: la terra era informe e deserta…
C’è qualcosa che non va!
Nonostante l’Intelligenza abbia creato, “la terra”, manca di qualcosa, in altre edizioni della Bibbia viene detto che era “vuota e vana”, sottolineando che pur essendo in faccia all’abisso, tale creazione non era riempita di quel che serve per diventare “la terra”.
Cosi, se affrontiamo la questione in modo soggettivo, si giunge alla conclusione logica: non è caricata della corrente della Vita.
In altre parole, l’Intelligenza Maggiore non ha il potere di infondere la Vita nelle sue creazioni.
Deve quindi compiere l’atto in un modo preciso, cioè deve essere l’Intelligenza Maggiore a mettersi in fronte all’Abisso, dove Abisso=Vita, in questo modo l’atto di creazione viene reso “vivo” per l’Intelligenza Maggiore.
Nessuno degli altri tre Enti è interessato a tale creazione, la Vita, lo Spirito, l’Acqua, non se ne occupano.
La creazione è un atto dell’Intelligenza Maggiore, riguarda solo Lei stessa, quindi avviene che per Osmosi, l’Intelligenza crei solo se investita dalla corrente dell’Ente VITA.
Ecco spiegata la ragione per cui non dice che la creazione è cosa buona, la Vita è ciò che rende fruibile all’Intelligenza Maggiore l’osservazione della sua creazione.
Tutte le creazioni sono paragonabili a una lampadina, senza il cavo che porta la corrente, sono inutili.
L’Intelligenza Maggiore si pone sull’Abisso, incamera la Vita e la infonde nella sua creazione, quindi all’interno delle sue creazioni c’è una “luce” diversa, ovviamente significa anche un cielo diverso… Se cielo=livello di registrazione, allora ogni creazione dell’Intelligenza avrà un attributo riconoscibile, Dio lo chiama “sia la Luce” che può stare SOLO IN QUEL LIVELLO DI REGISTRAZIONE..
Una volta che si capisce questo, allora diventa logico pensare che la creazione avvenga in un istante.
Si, tutta la creazione è già stata fatta.
Ma allora esiste il fato e esiste il destino?
No, la creazione è stata fatta in un istante e viene replicata, continuamente, ma non viene rinnovata la creazione in sé, ciò che viene rinnovato è quell’istante!
E’ l’istante della creazione, “l’atto in sè” a essere continuamente ricreato.
Se l’atto non venisse continuamente ri-creato, la Maya, non avrebbe Vita, sarebbe solo una istantanea, una fotografia.
Per questo viene ricreato tutto, istante dopo istante.
Domanda: PERCHE’ L’INTELLIGENZA MAGGIORE FA TUTTO QUESTO?
A QUALE SCOPO?
Genesi lo dice, il sesto giorno!
Il Frattale, l’uomo viene creato il sesto giorno.
Non fraintendete di nuovo, l’uomo non è lo scopo, l’uomo o il Frattale, è anch’esso un mezzo, perchè lo scopo è “il movimento”.
L’Intelligenza maggiore è costretta a muoversi sopra l’abisso, è quindi nella situazione in cui vi trovereste viaggiando in autostrada, con una macchina davanti a voi che va a 80 all’ora e voi potete andare solo a 80 all’ora.
In una situazione simile, vedrete sempre e soltanto il posteriore di quella macchina che vi sta davanti.
L’Intelligenza Maggiore, ha pensato a voi come Frattale, come un effetto turbo, cioè se soffiate addosso all’Intelligenza Maggiore quella Luce Ondulatoria che Lei vi ha infuso e vi infonde ogni istante, potrà avere quel metro all’ora che le serve per superare quella macchina di cui conosceva solo il dietro e finalmente avere una diversa visione.
E’ questo lo scopo, il sogno del movimento che diventa vero, il mondo non sarà più lo stesso!