Premessa: abbiate ben saldo un concetto per quello che riguarda dodicesima: l’essenziale è l’INTENZIONE. Quest’ultima applicata all’INTELLIGENZA – o l’INTELLIGENZA applicata all’INTENZIONE – muove il mondo.
Per quello che riguarda la creazione “materiale” della struttura della nave, si fa così: prendete una scatolina di cartone vuota (andrà benissimo anche una di quelle del the, ad esempio) e foderatela interamente di alluminio. Per “interamente” significa sia all’interno che all’esterno, sia sopra che sotto sia della struttura della scatola che del coperchio che la va a richiudere. L’alluminio dovrà essere usato in modo tale che la parte lucida rimanga all’esterno. Una volta che la avete foderate interamente, mettete al suo interno un paio di cucchiai di sale grosso. Adesso, per fare le antenne, prendete due graffette e “srotolatele” in modo da avere un sottile filo dritto di metallo. Quando lo avrete fatto, rendete tale filo dritto, a forma di spirale (potete aiutarvi attorcigliandolo attorno ad una biro) e, una volta fatto quest’ultimo passaggio, fate un paio di piccoli buchi nel coperchio della vostra scatola e inseritevi le due antenne.
Ora, parliamo di cosa è l’abisso; l’abisso è l’impostazione che non è ancora stata avviata, in altre parole sono tutte le scelte disponibili senza che nessuna abbia ricevuto abbastanza attenzione. È dall’abisso che ogni “cosa” viene in “essere”, ossia può essere ricordata.
Per sintetizzare, desidero scrivere anche la peculiarità, forse evidente, ma giova ricordarla ugualmente, che l’ESSERE racchiude in SÉ l’ESSERE VIVENTE, è la parabola de “il figliol prodigo”, l’ESSERE e l’ESSERE VIVENTE si ricongiungono.
- Sentitevi in fondo al tunnel e fate la vostra dichiarazione d’AMORE alla INTELLIGENZA.
- Fatto ciò, chiedete al sale contenuto nella vostra nave – che l’abbiate realizzata o meno non è rilevante- di asportare il ricordato dell’oggetto che volete modificare (è IMPORTANTE che sia un oggetto e non qualcosa del vostro corpo)
- Tenete gli occhi chiusi e, mentre li riaprite, nel nero del primo decimo di secondo – ossia nell’abisso – metteteci l’INTENZIONE di modificare quell’oggetto.
- Adesso, ricordatevi che siete pieni fino alla settima vertebra cervicale dell’acqua della parte superiore del laghetto; riversate in quell’acqua l’AMORE.
- Ora, chiedete, memori dell’intenzione sovra esposta, di modulare l’oggetto in base al fatto che siete ripieni di quell’acqua.
- Osservate cosa accade e, da ultimo, mandate quell’AMORE a tutta la vostra linea di sangue