Premessa: Questa conferenza non avrà un esercizio al termine della premessa, in quanto l’intero incontro è basato su un concetto assai semplice quale è l’AMORE PER L’ACQUA.
Tale AMORE non è altro che l’AMORE DELL’ESSERE per il proprio operato. Avendo voi, nel corso dello scorso esercizio, riscritto la vostra tentata azione (avendo cioè predisposto che sia la tentazione di come DIO vi vede) non avrete più nell’acqua lo schema emotivo della vergogna.
Per cui l’essenzialità di questa premessa è dovuta al fatto che non c’è un modo per amare l’acqua, ci sono infiniti modi, ognuno nel suo modo, ma innamorati ad ogni modo.
Il senso è quello di espandere il Cristo che avete dentro di voi fino allo spazio occupato dal sacchetto di Maya in modo da saturare lo spazio dentro al corpo con DIO. In questo modo chiedete di vedere con gli occhi di Cristo.
Potete sollecitare questo AMORE tramite domande, oppure ripetendovi AMORE PER L’ACQUA come fosse un mantra;qualunque modo sia, esso è e sarà solo e soltanto il vostro. L’importante è che emaniate questo AMORE dagli occhi, in modo da inebriarne tutto lo spazio intorno a voi.