Premessa: la tematica di questo incontro riguarda la distinzione tra fantasia e sogno. In dodicesima, la fantasia è irreale, mentre il “sogno” equivale al termine “maya” o “filmato”.
Pertanto, come si faceva già molti anni fa con le “15 righe” (ne trovate la spiegazione nella sezione”domande e risposte con Annalaura”), potete rendere la fantasia, sogno.
Quindi, in parole semplici, se siete in un sogno nel quale siete sfortunati, potete rendere tale sogno una fantasia e sostituirlo con un sogno coerente con quello che desiderate vivere. Infatti, la fantasia non ha il sensore di impossibilità, mentre il sogno sì.
parte fondamentale è la benedizione del nuovo ricordato ottenuto grazie a QUELLO.
- Espandete QUELLO per 4 volte avendo cura di tenere la lingua staccata dal palato.
- Chiedete di raggiungere il firmamento e poi le acque del mondo della luna.
- Quando siete lì, fatevi dare il traduttore della fantasia. Qualunque cosa vi compaia, è il vostro traduttore; chiedetegli come si chiama e, poi, fategli giurare eterna fedeltà a QUELLO (e non a voi in quanto identità).
- Fatto ciò, scendete dal firmamento e chiedete a QUELLO di prendere per voi la punta di un pentagono, ossia una sorta di stella a 5 punte (dal firmamento).
- Fatevi mettere tale stella in corrispondenza del centro della fronte, poi tenetela lì finché esplode; sentirete calore.
- Ripetete l’operazione e e chiedete a QUELLO di prendere per voi la punta di un pentagono, ossia una sorta di stella a 5 punte (dal firmamento).
- Fatevi mettere tale stella in corrispondenza del centro dello sterno (sul “memo”; quel gruppo di cellule che se premute con forza danno fastidio), poi tenetela lì finché esplode; sentirete calore.
- Ripetete l’operazione e e chiedete a QUELLO di prendere per voi la punta di un pentagono, ossia una sorta di stella a 5 punte (dal firmamento).
- Fatevi mettere tale stella due dita sotto l’ombelico, poi tenetela lì finché esplode; sentirete calore.
- Poiché questo fa esplodere la fantasia, chiedete di trasformare la fantasia in sogno.
NOTE BENE: PER DISTRARRE L’ATTENZIONE OSSERVATE UN PUNTO FISSO E FATE ZERO PENSIERI