Sapiens Sapiens
Franco Remondina
La dimostrazione che sono le convinzioni a determinare ogni aspetto della vostra vita è assolutamente inutile. Sono loro e basta! In effetti, l’uomo moderno soffre di un deficit di “giuste credenze”, crede in “altro”. Crede nel male, nella malattia, nella valle di lacrime. Se Gesù si presentasse oggigiorno al capezzale di un malato e gli si presentasse come Gesù, il malato non lo degnerebbe di uno sguardo! I familiari chiamerebbero i carabinieri e Gesù verrebbe sicuramente messo in terapia psichiatrica da qualche luminare, in qualche ASL.
Me la vedo la scena… Gesù che appare al malato “terminale” e gli sussurra all’orecchio: “Chiedi e ti sarà dato“. Il malato si scuote dalla sua ossessiva osservazione del suo ovoide e della sua paura, lo guarda e… dice: “Ma lei è un medico?”.
Forse avete sorriso a questa ricostruzione, ma essa è l’attuale disposizione d’animo di un malato “grave”, è la sua graduatoria di credenze. Vuole essere salvato dalla “scienza”! A questo punto, Gesù deve iscriversi alla facoltà di medicina, laurearsi a pieni voti, fare il tirocinio, trovare appoggi per la specializzazione in America e, quindi, se tutto va bene, ritornare al capezzale del malato terminale armato di camice bianco e relativo stetoscopio e rifare la domanda. Il “malato” fa questo tipo di speculazione!
Ha già stabilito che “non ha tutto quel tempo” e, invece di accogliere la richiesta: “Chiedi e ti sarà dato”, non chiede.
Non è che “non gli viene dato”, gli viene dato ciò che chiede. In base a come giudichi, così verrai giudicato! A fronte di questa situazione incresciosa, Gesù, ha deciso: non si iscrive all’università, non diventerà medico!
Così accade che il malato “grave”, lo invoca ma, stante la credenza di fondo, quando ottiene la risposta, non è disposto ad ascoltarla. L’ipnosi sociale spinge a chiedere: “Ma lei, è medico?”… Ehh… l’usurpazione compiuta dalla medicina scientifica del trono! Non importa l’età del malato, giovani, vecchi, bambini, neonati, tutti applaudono al “nuovo re”. Anche ai più piccoli accade per effetto dell’eredità materna che applica il programma 5 sensi e la “modalità impressiva” della madre.
Come è stato possibile un simile rincoglionimento?
Per due motivi:
- La maggioranza dell’umanità è effettivamente composta da “coglioni”
- La “cessione della fiducia”.
Sono in effetti due motivi, per così dire, figli l’uno dell’altro… Se non fossi un coglione, effettueresti la verifica pratica e, quindi, non avresti necessità di fidarti di cose di cui non hai mai verificato l’efficacia.
Ma è la domanda “Ma lei è medico?” che presuppone la cessione di fiducia, la delega. Siamo a questo!
Ora, tutta la questione dipende dal senso di colpa.
Quel tizio con la barba bianca e la tunica bianca… quello lì.
Il “sistema impressivo” di vostra madre lo ha subito, ne ha sentito il peso e, passandovelo in eredità, vi ha costretto a impressionarvi come si impressionava lei.
Se non avete effettuato l’Alleanza, se non lo avete distrutto, il tizio con la barba e la tunica bianca agirà su di voi 24 ore su 24. E’ su questo che medici e preti agiscono!
Il fatto che le chiese si siano svuotate è figlio di questa ossessività verso la colpa, il peccato, la valle di lacrime. Minchia Johnny… c’è da toccarsi le palle a vedere un prete… Il sistema ha previsto questo: un “opposto” di sé stesso.
I preti sono con la tonaca nera; i medici col camice bianco! Vi dice nulla? Ora, se Gesù dopo aver rinunciato all’università e alla professione medica, decidesse di miracolare qualcuno in qualche chiesa, l’ostacolo non sarebbe più la domanda: “Ma lei è medico?”, sarebbe un’altra: “Ma la medicina che dice?”. Toh! Beccati questo! Così che si sappia: Dio, Gesù, Santi di ogni genere, se non lo dice il medico, miracoli non ce ne sono.
Ecco come siamo messi!
Minchia Johnny… non te l’ho mai chiesto: “Ma tu, sei medico?”.
Franco Remondina