De Vita Nova
Franco Remondina
Ci sono molte sorprese nelle “sacre” scritture che tanto sacre non sono… La Bibbia e i Vangeli subiscono continui restyling da parte delle varie conferenze episcopali.
Non sono, quindi, “sacre”; sono solo scritture per i prelati, sono “sacre” solo per i fedeli!
I fedeli non se ne accorgono, il prete presenta il brano… “dal Vangelo secondo Giovanni”:..
I primi miscredenti sono i preti, con quell’aggettivo, “secondo”, che significa esattamente: questa è l’opinione di Giovanni, Luca, Marco e Matteo. Curiosamente, se andate sul dizionario, il significato di “secondo” è riportato solo nella sua accezione numerale!
Cosa significa? Che l’opinione dei Vangeli sinottici (approvati dalla chiesa) non viene tradotta correttamente dal prete, essendo una opinione “seconda”.
Tradotto in termini semplici è il prete, la chiesa, che vi dice l’opinione “prima”…
Non è una polemica sterile, è una precisazione conseguente allo stato dell’arte.
Proseguiamo quindi con alcuni esempi.
Marco 11,1-10 (Versione 2016)
1 Quando si avvicinarono a Gerusalemme, verso Bètfage e Betània, presso il monte degli Ulivi, mandò due dei suoi discepoli 2 e disse loro: «Andate nel villaggio che vi sta di fronte, e subito entrando in esso troverete un asinello legato, sul quale nessuno è mai salito. Scioglietelo e conducetelo. 3 E se qualcuno vi dirà: Perché fate questo?, rispondete: Il Signore ne ha bisogno, ma lo rimanderà qui subito». 4 Andarono e trovarono un asinello legato vicino a una porta, fuori sulla strada, e lo sciolsero. 5 E alcuni dei presenti però dissero loro: «Che cosa fate, sciogliendo questo asinello?». 6 Ed essi risposero come aveva detto loro il Signore. E li lasciarono fare. 7 Essi condussero l’asinello da Gesù, e vi gettarono sopra i loro mantelli, ed egli vi montò sopra. 8 E molti stendevano i propri mantelli sulla strada e altri delle fronde, che avevano tagliate dai campi. 9 Quelli poi che andavano innanzi, e quelli che venivano dietro gridavano:
Osanna! Benedetto colui che viene nel nome del Signore! 10 Benedetto il regno che viene, del nostro padre Davide! Osanna nel più alto dei cieli!
Marco 11, 1-10 (Versione 1885)
1 E quando furon giunti vicino a Gerusalemme, in Betfage, e Betania, presso al monte degli Ulivi, Gesù mandò due de suoi discepoli; 2 E disse loro: andate nel castello ch’è dirimpetto a voi e subito, come entrerete là, troverete un puledro d’asino attaccato, sopra il quale non montò mai alcuno; scioglietelo, e menatemelo. 3 E se alcuno vi dice: perchè fate questo? dite: il Signore ne ha bisogno e subito lo manderà qua. 4 Essi adunque andarono, e trovarono il puledro d’asino attaccato di fuori ad una porta presso ad un capo di strada, e lo sciolsero. 5 E alcuni di coloro ch’eran quivi presenti dissero loro: che fate voi in isciogliere il puledro ? 6 Ed essi dissero loro come Gesù avea ordinato. Ed essi li lasciarono andare. 7 Ed essi menarono il puledro a Gesù, e gettarono sopra quello le lor vesti; ed egli montò sopra esso. 8 E molti distendevano le lor vesti nella via e altri tagliavan de’ rami degli alberi e li distendevano nella via. 9 E coloro che andavan davanti e coloro che venivan dietro, gridavano , dicendo Osanna ! Benedetto sia colui che viene in nome del Signore!10 Benedetto sia il regno di Davide, nostro padre, il quale viene nel nome del Signore. Osanna ne’ luoghi altissimi !
C’è una enorme differenza e, forse, non riuscite a coglierla, ma cerco di tradurre il brano:
Innanzitutto la precisazione: Gesù sta cercando di far avere una esperienza metafisica a due “discepoli”. La spiegazione è precisa e circostanziata! La “Gerusalemme” metafisica… Che significa giunsero in Betfage e Betania? Sono in due località contemporaneamente? No, è una esperienza di dissociazione! Betfage e Betania sono rispettivamente: la “bottiglia di pensieri” e “l’ovoide emotivo”…
Cosa lo suggerisce? Le indicazioni: “andate nel castello ch’è dirimpetto a voi e subito, come entrerete là,” troverete un puledro d’asino attaccato.”
Ora, un “castello” davanti a voi che significa?
Un castello ha un solo proprietario, quindi non è un “villaggio”, anzi le precisazioni seguenti sono ancora più esplicite: “un puledro d’asino attaccato, sopra il quale non montò mai alcuno” significa che, nella loro linea di sangue, sono i primi ad avere una simile esperienza, ovvero quella della “sostituzione del modello”. Chiaro che sia così, le ulteriori raccomandazioni verso il non perdere di vista l’operazione
“3 E se alcuno vi dice: perché fate questo? dite: il Signore ne ha bisogno e subito lo manderà qua. 4 Essi adunque andarono, e trovarono il puledro d’asino attaccato di fuori ad una porta presso ad un capo di strada, e lo sciolsero. 5 E alcuni di coloro ch’eran quivi presenti dissero loro: che fate voi in isciogliere il puledro? 6 Ed essi dissero loro come Gesù avea ordinato. Ed essi li lasciarono andare.”
(Ci sono delle raccomandazioni sull’uso delle domande!
Le domande che iniziano con “Perché…?” devono essere soddisfatte e quindi gli suggerisce perfino la risposta, in modo che l’operazione non venga ostacolata dagli “effetti speciali” presenti nell’ovoide)
Insomma, una delle esperienze proposte in “dodicesima.com“… Fecero quello che Gesù suggeriva:
“Ed essi menarono il puledro a Gesù e gettarono sopra quello le lor vesti; ed egli montò sopra”… poi vedono i due opposti di un pensiero: 8 E molti distendevano le lor vesti nella via e altri tagliavan de’ rami degli alberi e li distendevano nella via. 9 E coloro che andavan davanti e coloro che venivan dietro.”… (Anche qui, la struttura degli “opposti”).
Il puledro d’asino è l’Io-mentale… il modello che viene trasmesso… Se avete fatto le esperienze suggerite ne “Il Bambino d’Oro” e in “KO pernico” sapete di cosa parliamo… La sostituzione del modello nell’Ovoide (la struttura aurica che avete davanti al seno destro) è quello che Gesù, con il linguaggio di allora, cerca di insegnare ai due discepoli…
Quindi è di queste esperienze che si parla?
Abbiate pazienza, perché quest’altra spiegazione è veramente una chicca. Sempre estratta dalla bibbia 1885:
Marco 11,12 – 26
12 E il giorno seguente, quando furono usciti di Betania, egli ebbe fame. 13 E veduto di lontano un fico che avea delle foglie andò a vedere se vi troverebbe cosa alcuna; ma, venuto a quello, non vi trovò nulla, se non delle foglie; perciocchè non era la stagione de’ fichi. 14 E Gesù prese a dire al fico: niuno mangi mai più in perpetuo frutto da te. E i suoi discepoli l’udirono. 15 E vennero in Gerusalemme. E Gesù entrato nel tempio, prese a cacciar fuori coloro che comperavano, e che vendevano nel tempio; e riversò le tavole de’cambiatori, e le sedie di coloro che vendevano i colombi. 16 E non permetteva che alcuno portasse alcun vasello per lo tempio. 17 E insegnava, dicendo loro: non è egli scritto: la mia casa sarà chiamata: casa d’orazione per tutte le genti? ma voi ne avete fatta una spelonca di ladroni. 18 Or gli scribi, e i principali sacerdoti udirono queste cose, e cercavano il modo di farlo morire; con ciossiachè lo temessero; perciocchè tutta la moltitudine era rapita in adorazione della sua dottrina. 19 E quando fu sera Gesù se ne uscì fuori della città: 20 E la mattina seguente come essi passarono presso bel fico lo videro seccato fin dalle radici. 21 E Pietro ricordatosi, gli disse: Maestro, ecco, il fico che tu maledicesti è seccato. 22 E Gesù, rispondendo, disse loro: abbiate la fede di Dio. 23 Perciocchè io vi dico in verità, che chi avrà detto a questo monte: togliti di là, e gettati nel mare; e non avrà dubitato nel cuor suo, anzi avrà creduto che ciò ch’egli dice avverrà; ciò ch’egli avrà detto gli sarà fatto. 24 Perciò io vi dico: tutte le cose che voi domanderete pregando, crediate che le riceverete e voi le otterrete. 25 E quando vi presenterete per fare orazione, se avrete qualche cosa contro alcuno, rimettetegliela; acciocchè il Padre vostro ch’è ne’ cieli vi rimetta anch’egli i vostsri falli. 26 Ma se voi non perdonate, il Padre vostro ch’è ne’ cieli non vi perdonerà i vostri falli.
Minchia Johnny… la faccenda del fico… Uno la legge e pensa: “mazza… come era stizzoso Gesù!” Che cosa ha realmente fatto?
Ha cancellato (seccato) un transfert dormiente nell’Ovoide! Il “fico” era un insegnamento: imparare a riconoscere un pensiero proveniente dalla linea di sangue…
15 E vennero in Gerusalemme. E Gesù entrato nel tempio, prese a cacciar fuori coloro che comperavano, e che vendevano nel tempio; e riversò le tavole de’ cambiatori, e le sedie di coloro che vendevano i colombi. 16 E non permetteva che alcuno portasse alcun vasello per lo tempio. 17 E insegnava, dicendo loro: non è egli scritto: la mia casa sarà chiamata: casa d’orazione per tutte le genti? ma voi ne avete fatta una spelonca di ladroni.
Significa esattamente quello: le memorie della linea di sangue vi rubano il vostro tempo e occupano lo spazio della vostra coscienza.
Le “monete” che pagate sono il prezzo dei pensieri.
Anzi, il prezzo è stabilito “dall’esclusione dell’opposto di ogni pensiero che fate”!
“19 E quando fu sera Gesù se ne uscì fuori della città: 20 E la mattina seguente come essi passarono presso bel fico lo videro seccato fin dalle radici.”
Significa che quando dormite uscite dall’Ovoide, il giorno dopo, ricontrollando quel Transfert, esso risulta “privo di vitalità”.
L’ultima parte è dedicata alla “lampada di Aladino”:
23 Perciocchè io vi dico in verità, che chi avrà detto a questo monte: togliti di là, e gettati nel mare; e non avrà dubitato nel cuor suo, anzi avrà creduto che ciò ch’egli dice avverrà; ciò ch’egli avrà detto gli sarà fatto. 24 Perciò io vi dico: tutte le cose che voi domanderete pregando, crediate che le riceverete e voi le otterrete.”
Ragazzi…
Faccio la traduzione per quelli che hanno fatto dozzine di corsi: “Perciocchè io vi dico in verità, che senza eliminare entrambi gli opposti di un pensiero, senza eliminare le relative sequenze emotive e le sequenze emotive opposte, il cuore avrà dubbi. Eliminati i dubbi, potrete emozionare ex-novo, credere che l’avete già avuto e l’avrete”.
Franco Remondina