Se il parallelo con l’informatica è corretto, allora la Bibbia e i libri sacri sono manuali di informatica e lo spazio è quello della “memoria dell’hardware”. In effetti è così!
Curiosamente, il dio biblico YHWH pare concordare su questo, le due lettere centrali del nome, HW, sono l’abbreviazione di hardware nei testi informatici.
A questo punto, se c’è l’hardware, ci saranno anche dei software, pare logico e conseguente. Il software viene chiamato “i cieli e la terra” e la Y iniziale stabilisce anche la caratteristica dello “spazio” implicato, a matrice tetraedrica.
La Y infatti è il segno grafico che simbolizza il tetraedro.

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Non so se è corretto usare il verbo implicare, di certo è evidente che la formattazione e le caratteristiche del software sono diverse da quelle dell’hardware.
L’hardware (sigla HW) è la parte materiale di un computer, ovvero tutte quelle parti elettroniche, elettriche, meccaniche, magnetiche, ottiche che ne consentono il funzionamento. Più in generale, il termine si riferisce a qualsiasi componente fisico di una periferica o di una apparecchiatura elettronica, ivi comprese le strutture di rete. L’insieme di tali componenti è anche detto componentistica.
Nel nostro caso pare strano considerare l’Intelligenza, lo Spirito, la Vita, l’Acqua, che sono le quattro Entità generatrici come “parte materiale”, ma questo è dovuto al fatto che siamo “una impostazione del software” e, nel software, nulla è materiale, ma pare esserci materia.
Tutto, quindi, è basato su qualcosa che viene chiamato “realtà” nel linguaggio corrente, ma se chiedi a te stesso cosa sia la “realtà”, scopri che c’è un grande mistero.
Ripeto ancora una volta: dove sta accadendo questa realtà?
E cosa è lo spazio?
Chi ha creato lo spazio?
Senza rispondere a queste domande, ogni paradigma è possibile, ma non è detto che sia vero.
Se invece consideriamo che lo “spazio” sia una caratteristica connaturata a tutti i quattro enti, Intelligenza, Spirito, Vita e Acqua, allora forse possiamo capire.
Per incredibile possa sembrare, questa cosa appare come tramandata da un reperto sconcertante: il Prisma di Blundell
il testo decifrato racconta questo:
“1-39 Dopo il regno è disceso dal cielo, il regno era in Eridu. In Eridu, Alulim divenne re; regnò per 28.800 anni. Alaljar regnò per 36.000 anni. 2 re hanno governato per 64.800 anni. Poi Eridu cadde e la regalità è stata presa da Bad-tibira. In Bad-tibira, En-men-lu-ana ha governato per 43.200 anni. En-uomini-gal-ana ha governato per 28800 anni. Dumuzid, il pastore, regnò per 36.000 anni. 3 re; hanno governato per 108.000 anni. Poi Bad-tibira cadde e la regalità è stata portata in LARAG. In LARAG, En-SIPAD-zid-ana regnò per 28.800 anni. 1 re; regnò 28.800 anni. Poi LARAG cadde e la regalità è stata portata in Zimbir. In Zimbir, En-uomini-dur-ana divenne re; regnò 21.000 anni. 1 re regnò 21.000 anni. Poi Zimbir cadde E la regalità è stato portato in Curuppag. In Curuppag, Ubara-Tutu divenne re; regnò 18.600 anni. 1 re; regnò 18.600 anni. In 5 città 8 re; hanno governato per 241.200 anni. Poi l’alluvione spazzò tutto “
5 CITTA?
8 RE?
No, non esiste…
Non è cosi che possiamo capire, quindi la motivazione deve essere un’altra.
Visto che il brano si conclude con “Poi l’alluvione spazzò tutto”, questo deve essere una sorta di trascrizione informatica di un programma: il clock!
IL CLOCK DEL COMPUTER!
In elettronica il termine clock indica un segnale periodico utilizzato per sincronizzare il funzionamento dei dispositivi elettronici digitali, può essere generato da qualsiasi oscillatore, si usa generalmente il tipo a quarzo per l’alta stabilità di oscillazione di questo. Il segnale è costituito da un livello di tensione che periodicamente in modo regolare fa una rapida transizione dal valore zero ad un valore che generalmente coincide con la tensione di alimentazione del circuito, rimane a questo livello per un certo tempo e poi in modo altrettanto rapido ritorna a livello zero, rimane a livello zero per un determinato tempo e poi il ciclo si ripete.
Il ciclo di clock è il tempo che intercorre tra il verificarsi di due colpi di clock successivi. La frequenza o velocità di clock è il numero di colpi di clock che vengono eseguiti in una determinata unità di tempo.
Prendiamo ad esempio il funzionamento di un processore. Questo è composto da vari circuiti logici preposti ad eseguire operazioni diverse, tali circuiti interagiscono tra loro scambiandosi informazioni. Perché tale operazione avvenga correttamente però è necessario che ad ogni circuito sia indicato il momento esatto in cui può ritenere validi i segnali che riceve in ingresso. Il clock è il segnale che si occupa di questo ed è condiviso tra tutti i circuiti. La sua frequenza quindi deve essere calcolata in modo tale che il ciclo di clock sia sufficientemente lungo da consentire a tutti i circuiti, anche il più lento, di completare correttamente le proprie operazioni.
Ad esempio, poniamo che un processore abbia circuiti logici che in media richiedono 1 nanosecondo (1/1.000.000.000 di secondo) per portare a termine i calcoli, ma il circuito più lento ne richiede 5. È possibile spezzare tale circuito in cinque parti, ottenendo così circuiti con latenze di 1 nanosecondo, consentendo la riduzione del tempo di clock. In particolar modo se tale circuito è sfruttato raramente, l’unità centrale di elaborazione ottiene un considerevole aumento di prestazioni. Tuttavia vi sono dei limiti nell’uso di questa tecnica. Un unico circuito logico infatti, nell’eseguire la medesima operazione, è complessivamente più veloce di più circuiti piccoli collegati in serie. Aumentare la frequenza di clock in questo modo può portare ad effettivi benefici nelle prestazioni solo se si ottiene un ragionevole compromesso.
Questa spiegazione pare totalmente calzante alla descrizione riportata dal Prisma di Blundell: 5 Circuiti logici dove c’è una diversità di prestazione!
Il “diluvio universale” è quindi una caratteristica prevista dal programma? Si,è un effetto del clock!
Non è assolutamente un castigo di Dio per l’empietà degli uomini, è solo una IMPOSTAZIONE DI PROGRAMMA.
Questa impostazione come viene chiamata?
Nelle scritture viene chiamata “FIRMAMENTO”.
Gn 1,6-8; 6 Dio disse: «Sia il firmamento in mezzo alle acque per separare le acque dalle acque». 7 Dio fece il firmamento e separò le acque, che sono sotto il firmamento, dalle acque, che son sopra il firmamento. E così avvenne. 8 Dio chiamò il firmamento cielo. E fu sera e fu mattina: secondo giorno.
In ogni libro delle scritture viene riportata in un modo criptico l’informazione della precessione degli equinozi e del suo ciclo di 25920 anni…
Ma essa è, a mio modo di vedere, solo una “modalità d’uso” della registrazione nell’Acqua, tale modalità ricorda molto il nastro di Moebius, solo questo permette una registrazione non-stop… senza alcuna interruzione.
E’ una operazione che riguarda la “separazione delle acque”, ovviamente il clock riguarda solo un certo tipo di acqua (memoria), quella del software!
Ne sono escluse le acque di sopra, ma anche gli Inferi o l’Ade…
Curiosamente ci sono 4 fiumi nel paradiso terrestre e 5 sono i fiumi dell’Ade.
5 come le 5 città…
Ma questa cosa delle divisione delle acque è riportata nelle scritture come “essenziale”, se pensate alla divisione delle acque del Mar Rosso fatta da Mosè, capite che l’Intelligente-Spirito-Vita-Acqua ha disseminato molti indizi sul funzionamento del software in modo da configurarlo come se fosse un “gioco a tempo”, indicando e disseminando indizi che permettano il superaramento del livello a cui il “gioco” viene svolto.
Ha previsto livelli da superare, dice la vulgata che ci siano 7 cieli oltre al nostro. Quindi 7+1 come gli 8 Re?
5 Città
8 Livelli
E i miti raccontano di eroi che riescono a superare la difficoltà del clock, Noè sopravvive al diluvio, cosi come Deucalione e Pirra, come Utnapishtim e sua moglie, come Ziusudra e la moglie.
Già…