Fiabe Meravigliose II
Annalaura Remondina
C’erano una volta il cuore e la ragione.
Il cuore viveva felice, donando sé stesso a tutti, senza chiedersi chi fossero o cosa desiderassero da lui.
Le sue gioie erano tutte autentiche fino a che, arrivando la ragione, il suo calore venne messo a tacere.
Il cuore, però, nella sua bontà, non giudicava la ragione e sapeva che, ben presto, gli avrebbe concesso di prender parola.
Si narra che passarono giorni… settimane… e poi mesi.. ma da parte della ragione nessuna parola.
Così il cuore si decise a porre alcune domande:
“Dicono tutti che, una volta avvenuta la tua entrata in scena, nessuna emozione possa più bussare alla mia porta; ma io non ti credo. Anzi; questo mi fa chiedere: “Sarai vero o sarai falso?”… la ragione alzò il muro del silenzio ancora più saldamente e non disse parola.
Così il cuore la spronò di nuovo: “So che puoi sentirmi, non importa se non rispondi… mi basta che tu sappia di non essere giudicata…” Ma, all’uso di questa parola, la ragione balzò in piedi dicendo:
“Non credo tu sappia cosa intendi con la parola ‘giudizio’..
dopotutto come puoi tu, che conosci solo le emozioni, capirne il significato…”
“Tu dici il vero” replicò il cuore “io conosco solo le emozioni ma è attraverso di esse che conosco l’animo umano e ne sondo il giudizio. ‘Giudicare’ significa rinchiudere un’emozione in parole. Ecco perché posso usarla comprendendola”
La ragione, perplessa ma affascinata dalla risposta, disse, di rimando: “E allora quale credi che sia il mio scopo…? Se tu giudichi… io che sono ragione?”
“Non mi sono spiegato… conosco il giudizio ma non lo applico.. perché? Perché conosco l’emozione più grande: la gioia. Nel momento in cui gioisci tutti i giudizi vengono esclusi e diventano vaghi come la nebbia del fiume…”
La ragione, che stava iniziando a capire il cuore, disse semplicemente: “Mostrami la gioia…” con la voce dolce, morbida e quasi rotta dall’emozione.
Il cuore chiuse gli occhi alla ragione che così, per la prima volta, fu in grado di vedere, con i propri occhi, ben più in là della gioia.. vide