Premessa: comunico che, da ora in poi, più che l’esercizio verranno riportate le istruzioni inerenti le descrizioni fatte da Franco nella conferenza in oggetto.
Iniziamo con la “luce”: essa è una sorta di sistema GPS poiché lo spazio si muove in rapporto alle interfacce. La luce serve, innanzitutto, per misurare la distanza ed è definita come “cosa buona” perché illumina ciò che scegliete in termini di pensiero. Ogni pensiero ha una interfaccia che può essere chiusa od aperta ed è quest’ultima che deve essere posta in fronte all’abisso. Quindi è da INTELLIGENZA che dovete sostenere l’atto della creazione, non deve essere l’INTELLIGENZA adibita all’identità ma il contrario.
Le domande proposte nella conferenza rimangono disponibili nella conferenza stessa. Ad ogni modo, mi sento di precisare una cosa: le domande non sono mai ne giuste ne sbagliate, sono solo domande. Se può facilitarvi, cercate di concentrarvi su un aspetto del transfert (la verifica, lo spazio, il pensato, il ricordato, l’attenzionato). Iniziate con domande semplici, di facile memorizzazione, poi elaboratele. Dài che siete dei grandi.