Premessa: ogni “cosa” è pensabile solo per mezzo della sua interfaccia; senza di essa non sarebbe pensabile. L’INTELLIGENZA vede tutte le interfacce, anche quella della inerzia (ossia della abitudine).
Dunque: quale è l’inerzia dell’INTELLIGENZA? Il TUTTO.
Facciamo, di seguito, un breve ripasso, su un concetto cardine quale è il sacchetto di Maya. Il sacchetto di Maya è una sorta di interfaccia (ossia di contorno) che si disloca tutta intorno al corpo. Tale sacchetto, in questo esercizio, deve essere rivoltato come un calzino, in modo che vi sia un fluire dello “spazio” del sacchetto di Maya nel TUTTO (quindi verso il fuori dal corpo) ed un fluire dello “spazio” del TUTTO nel sacchetto di Maya.
Ricordate che l’unico fattore essenziale per il mantenimento di un ricordo è la VITA; senza VITA il ricordo è morto.
1- Sentitevi l’INTELLIGENZA – quindi l’unico ente esistente poiché ancora non esistevano gli altri 3 (SPIRITO, VITA, ACQUA).
2- Chiedete che l’INTELLIGENZ rivolti l’interfaccia dell’inerzia come se fosse un calzino, per cui verrà portato verso l’esterno lo strato azzurro e verso l’interno uno strato color grigio. Questo consente il cambio dell’inerzia tra io mentale e TUTTO.
3- Domandate che vi venga data la memoria dalla quale avete preso il transfert del pensiero e rivoltate anch’essa, nella medesima modalità descritta sopra.
4- Adesso l’INTELLIGENZA vi darà il “nuovo pensiero” tramite lo SPIRITO in modo che l’ACQUA e la VITA scrivano la nuova inerzia.
5- Fatto ciò, andate al centro del legame dell’acqua e dite allo SPIRITO che avete rivoltato quel pensiero e chiedete che l’ACQUA lo registri tramite lo SPIRITO.